Iniziamo il nostro viaggio per i mercatini d'Italia con lo storico, mitico e inimitabile mercatino di Brugine!
NOME: MERCATINO DELL'USATO E DELL'ANTICO
QUANDO: Ogni prima domenica del mese dalle ore 8
DOVE: Villa Roberti in via Roma 94, Brugine (PD)
INGRESSO: A pagamento, 2.5 euro
SITO: http://mercatinobrugine.org/
Quello di Brugine è uno storico mercatino che si svolge ogni prima domenica del mese (a meno che non sia coincidente con una festività, consiglio di consultare il sito per il calendario completo) nella bellissima Villa Roberti, un edificio le cui origini si perdono addirittura nel tardo medioevo!
Consiglio di arrivare molto presto per fare gli affari migliori, se arrivate all'ora di apertura è la cosa ideale, armatevi di pazienza per l'eventuale coda alla cassa.
Si può parcheggiare liberamente nelle vie laterali vicino al mercatino oppure in due parcheggi a pagamento gestiti da volontari che vi chiederanno 2 euro per la sosta.
Anche l'ingresso alla Villa, essendo un mercatino su proprietà privata e non pubblico, avviene a pagamento, il biglietto costa 2.5 euro, una volta preso si può entrare nel mercatino vero e proprio a destra delle casse, è impossibile sbagliare basta seguire la folla!
Lo spazio interno è diviso in due ipotetiche aree, a fare da cuscinetto una piazzola "ristoro" dove di solito vende le sue prelibatezze un vendilore ambulante di panini e brioche (io consiglio per una sosta quella alla nutella!). Se andate a destra vi troverete nella zona più amatoriale dove personalmente ho sempre fatto gli affari migliori, a sinistra invece la parte "antiquaria".
La zona amatoriale si svolge nella vigna e in un campo adiacenti alla Villa, vi trovate molti venditori della domenica che vendono tutto il surplus portato da casa. Ci sono molti banchi stracolmi di vestiti usati e non (motivo per convincere a seguirvi la vostra eventuale dolce metà!) ma qualcosa per noi nerd si trova sempre. Dirigendosi verso il fondo del campo trovate di solito dei venditori extracomunitari che vendono materiale elettronico di scarto proveniente probabilmente da discariche o altro, se avete voglia di provare a riparare quella tal console, tal smartphone o tal computer qui trovate materia per voi, oltremodo i venditori sono di regola molto gentili e contrattare sul prezzo è d'obbligo!
Tenete presente che con il bel tempo i venditori sono centinaia, quindi armatevi di pazienza!
La zona "antiquaria" si trova nella barchessa della villa e in un prato adiacente, ci sono dei venditori più professionali, i prezzi ovviamente sono più alti ma può scapparci l'occasione anche qui se il venditore casualmente ha quell'oggetto di cui ignora il valore!
Piccola curiosità storica, la torre che potete individuare nella parte "antiquaria" è medievale, ed l'unica parte rimasta del castello Macaruffo, e fu adibita anche a colombara!
I MIEI RECUPERI MITICI:
E' rimasto nella storia un sacco di soldatini anni '70 che ho pagato 3 euro, al suo interno oltre ai soldatini c'era altro materiale coevo: un trenino Lima, macchinine di Formula 1, una statuina di Zorro, una statuina di Robin (di Batman) per un valore reale del lotto di 50 e passa euro!
Le puntate precedenti:
0) Introduzione
1) Accorgimenti iniziali
lunedì 8 maggio 2017
domenica 7 maggio 2017
Guardiani della Galassia vol.2 - La recensione di coppia!
Al cinema mi hanno regalato anche quel simpatico cartoncino promozionale a destra!
La nostra recensione di coppia dei Guardiani della Galassia vol.2 , di James Gunn
REGIA
F. = 8 MV. = 7 media =7.5
STORIA
F. = 8 MV. = 7 media =7.5
ATTORI
F. = 8 MV. = 8 media =8
TRUCCO/PARRUCCO
F. = 9 MV. = 8 media =8.5
COSTUMI
F. = 9 MV. = 8 media =8.5
COLONNA SONORA
F. = 9 MV. = 7 media = 8
VOTO GLOBALE = 8
F. = 8 MV. = 7 media =7.5
STORIA
F. = 8 MV. = 7 media =7.5
ATTORI
F. = 8 MV. = 8 media =8
TRUCCO/PARRUCCO
F. = 9 MV. = 8 media =8.5
COSTUMI
F. = 9 MV. = 8 media =8.5
COLONNA SONORA
F. = 9 MV. = 7 media = 8
VOTO GLOBALE = 8
Considerazioni finali: Guardiani della Galassia vol.2 è un degno sequel del film precedente, i momenti di divertimento sono sempre molti (quelli con protagonisti Baby Groot e Drax su tutti) e nella seconda parte di sono anche dei momenti commoventi.
Come in Fast & Furious 8 anche qui alcuni "cattivi" passano dalla parte dei buoni, e come nel primo film si vede che al regista piace "giocare" con la materia, vedi i tantissimi e divertenti "cameo", le parti emozionanti interrotte da qualcosa di divertente o le ben 5 scene dopo la fine del film, come a voler prendere in giro questa abitudine della Marvel!
venerdì 5 maggio 2017
Le nerd interviste: 25) Simona Gabrieli
Stasera per le nerd interviste continuiamo con quelle raccolte al Be Comics con la responsabile dell'associazione Alifbata, che si occupa di diffondere i fumetti del mondo arabo: Simona Gabrieli!
FP: Ciao Simona e grazie per questa intervista, vuoi dirci come hai iniziato?
Io sono da 10 anni a Marsiglia, nel 2012 ho creato questa associazione e dal 2014 abbiamo creato questo progetto editoriale per far conoscere i fumettisti arabi in traduzione francese.
MV: Solo in francese per ora?
Si, perché siamo in Francia, quindi il pubblico è francese. Però nel 2015 ho tradotto e pubblicato Lena Merhej, che è un’autrice libanese, che ha scritto questa graphic novel “LABAN ET CONFITURE - OU COMMENT MA MÈRE EST DEVENUE LIBANAISE” , cioè “come mia madre è diventata libanese”, racconta un pò il percorso della madre che è tedesca, un medico che si è installato a Beirut negli anni ’60. Lena è di padre libanese e di madre tedesca, quindi lei rintraccia il percorso della madre, ponendosi tante questioni legate alla inter-cultura, come la madre si è integrata in Libano, tutti gli escamotage che ha trovato per riuscire a nascondersi nella massa. In Libano ci sono stati 10 anni di guerra civile, e quindi tutta la guerra..
MV: Penso che una tedesca spiccasse in Libano..
Si poi era una donna, era medico, quindi lavorava negli ospedali, ha fondato degli asili nido, ha fondato una scuola Steiner in Libano..
E quindi lei ha approfondito tutte queste questioni nel suo romanzo, e Lena fa parte dei membri fondatori di “Samandal” (Samandal significa la salamandra in arabo), che è un collettivo che è nato nel 2007 a Beirut, con la voglia di creare una dinamica nella pubblicazione di fumetti perché non c’era nulla all’epoca, non c’erano case editrici che pubblicavano autori di fumetti adulti, perché nel mondo arabo il fumetto è sempre stato una letteratura per bambini, quindi non c’era veramente nulla..
FP: Il fumetto era anche vietato ?
No, non vietato, però proprio non c’erano autori. Negli anni 80 in Libano c’è stato un autore che ha un pò rivoluzionato la cosa perché ha iniziato a pubblicare fumetti per adulti, ha creato un workshop, quindi era un collettivo..
FP: Anche in Italia tanti vedono il fumetto come solo una cosa per bambini
Nel mondo arabo il fumetto lo mettono subito con la letteratura per bambini, disegno uguale bambini!
FP: Anche qui sono pochi anni che nelle librerie puoi trovare il settore con le graphic novel, ma non volevo cambiare discorso, scusa se ti abbiamo interrotto!
No no, assolutamente!
Nel mondo arabo c’è un fermento che inizia nel 2011, più o meno, è veramente recente!
Salamandal sono fra i pionieri del fumetto per adulti. Nel 2007 quindi hanno lanciato questa rivista, facendo appello ad autori del mondo arabo con questa voglia di creare fumetti di qualità.
MV: Quindi si danno un tema, in questa rivista pubblicano più storie?
Dal 2007 al 2014 non c’erano nemmeno temi. La voglia era veramente quella di pubblicare: “Autoproduciamoci, creiamo la dinamica!”, quindi tutti i contributi che gli arrivavano loro li pubblicavano, in un formato più piccolo e che usciva ogni tre mesi. E dal 2014 hanno cambiato politica editoriale, c’è un membro del collettivo che prende in mano la direzione artistica, sceglie una tematica e invita gli autori a lavorare su questa tematica!
FP: Ma il verso di lettura dei fumetti arabi è come quello dei manga giapponesi?
E si perché l’arabo si scrive da destra a sinistra!
Però una specificità di questa rivista è che sin dall’inizio hanno voluto dare questa apertura: ci sono tre lingue (in Libano tutti sono trilingue, parlano inglese, francese e arabo), e gli autori scelgono la lingua in cui scrivere, e il concetto che hanno inventato se volete è di mantenere il senso di creazione, quindi i libri si girano, nel senso che quando si passa dalla lingua araba alla lingua latina si deve girare il libro, per continuare a leggere nel senso di scrittura. E questi sin dall’inizio hanno avuto questo concetto che è un pò una loro specificità.
FP: Vuol dire avere una mentalità molto elastica!
Si, perché parlare tre lingue è un’apertura mentale incredibile!
MV: Perché devi leggere prima da destra a sinistra, poi da sinistra a destra, ti insegna a pensare in tanti modi!
Infatti adesso nel 2016 abbiamo quindi pubblicato questa ultima antologia che è una raccolta di storie di 26 autori sul tema della sessualità. “Giovani, sessualità e poesia” era il tema che abbiamo lanciato, abbiamo fatto un grosso progetto durato tutto l’anno a Beirut, abbiamo organizzato un convegno universitario sul tema “Fumetto e censura”, abbiamo organizzato una residenza di artisti a Marsiglia in estate, per poterci confrontare giustamente su questo tema e anche sui contesti dei vari paesi. C’era un’autrice marocchina, una egiziana, una tunisina e due libanesi, proprio per vedere che impatto avrebbe potuto avere il tema nei loro paesi..
MV: Ci sono segni di apertura, o è ancora molto difficile parlare di queste cose..
Non si parla molto di sessualità, ed è la prima iniziativa, in fumetto, in cui si propone a degli autori di parlare specificatamente di questo tema. Adesso vedremo, il libro è uscito in dicembre quindi aspettiamo ancora a vedere le reazioni.
MV: Gli autori hanno avuto problemi ad esporsi? Perché sarà difficile in un contesto così chiuso..
Gli autori erano contenti di partecipare, e ci hanno più volte ringraziato di aver proposto tale progetto e di potersi esprimere sulle questioni. Dopo ogni autore si è appropriato del soggetto in maniera estremamente diversa, quindi abbiamo stili diversi, tematiche diverse che sono affrontate, sempre con una ricerca anche di trattare il soggetto giocando sul testo e sull’immagine in modo da non essere una provocazione pura, perché comunque lo scopo è quello che il libro possa circolare.
MV: Ma la sessualità non è solo provocazione.
No per niente. Assolutamente, assolutamente. Quindi parliamo di cose che interessano i giovani, giustamente, e parliamone in modo che il tema possa veramente circolare.
E noi abbiamo inventato un concetto, abbiamo una copertina reversibile, in un verso è copertina araba, quindi si inizia a leggere il testo da destra verso sinistra, l’editoriale che è fatto in forma di fumetto, in cui Lena (che è la direttrice artistica di questa pubblicazione) ha scritto il perché ritiene necessario parlare di sessualità in Libano e più in generale nel mondo arabo. L’editoriale è stato fatto anche questo a specchio verticale,per cui il lettore arabofono legge l’editoriale in arabo, però il lettore francofono può aprire il libro in questo modo (Simona gira il libro ndr) quindi lo legge da sinistra a destra e si legge anche l’editoriale da sinistra a destra.
MV: Sembra quasi una stampa di Escher fatta in fumetto!
E poi abbiamo fatto anche la pagina dove ci sono le biografie e gli indici degli autori sempre a specchio. Si comincia il libro, che poi abbiamo tutto tradotto, quindi il libro è trilingue, francese arabo ed inglese, alla fine dei fumetti ci sono le traduzioni , ci sono autori del mondo arabo ma non solo, c’è Paola Bulling che è una tedesca, c’è Jennifer Camper che è americana, si sono degli autori francesi che hanno partecipato, un’autrice spagnola, quindi dalle lingue latine così, dopo le traduzioni, si passa ad una pagina che chiamiamo “pagina flippy” in cui si indica che bisogna girare il libro!
MV: C’è il senso di rotazione!
E poi si ricomincia con l’arabo, che si legge da destra a sinistra, e quindi si continua il fumetto!
E’ un pò un libro oggetto, che si deve manipolare. Io una cosa a cui tengo molto è il mettere il lettore di fronte al fatto che il senso di scrittura e di lettura è una convenzione, e che le convenzioni cambiano, ce ne sono tante e differenti. Vedremo se questo potrà stimolare il lettore oppure magari se è troppo complicato.. Vedremo se il lettore è pigro o meno!
MV: Personalmente invece mi incuriosirebbe moltissimo, mi stimolerebbe molto!
Infatti fino ad ora a tutti i festival che abbiamo partecipato, Angouleme, abbiamo avuto una buona risposta.
MV: Una meraviglia! E’ che inglese poco, francese zero..
Infatti l’idea sarebbe di coinvolgere degli editori italiani interessati e vedere se si può..
MV: Questa forse è la cosa più nuova che vedo a questo festival!
Non so poi se si conosce il fumetto, già in Francia il fumetto arabo non è conosciuto, in Italia penso neanche..
MV: Grazie, è stato un viaggio nel fumetto arabo veramente interessante!
Samandal è veramente il pionere nel 2007, poi dopo dal 2011 ci sono vari collettivi che sono nati.
Al Cairo c’è Tok Tok (Tok Tok è il risciò cairota, prende il nome da questo oggetto molto presente al Cairo),anche loro pubblicano a livello trimestrale ed esistono dal 2011.
Poi dal 2013 un altro collettivo si è creato a Tunisi, si chiama Lab 619 (619 sono le tre cifre del codice a barre dei prodotti tunisini) e anche loro pubblicano..
Tok Tok utilizza il dialetto cairota, proprio lo slang del Cairo, mentre invece in Lab 619 (la Tunisia è un altro paese bilingue) ci sono contributi in arabo e contributi in francese, e anche loro hanno optato per questa cosa del libro che si gira, della rotazione.
MV: Sono proprio stampati a Beirut!
Sono proprio stampati a Beirut, tranne quest’ultimo che l’abbiamo stampato in Francia, e anche qui a Padova!
FP: Noi abbiamo memoria di Beirut negli anni ’80 con la guerra, ora la situazione è normale?
E’ passato si, ma se è sempre un equilibrio molto fragile e molto instabile, però Beirut è sempre stato un grande centro dell’editoria araba, e quindi c’è una tradizione di stampa molto forte.
FP: Immagino sia un grande crocevia di culture..
Di culture, ci sono tante comunità religiose, quindi una grande apertura… La maggior parte dei libanesi vivono all’estero, quindi ci sono veramente dei legami internazionali molto forti, quindi un paese molto aperto, una tradizione di stampa molto forte e una qualità di stampa che non si trova sempre nei paesi arabi.
MV: Già solo le copertina sono molto belle, molto vicine al mondo artistico!
Sono tutti artisti, che si sono poi dati anche al fumetto, però che vengono da altre situazioni. E tanti sono grafici, designer..
MV: Avevano voglia magari di esprirmersi..
Avevano voglia di raccontare storie! E hanno una marea di storie da raccontare. E quindi il fumetto è utilizzare l’immagine per raccontare storie.
Grazie a Simona Gabrieli per l'intervista e ricordo il sito della sua associazione: http://alifbata.fr/
Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie !
FP: Ciao Simona e grazie per questa intervista, vuoi dirci come hai iniziato?
Io sono da 10 anni a Marsiglia, nel 2012 ho creato questa associazione e dal 2014 abbiamo creato questo progetto editoriale per far conoscere i fumettisti arabi in traduzione francese.
MV: Solo in francese per ora?
Si, perché siamo in Francia, quindi il pubblico è francese. Però nel 2015 ho tradotto e pubblicato Lena Merhej, che è un’autrice libanese, che ha scritto questa graphic novel “LABAN ET CONFITURE - OU COMMENT MA MÈRE EST DEVENUE LIBANAISE” , cioè “come mia madre è diventata libanese”, racconta un pò il percorso della madre che è tedesca, un medico che si è installato a Beirut negli anni ’60. Lena è di padre libanese e di madre tedesca, quindi lei rintraccia il percorso della madre, ponendosi tante questioni legate alla inter-cultura, come la madre si è integrata in Libano, tutti gli escamotage che ha trovato per riuscire a nascondersi nella massa. In Libano ci sono stati 10 anni di guerra civile, e quindi tutta la guerra..
MV: Penso che una tedesca spiccasse in Libano..
Si poi era una donna, era medico, quindi lavorava negli ospedali, ha fondato degli asili nido, ha fondato una scuola Steiner in Libano..
E quindi lei ha approfondito tutte queste questioni nel suo romanzo, e Lena fa parte dei membri fondatori di “Samandal” (Samandal significa la salamandra in arabo), che è un collettivo che è nato nel 2007 a Beirut, con la voglia di creare una dinamica nella pubblicazione di fumetti perché non c’era nulla all’epoca, non c’erano case editrici che pubblicavano autori di fumetti adulti, perché nel mondo arabo il fumetto è sempre stato una letteratura per bambini, quindi non c’era veramente nulla..
FP: Il fumetto era anche vietato ?
No, non vietato, però proprio non c’erano autori. Negli anni 80 in Libano c’è stato un autore che ha un pò rivoluzionato la cosa perché ha iniziato a pubblicare fumetti per adulti, ha creato un workshop, quindi era un collettivo..
FP: Anche in Italia tanti vedono il fumetto come solo una cosa per bambini
Nel mondo arabo il fumetto lo mettono subito con la letteratura per bambini, disegno uguale bambini!
FP: Anche qui sono pochi anni che nelle librerie puoi trovare il settore con le graphic novel, ma non volevo cambiare discorso, scusa se ti abbiamo interrotto!
No no, assolutamente!
Nel mondo arabo c’è un fermento che inizia nel 2011, più o meno, è veramente recente!
Salamandal sono fra i pionieri del fumetto per adulti. Nel 2007 quindi hanno lanciato questa rivista, facendo appello ad autori del mondo arabo con questa voglia di creare fumetti di qualità.
MV: Quindi si danno un tema, in questa rivista pubblicano più storie?
Dal 2007 al 2014 non c’erano nemmeno temi. La voglia era veramente quella di pubblicare: “Autoproduciamoci, creiamo la dinamica!”, quindi tutti i contributi che gli arrivavano loro li pubblicavano, in un formato più piccolo e che usciva ogni tre mesi. E dal 2014 hanno cambiato politica editoriale, c’è un membro del collettivo che prende in mano la direzione artistica, sceglie una tematica e invita gli autori a lavorare su questa tematica!
FP: Ma il verso di lettura dei fumetti arabi è come quello dei manga giapponesi?
E si perché l’arabo si scrive da destra a sinistra!
Però una specificità di questa rivista è che sin dall’inizio hanno voluto dare questa apertura: ci sono tre lingue (in Libano tutti sono trilingue, parlano inglese, francese e arabo), e gli autori scelgono la lingua in cui scrivere, e il concetto che hanno inventato se volete è di mantenere il senso di creazione, quindi i libri si girano, nel senso che quando si passa dalla lingua araba alla lingua latina si deve girare il libro, per continuare a leggere nel senso di scrittura. E questi sin dall’inizio hanno avuto questo concetto che è un pò una loro specificità.
FP: Vuol dire avere una mentalità molto elastica!
Si, perché parlare tre lingue è un’apertura mentale incredibile!
MV: Perché devi leggere prima da destra a sinistra, poi da sinistra a destra, ti insegna a pensare in tanti modi!
Infatti adesso nel 2016 abbiamo quindi pubblicato questa ultima antologia che è una raccolta di storie di 26 autori sul tema della sessualità. “Giovani, sessualità e poesia” era il tema che abbiamo lanciato, abbiamo fatto un grosso progetto durato tutto l’anno a Beirut, abbiamo organizzato un convegno universitario sul tema “Fumetto e censura”, abbiamo organizzato una residenza di artisti a Marsiglia in estate, per poterci confrontare giustamente su questo tema e anche sui contesti dei vari paesi. C’era un’autrice marocchina, una egiziana, una tunisina e due libanesi, proprio per vedere che impatto avrebbe potuto avere il tema nei loro paesi..
MV: Ci sono segni di apertura, o è ancora molto difficile parlare di queste cose..
Non si parla molto di sessualità, ed è la prima iniziativa, in fumetto, in cui si propone a degli autori di parlare specificatamente di questo tema. Adesso vedremo, il libro è uscito in dicembre quindi aspettiamo ancora a vedere le reazioni.
MV: Gli autori hanno avuto problemi ad esporsi? Perché sarà difficile in un contesto così chiuso..
Gli autori erano contenti di partecipare, e ci hanno più volte ringraziato di aver proposto tale progetto e di potersi esprimere sulle questioni. Dopo ogni autore si è appropriato del soggetto in maniera estremamente diversa, quindi abbiamo stili diversi, tematiche diverse che sono affrontate, sempre con una ricerca anche di trattare il soggetto giocando sul testo e sull’immagine in modo da non essere una provocazione pura, perché comunque lo scopo è quello che il libro possa circolare.
MV: Ma la sessualità non è solo provocazione.
No per niente. Assolutamente, assolutamente. Quindi parliamo di cose che interessano i giovani, giustamente, e parliamone in modo che il tema possa veramente circolare.
E noi abbiamo inventato un concetto, abbiamo una copertina reversibile, in un verso è copertina araba, quindi si inizia a leggere il testo da destra verso sinistra, l’editoriale che è fatto in forma di fumetto, in cui Lena (che è la direttrice artistica di questa pubblicazione) ha scritto il perché ritiene necessario parlare di sessualità in Libano e più in generale nel mondo arabo. L’editoriale è stato fatto anche questo a specchio verticale,per cui il lettore arabofono legge l’editoriale in arabo, però il lettore francofono può aprire il libro in questo modo (Simona gira il libro ndr) quindi lo legge da sinistra a destra e si legge anche l’editoriale da sinistra a destra.
MV: Sembra quasi una stampa di Escher fatta in fumetto!
E poi abbiamo fatto anche la pagina dove ci sono le biografie e gli indici degli autori sempre a specchio. Si comincia il libro, che poi abbiamo tutto tradotto, quindi il libro è trilingue, francese arabo ed inglese, alla fine dei fumetti ci sono le traduzioni , ci sono autori del mondo arabo ma non solo, c’è Paola Bulling che è una tedesca, c’è Jennifer Camper che è americana, si sono degli autori francesi che hanno partecipato, un’autrice spagnola, quindi dalle lingue latine così, dopo le traduzioni, si passa ad una pagina che chiamiamo “pagina flippy” in cui si indica che bisogna girare il libro!
MV: C’è il senso di rotazione!
E poi si ricomincia con l’arabo, che si legge da destra a sinistra, e quindi si continua il fumetto!
E’ un pò un libro oggetto, che si deve manipolare. Io una cosa a cui tengo molto è il mettere il lettore di fronte al fatto che il senso di scrittura e di lettura è una convenzione, e che le convenzioni cambiano, ce ne sono tante e differenti. Vedremo se questo potrà stimolare il lettore oppure magari se è troppo complicato.. Vedremo se il lettore è pigro o meno!
MV: Personalmente invece mi incuriosirebbe moltissimo, mi stimolerebbe molto!
Infatti fino ad ora a tutti i festival che abbiamo partecipato, Angouleme, abbiamo avuto una buona risposta.
MV: Una meraviglia! E’ che inglese poco, francese zero..
Infatti l’idea sarebbe di coinvolgere degli editori italiani interessati e vedere se si può..
MV: Questa forse è la cosa più nuova che vedo a questo festival!
Non so poi se si conosce il fumetto, già in Francia il fumetto arabo non è conosciuto, in Italia penso neanche..
MV: Grazie, è stato un viaggio nel fumetto arabo veramente interessante!
Samandal è veramente il pionere nel 2007, poi dopo dal 2011 ci sono vari collettivi che sono nati.
Al Cairo c’è Tok Tok (Tok Tok è il risciò cairota, prende il nome da questo oggetto molto presente al Cairo),anche loro pubblicano a livello trimestrale ed esistono dal 2011.
Poi dal 2013 un altro collettivo si è creato a Tunisi, si chiama Lab 619 (619 sono le tre cifre del codice a barre dei prodotti tunisini) e anche loro pubblicano..
Tok Tok utilizza il dialetto cairota, proprio lo slang del Cairo, mentre invece in Lab 619 (la Tunisia è un altro paese bilingue) ci sono contributi in arabo e contributi in francese, e anche loro hanno optato per questa cosa del libro che si gira, della rotazione.
MV: Sono proprio stampati a Beirut!
Sono proprio stampati a Beirut, tranne quest’ultimo che l’abbiamo stampato in Francia, e anche qui a Padova!
FP: Noi abbiamo memoria di Beirut negli anni ’80 con la guerra, ora la situazione è normale?
E’ passato si, ma se è sempre un equilibrio molto fragile e molto instabile, però Beirut è sempre stato un grande centro dell’editoria araba, e quindi c’è una tradizione di stampa molto forte.
FP: Immagino sia un grande crocevia di culture..
Di culture, ci sono tante comunità religiose, quindi una grande apertura… La maggior parte dei libanesi vivono all’estero, quindi ci sono veramente dei legami internazionali molto forti, quindi un paese molto aperto, una tradizione di stampa molto forte e una qualità di stampa che non si trova sempre nei paesi arabi.
MV: Già solo le copertina sono molto belle, molto vicine al mondo artistico!
Sono tutti artisti, che si sono poi dati anche al fumetto, però che vengono da altre situazioni. E tanti sono grafici, designer..
MV: Avevano voglia magari di esprirmersi..
Avevano voglia di raccontare storie! E hanno una marea di storie da raccontare. E quindi il fumetto è utilizzare l’immagine per raccontare storie.
Grazie a Simona Gabrieli per l'intervista e ricordo il sito della sua associazione: http://alifbata.fr/
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giovedì 4 maggio 2017
Rat-Man 120: L'ultimo eroe!
E' appena uscito Rat-Man 120: L'ultimo eroe! Ormai dopo questo mancano solo 2 numeri alla fine!
In questo albo che ho letto tutto d'un fiato i soliti momenti divertenti (mi sa che Leo ha preso un pò di multe a Parma, se si è ben capito dal messaggio subliminale..) si alternano a momenti pessimistici e violenti come a memoria non se n'erano mai visti su queste pagine. L'ultimo e più grande antagonista di Rat-Man si sta facendo odiare sempre di più, continuano i colpi di scena e tutti i nodi stanno venendo al pettine verso una conclusione che si annuncia epica.
Bellissimo il mega-disegno nelle pagine 18-19 con la sfida a riconoscere più personaggi possibili..
Rat-Man 120: L'ultimo eroe! - di Leo Ortolani - 2017
Pagine 72 - euro 2,50
Panini Comics
In questo albo che ho letto tutto d'un fiato i soliti momenti divertenti (mi sa che Leo ha preso un pò di multe a Parma, se si è ben capito dal messaggio subliminale..) si alternano a momenti pessimistici e violenti come a memoria non se n'erano mai visti su queste pagine. L'ultimo e più grande antagonista di Rat-Man si sta facendo odiare sempre di più, continuano i colpi di scena e tutti i nodi stanno venendo al pettine verso una conclusione che si annuncia epica.
Bellissimo il mega-disegno nelle pagine 18-19 con la sfida a riconoscere più personaggi possibili..
Rat-Man 120: L'ultimo eroe! - di Leo Ortolani - 2017
Pagine 72 - euro 2,50
Panini Comics
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mercoledì 3 maggio 2017
Fumetti al museo
Ecco un breve reportage della nostra visita alla manifestazione "Fumetti al museo" dello scorso 30 Aprile. La manifestazione è stata organizzata dagli amici del Treviso Comic Book Festival, e si svolgeva negli spazi (anzi meglio dire fuori gli spazi, visto che era nel parco!) del Museo del Paesaggio a Torre di Mosto (località Boccafossa).
In contamporanea all'interno del Museo si svolgeva la mostra "Fabula.Incroci" (che continuerà fino al 14 maggio), qui abbiamo un gruppo delle opere d'arte note come "Libri d'artista"
Questa è una parte di una installazione costituita da una moltitudine di bottoni di tutte le forme che l'artista si è fatta spedire da tutto il mondo, e questo in particolare è il "bottone" di Davide Toffolo!
E finalmente ecco 3 foto panoramiche della manifestazione vera e propria, qui ancora con poche persone ma poi è arrivata più gente. Banchi veramente interessanti, peccato solo per il DJ che ci dava dentro con la musica :D ma mi hanno spiegato che quando siamo arrivati aveva appena alzato il volume (siamo sempre fortunati!). Comunque ciò non mi ha evitato di salutare amici come Paolo Gallina e Alberto Polita .
Infine, direttamente da "The cannibal family", ecco Paolo Antiga (qui al lavoro sul suo nuovo lavoro dedicato a Sandokan) con cui ho chiaccherato. Posterò la nerd-intervista fra un mesetto!
In contamporanea all'interno del Museo si svolgeva la mostra "Fabula.Incroci" (che continuerà fino al 14 maggio), qui abbiamo un gruppo delle opere d'arte note come "Libri d'artista"
Un bellissimo acquerello del maestro Hugo Pratt
Altre tavole originali, sempre del maestro Pratt
E finalmente ecco 3 foto panoramiche della manifestazione vera e propria, qui ancora con poche persone ma poi è arrivata più gente. Banchi veramente interessanti, peccato solo per il DJ che ci dava dentro con la musica :D ma mi hanno spiegato che quando siamo arrivati aveva appena alzato il volume (siamo sempre fortunati!). Comunque ciò non mi ha evitato di salutare amici come Paolo Gallina e Alberto Polita .
Infine, direttamente da "The cannibal family", ecco Paolo Antiga (qui al lavoro sul suo nuovo lavoro dedicato a Sandokan) con cui ho chiaccherato. Posterò la nerd-intervista fra un mesetto!
martedì 2 maggio 2017
ReGame 64 1 di Ice Team
Mi è arrivato nei giorni scorsi il primo numero della rivista ReGame 64, realizzata dall'Ice Team.
Conosco da anni questi appassionati, dai tempi del Spresiano Retrocomputing (un meeting che facevamo nel Veneto vicino a Treviso), sono attivi da anni nell'ambito del retrocomputing e specialmente si occupano di tenere viva la "scena" attorno al Commodore 64.
In questa rivista infatti si possono trovare tre recensioni sui giochi usciti in questi anni per il glorioso home computer (Caren and the Tangled Tentacles, Let's Invade!, Donkey Kong 2016) con relativi Creator's Corner, cioè interviste ai programmatori in cui svelano i propri trucchi e segreti.
Completa questo numero la recensione del libro di Ivan Venturi (ex Simulmondo) "Vita di videogiochi", la galleria con i più recenti lavori di "pixel art" fatti con il Commodore 64 e le curiosità dietro la realizzazione dell'albo.
La rivista per essere più internazionale possibile è stata realizzata interamente in lingua inglese, quindi potete immaginare lo sforzo che c'è stato dietro, e sono molto apprezzabili le pagine in carta "patinata".
Consigliatissimo a tutti gli appassionati di Commodore 64 e del retrocomputing in generale!
ReGame 64 si può ordinare al sito dell'Ice Team: http://regame64.altervista.org/
ReGame 64 1 - Ice Team - anno 2017
pagine 38 - euro 3,70+Spedizione
Conosco da anni questi appassionati, dai tempi del Spresiano Retrocomputing (un meeting che facevamo nel Veneto vicino a Treviso), sono attivi da anni nell'ambito del retrocomputing e specialmente si occupano di tenere viva la "scena" attorno al Commodore 64.
In questa rivista infatti si possono trovare tre recensioni sui giochi usciti in questi anni per il glorioso home computer (Caren and the Tangled Tentacles, Let's Invade!, Donkey Kong 2016) con relativi Creator's Corner, cioè interviste ai programmatori in cui svelano i propri trucchi e segreti.
Completa questo numero la recensione del libro di Ivan Venturi (ex Simulmondo) "Vita di videogiochi", la galleria con i più recenti lavori di "pixel art" fatti con il Commodore 64 e le curiosità dietro la realizzazione dell'albo.
La rivista per essere più internazionale possibile è stata realizzata interamente in lingua inglese, quindi potete immaginare lo sforzo che c'è stato dietro, e sono molto apprezzabili le pagine in carta "patinata".
Consigliatissimo a tutti gli appassionati di Commodore 64 e del retrocomputing in generale!
ReGame 64 si può ordinare al sito dell'Ice Team: http://regame64.altervista.org/
ReGame 64 1 - Ice Team - anno 2017
pagine 38 - euro 3,70+Spedizione
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lunedì 1 maggio 2017
Alla ricerca della fuffa nerd: 1) Accorgimenti iniziali
La nostra guida prosegue con qualche piccolo suggerimento generale valido per ogni mercatino.
Ecco i consigli indispensabili per il "ricercatore di fuffa nerd":
- Lo zaino perfetto
Nello zaino non può mancare qualcosa per fare uno spuntino, qualcosa da bere (ricordatevi che dovete anche dissetarvi), borse supplementari ripiegate in caso di acquisti multipli. Assicuratevi anche di avere lo smartphone carico perché molte App potrebbero tornare utili (navigatore, wikipedia, traduttore, ecc.). Consiglio anche di portare con se un igienizzante mani o delle salviettine umidificate poichè la fuffa non sempre è pulitissima!
- Parcheggiare vicino
Consiglio quasi inutile, ma è bene parcheggiare più vicini possibili al mercatino, specialmente in caso di "grosse" acquisizioni! A questo proposito torna molto utile arrivare molto presto sul posto.
- "Ravanare" il più possibile
Altro consiglio è quello di rimescolare il più possibile gli scatoloni, immergersi quasi dentro, specialmente se contengono cose del genere che si sta cercando (esempio fumetti, giocattoli, action figure..)
- Chiedere sempre il prezzo
Se un oggetto esposto non è prezzato non abbiate paura di chiedere, nè dare già per scontato che costi troppo, a volte si possono avere delle piacevoli sorprese!
- Non manifestare eccessivo entusiasmo
Attenzione a non manifestare eccessivo entusiamo una volta che avete trovato il vostro personale "Santo Graal": specialmente se non c'è il prezzo, il venditore può essere portato a sparare alto perchè ha capito che siete molto interessati! Bisogna essere bravi a fare la cosiddetta "faccia da poker", cioè dissimulare e chiedere il prezzo con noncuranza, ma ad onor del vero sono il primo che non riesce a rispettare questa regola perché a volte l'entusiasmo è incontenibile!
- Contrattare sempre
Con garbo e gentilezza, è sempre buona cosa contrattare sul prezzo: a volte si riesce a dimezzare o adirittura ridurre ad un terzo il prezzo iniziale!
Altro trucchetto è "fare i lotti", cioè prendere più cose e chiedere uno sconto sul totale.
- Mantenere i contatti
Cercate di essere gentili e rispettosi con ogni venditore. Con il passare del tempo taluni vi considereranno clienti speciali e magari applicheranno sconti speciali solo per voi oppure se scambiate i contatti vi avvertiranno prima del mercatino se hanno qualcosa di particolare da vendere!
Le puntate precedenti:
0) Introduzione
Ecco i consigli indispensabili per il "ricercatore di fuffa nerd":
- Lo zaino perfetto
Nello zaino non può mancare qualcosa per fare uno spuntino, qualcosa da bere (ricordatevi che dovete anche dissetarvi), borse supplementari ripiegate in caso di acquisti multipli. Assicuratevi anche di avere lo smartphone carico perché molte App potrebbero tornare utili (navigatore, wikipedia, traduttore, ecc.). Consiglio anche di portare con se un igienizzante mani o delle salviettine umidificate poichè la fuffa non sempre è pulitissima!
- Parcheggiare vicino
Consiglio quasi inutile, ma è bene parcheggiare più vicini possibili al mercatino, specialmente in caso di "grosse" acquisizioni! A questo proposito torna molto utile arrivare molto presto sul posto.
- "Ravanare" il più possibile
Altro consiglio è quello di rimescolare il più possibile gli scatoloni, immergersi quasi dentro, specialmente se contengono cose del genere che si sta cercando (esempio fumetti, giocattoli, action figure..)
- Chiedere sempre il prezzo
Se un oggetto esposto non è prezzato non abbiate paura di chiedere, nè dare già per scontato che costi troppo, a volte si possono avere delle piacevoli sorprese!
- Non manifestare eccessivo entusiasmo
Attenzione a non manifestare eccessivo entusiamo una volta che avete trovato il vostro personale "Santo Graal": specialmente se non c'è il prezzo, il venditore può essere portato a sparare alto perchè ha capito che siete molto interessati! Bisogna essere bravi a fare la cosiddetta "faccia da poker", cioè dissimulare e chiedere il prezzo con noncuranza, ma ad onor del vero sono il primo che non riesce a rispettare questa regola perché a volte l'entusiasmo è incontenibile!
- Contrattare sempre
Con garbo e gentilezza, è sempre buona cosa contrattare sul prezzo: a volte si riesce a dimezzare o adirittura ridurre ad un terzo il prezzo iniziale!
Altro trucchetto è "fare i lotti", cioè prendere più cose e chiedere uno sconto sul totale.
- Mantenere i contatti
Cercate di essere gentili e rispettosi con ogni venditore. Con il passare del tempo taluni vi considereranno clienti speciali e magari applicheranno sconti speciali solo per voi oppure se scambiate i contatti vi avvertiranno prima del mercatino se hanno qualcosa di particolare da vendere!
Le puntate precedenti:
0) Introduzione
domenica 30 aprile 2017
Altai & Jonson - Rolls Royce e altre storie - di Sclavi e Cavazzano
Ho preso nei giorni scorsi la riedizione delle avventure di Altai & Jonson, personaggi creati da Tiziano Sclavi e Giorgio Cavazzano nel 1975, edita da Editoriale Cosmo.
Conoscevo Cavazzano dai tempi di Topolino e Capitan Rogers negli anni 80, quindi queste storie che all'inizio vennero pubblicate nel Corriere dei ragazzi ancora non le avevo lette, ma le ho trovate molto godibili e divertenti. Altai & Jonson sono due detective scalcinati e disincantati che riescono quasi sempre a portare a termine il proprio lavoro, ho letto che Sclavi giovanissimo aveva pensato all'inizio ad un disegnatore piu "realista" di Cavazzano ma alla fine restò molto soddisfatto e adattò le storie al segno del disegnatore veneziano.
All'interno ci sono 9 storie, la copertina è di Cavazzano ed è inedita!
Altai & Jonson - Rolls Royce e altre storie (1 di 3) - anno 2017
pagine 96- euro 3,90
Editoriale Cosmo
Conoscevo Cavazzano dai tempi di Topolino e Capitan Rogers negli anni 80, quindi queste storie che all'inizio vennero pubblicate nel Corriere dei ragazzi ancora non le avevo lette, ma le ho trovate molto godibili e divertenti. Altai & Jonson sono due detective scalcinati e disincantati che riescono quasi sempre a portare a termine il proprio lavoro, ho letto che Sclavi giovanissimo aveva pensato all'inizio ad un disegnatore piu "realista" di Cavazzano ma alla fine restò molto soddisfatto e adattò le storie al segno del disegnatore veneziano.
All'interno ci sono 9 storie, la copertina è di Cavazzano ed è inedita!
Altai & Jonson - Rolls Royce e altre storie (1 di 3) - anno 2017
pagine 96- euro 3,90
Editoriale Cosmo
venerdì 28 aprile 2017
Le nerd interviste: 24) Sarah Andersen
Questa settimana per le nerd interviste siamo diventati internazionali con la grandissima e famosissima fumettista newyorchese Sarah Andersen!
Antefatto: Sarah Andersen si trovava in Italia per il tour promozionale per il suo ultimo libro, il 26 aprile faceva tappa alla Libreria Zabarella a Padova dove mi sono recato anch'io per strappare uno sketch e un autografo ma grazie all'intercessione del sempre gentile Claudio Calia sono riuscito anche a fargli qualche domanda veloce!
- FP: Ciao Sarah e piacere di conoscerti!
Ciao e piacere, come si chiama il tuo blog?
- FP: "Cent'anni di Nerditudine" (Gli è stato tradotto correttamente come "One hundred years of Nerditude" ndr)
E' un bel nome! (Sarah ride ndr)
- FP: Come hai iniziato?
Ho sempre fatto fumetti, ma in realtà ho iniziato a mettere alcune mie cose online nel 2011.
- FP: Cosa si prova a diventare così famosi in tutto il mondo?
E’ ok perché è solo un personaggio, non sono io. E’ solo il mio lavoro, quindi sono tranquilla!
- MV: Ma tu hai un gatto? più di uno?
La storia del gatto che c’è sull’ultimo libro è vera, quindi si!
- MV: Noi abbiamo 4 gatti!
(sarah ride ndr)
- FP: Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sono in attesa di iniziare a lavorare al mio terzo libro, e sto facendo un fumetto che si chiama “Chesire Crossing”, che sarà scritto da qualcun altro. Lo inserirò nel mio sito.
- FP: Come ti è sembrata Venezia?
La amo!
- FP: Era la prima volta che la visitavi?
No no, c’ero già stata, ma mi piace sempre!
- FP: E qui a Padova eri già stata?
Si, nella stessa libreria!
Grazie ancora a Sarah per l'intervista,a Claudio Calia, alla Libreria Zabarella di Padova, al "traduttore" Emiliano Bon e a tutti quelli che l'hanno resa possibile!
Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie !
giovedì 27 aprile 2017
Le "rarità" del Dampyr
Una rapida carrellata sugli albi fuori serie di Dampyr che possiedo..
Inizio da questo che viene considerato un pò il numero 0, anche se in realtà è solo un insieme di frammenti di storie degli albi successivi, è stato realizzato per la Comiconvention del settembre 1999 di Milano, i disegnatori ovviamente sono vari (Maurizio Dotti, Luca e Mario Rossi, Nicola Genzianella, Alessandro Baggi), la copertina è di Alessandro Baggi.
Passiamo poi a "Vampiri di sabbia", realizzato per la mostra "Dampyr, schizzi di sangue" all'interno di Rimini Comix del luglio 2004, la storia è ambientata giustamente nella stessa Rimini, la sceneggiatura è dell'ideatore Mauro Boselli e i disegni e la copertina sono di Maurizio Dotti.
Qui siamo a Narnia Fumetto 2007 dove venne distribuito gratuitamente l'albo "Notte a Narni", la sceneggiatura è sempre di Mauro Boselli e i disegni e la copertina di Stefano Andreucci.
Questa è una rarità, almeno per l'Italia: il numero uno di Dampyr in spagnolo edito da Aleta Ediciones! Lo presi anni fa a Barcellona, per la cronaca il prezzo di vendita era di 5 euro (io lo pagai 1-2 euro..)
A proposito del numero 1 questo che sembra l'albo normale è in verità la versione mignon edita da Lo Scarabeo e facente parte della serie di tutti i numeri 1 Bonelli in versione ridotta appunto (e abbastanza illegibili a dire la verità :D)
E concludo con la statuina del Dampyr che uscì in edicola per la Fumetti 3D Collection!
Inizio da questo che viene considerato un pò il numero 0, anche se in realtà è solo un insieme di frammenti di storie degli albi successivi, è stato realizzato per la Comiconvention del settembre 1999 di Milano, i disegnatori ovviamente sono vari (Maurizio Dotti, Luca e Mario Rossi, Nicola Genzianella, Alessandro Baggi), la copertina è di Alessandro Baggi.
Passiamo poi a "Vampiri di sabbia", realizzato per la mostra "Dampyr, schizzi di sangue" all'interno di Rimini Comix del luglio 2004, la storia è ambientata giustamente nella stessa Rimini, la sceneggiatura è dell'ideatore Mauro Boselli e i disegni e la copertina sono di Maurizio Dotti.
Qui siamo a Narnia Fumetto 2007 dove venne distribuito gratuitamente l'albo "Notte a Narni", la sceneggiatura è sempre di Mauro Boselli e i disegni e la copertina di Stefano Andreucci.
Questa è una rarità, almeno per l'Italia: il numero uno di Dampyr in spagnolo edito da Aleta Ediciones! Lo presi anni fa a Barcellona, per la cronaca il prezzo di vendita era di 5 euro (io lo pagai 1-2 euro..)
A proposito del numero 1 questo che sembra l'albo normale è in verità la versione mignon edita da Lo Scarabeo e facente parte della serie di tutti i numeri 1 Bonelli in versione ridotta appunto (e abbastanza illegibili a dire la verità :D)
E concludo con la statuina del Dampyr che uscì in edicola per la Fumetti 3D Collection!
mercoledì 26 aprile 2017
Recuperi sparsi: Lego, Litton Royal, SuperDrive, MSX...
Una rapida carrellata di qualche recupero sparso dei giorni scorsi, inizio con questo lotto di Lego d'annata preso nei consueti negozi dell'usato: notevole la base, presumo fossero pezzi di una stazione degli autobus ma devo ancora analizzarli per benino, anche perché in mezzo ci sono i soliti "cloni" Lego e anche pezzetti che non c'entrano nulla..
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martedì 25 aprile 2017
E' ora di cambiare, Charlie Brown - di Charles M. Schulz (2004)
Qualche settimana fa ho preso un libretto raccolta dei Peanuts per proseguire con la nostra collezione. Questo è edito da Baldini Castoldi Dalai Editore ed è stato stampato nel 2004, contiene storie più "recenti" (anni 1982-1983) e come si vede dalla copertina compare il poco noto fratello di Snoopy dal nome di Pallino (che però comunque si vede per poche tavole) dal caratteristico manto e calzature sportive ai piedi!
Strisce sempre molto gradevoli e Schulz al massimo della sua arte!
Peanuts - E' ora di cambiare Charlie Brown! - di Charles M. Schulz - anno 2004
pagine 128 - prezzo dell'epoca 4.5 euro (oggi consigliato 2-4 euro)
Baldini Castoldi Dalai Editore
Strisce sempre molto gradevoli e Schulz al massimo della sua arte!
Peanuts - E' ora di cambiare Charlie Brown! - di Charles M. Schulz - anno 2004
pagine 128 - prezzo dell'epoca 4.5 euro (oggi consigliato 2-4 euro)
Baldini Castoldi Dalai Editore
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lunedì 24 aprile 2017
Alla ricerca della fuffa nerd: 0) Introduzione
Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare
all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di
bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: - Roba mia, vientene con me!
Dalla novella "La Roba" di Giovanni Verga
Volevo iniziare questa mia guida alla ricerca della cosiddetta "fuffa" nerd con le immortali parole del Verga, che già secoli fa aveva capito il senso di appartenenza alla "roba" di noi nerd.
Cos'è la fuffa nerd? La fuffa nerd è tutto quello che ci faceva sognare da bambini e ragazzi, e che ora bramiamo di avere indietro. Giocattoli, console, home computer, fumetti, chi più ne ha più ne metta!
Qualcuno potrà confonderci con normali collezionisti, in effetti ci sono alcuni punti in comune, ma noi nerd quegli oggetti li abbiamo vissuti davvero, i fumetti li abbiamo letti, con quelle console abbiamo giocato, e se non lo abbiamo fatto è perché costava troppo e comunque sono cose che fanno parte dei nostri ricordi e che vogliamo di nuovo. Siamo collezionisti, si! Ma dei nostri sogni passati!
Con questa mia rubrica settimanale vorrei offrire una guida su come poter ritrovare questi agognati oggetti, anche perché quando posto una foto su instagram con i miei "bottini" molti mi chiedono dove riesco a trovarli. Quindi è giunto il momento di svelare qualche piccolo segreto e trucchetto...
Voglio intramprende con voi un viaggio: dapprima in tutti i mercatini che ho frequentato e frequento tuttora, partendo dal Veneto per spostarci in tutta Italia e poi addirittura in qualche capitale europea, ed infinire passeremo ad altri sistemi di ricerca della fuffa nerd!
Che la caccia ai ricordi abbia inizio!
Dalla novella "La Roba" di Giovanni Verga
Volevo iniziare questa mia guida alla ricerca della cosiddetta "fuffa" nerd con le immortali parole del Verga, che già secoli fa aveva capito il senso di appartenenza alla "roba" di noi nerd.
Cos'è la fuffa nerd? La fuffa nerd è tutto quello che ci faceva sognare da bambini e ragazzi, e che ora bramiamo di avere indietro. Giocattoli, console, home computer, fumetti, chi più ne ha più ne metta!
Qualcuno potrà confonderci con normali collezionisti, in effetti ci sono alcuni punti in comune, ma noi nerd quegli oggetti li abbiamo vissuti davvero, i fumetti li abbiamo letti, con quelle console abbiamo giocato, e se non lo abbiamo fatto è perché costava troppo e comunque sono cose che fanno parte dei nostri ricordi e che vogliamo di nuovo. Siamo collezionisti, si! Ma dei nostri sogni passati!
Con questa mia rubrica settimanale vorrei offrire una guida su come poter ritrovare questi agognati oggetti, anche perché quando posto una foto su instagram con i miei "bottini" molti mi chiedono dove riesco a trovarli. Quindi è giunto il momento di svelare qualche piccolo segreto e trucchetto...
Voglio intramprende con voi un viaggio: dapprima in tutti i mercatini che ho frequentato e frequento tuttora, partendo dal Veneto per spostarci in tutta Italia e poi addirittura in qualche capitale europea, ed infinire passeremo ad altri sistemi di ricerca della fuffa nerd!
Che la caccia ai ricordi abbia inizio!
domenica 23 aprile 2017
Sprayliz 4 - Rappresaglie - di Luca Enoch (1994)
Nell'ultimo mercatino di Brugine ho portato a casa fra l'altro questo albetto dedicato a Sprayliz del 1994. Sprayliz è un personaggio creato da Luca Enoch nel 1992, le storie all'inizio venivano pubblicate sull'Intrepido poi su mini-albi tipo questo per Star Pocket o albi per Comics & Dintorni.
In questo numero la giovane graffitara ribelle ha a che fare con un giustiziere mascherato che prende di mira un giornale e relativo direttore dalle idee razziste (direttore che ricorda molto sia come nome che come fisionomia qualcuno che dirige ancora oggi!)
Lo stile di Enoch, ancora lontano dalla Bonelli, comunque resta inconfondibile, le sue storie passano sempre dall'azione e divertimento alle riflessioni più prodonde..
Sprayliz 4 Rappresaglie - di Luca Enoch - anno 1994
pagine 98 - prezzo dell'epoca 2500 Lire (oggi consigliato 1-2 euro)
Star Pocket
In questo numero la giovane graffitara ribelle ha a che fare con un giustiziere mascherato che prende di mira un giornale e relativo direttore dalle idee razziste (direttore che ricorda molto sia come nome che come fisionomia qualcuno che dirige ancora oggi!)
Lo stile di Enoch, ancora lontano dalla Bonelli, comunque resta inconfondibile, le sue storie passano sempre dall'azione e divertimento alle riflessioni più prodonde..
Sprayliz 4 Rappresaglie - di Luca Enoch - anno 1994
pagine 98 - prezzo dell'epoca 2500 Lire (oggi consigliato 1-2 euro)
Star Pocket
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venerdì 21 aprile 2017
Le nerd interviste: 23) Guido Ostanel
Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo il direttore editoriale della casa editrice BeccoGiallo, che ho avuto la fortuna di incontrare al Be Comics a Padova: Guido Ostanel!
- Ciao Guido e grazie per l'intervista, come nasce BeccoGiallo?
In realtà la risposta è semplice, perché nasce forse paradossalmente fuori dal mondo del fumetto tradizionale, perché io e Federico Zaghis, che con me ha fondato più di 10 anni fa la casa editrice, non venivamo dal mondo del fumetto. Nel senso che non siamo degli sceneggiatori di fumetti, non siamo dei disegnatori di fumetti, non avevamo ne altre case editrici piuttosto che fumetterie, eravamo dei semplici lettori di fumetti come ce ne sono tanti.
Questo lo diciamo perché in realtà poi la particolarità della nostra produzione, cioè in sintesi prendere il linguaggio del fumetto e cercare attraverso questo linguaggio di raccontare dei fatti di cronaca, degli eventi realmente accaduti, dei piccoli frammenti d’Italia che hanno ha che fare per l’appunto con la memoria collettiva italiana, era un’idea probabilmente che poteva nascere forse solo al di fuori del classico mondo autoriale, da edicola o supereroistico, almeno 10-11 anni fa quando siamo partiti era una cosa molto strana e molto particolare. Ho l’impressione che potesse venire in mente proprio a persone che guardavano a quel mondo con interesse ma da fuori, e quindi l’idea è stata semplicemente quella di dire: “Bene, proviamo a raccontare dei fatti che noi stanno a cuore.”. Te ne cito alcuni, ma poi i libri tu li conosci meglio di noi, Piazza Fontana, strage di Bologna, Porto Marghera, per rimanere qui vicini a noi, e poi dire : “Ha senso raccontarli anche attraverso il linguaggio del fumetto? Se è stato fatto attraverso il teatro, attraverso la saggistica scritta, se addirittura hanno fatto delle canzoni piuttosto che dei film, può avere senso raccontare quella stessa storia (che poi non sarà mai la stessa per evidenti ragioni) anche con i fumetti?” E da quella domanda siamo partiti e abbiamo cominciato a produrre i nostri primi libri!
- Quindi giornalismo a fumetti!
In pratica giornalismo a fumetti, ma quando siamo partiti non è che abbiamo detto “Sai cos’è, domattina iniziamo a fare giornalismo a fumetti!”. Questa etichetta di graphic journalism o giornalismo a fumetti, eccetera eccetera è venuta un pò dopo..
- Infatti, mi ricordo 20 anni fa che i fumetti erano visti soprattutto come divertimento, con qualche autore che faceva qualche storia più impegnata, ma quello che fate voi, ad esempio i libri di Claudio (Calia ndr) che sono dei veri e propri saggi a fumetti, è una cosa abbastanza recente!
Direi di si, magari qualche esperimento qui e là di alcune case editrici, sopratutto straniere, anche 10-15 anni fa, cioè quando ci siamo affacciati a sto mondo, si intravedeva. Certo è che una casa editrice, come poi è stato per noi, che si mettesse a costruire la propria filosofia editoriale su questo, su quello che poi dopo qualche anno si sarebbe chiamato graphic journalism, beh questo sicuramente ancora non c’era. Perché proprio mettendo in fila fin dai primi numeri molti dei titoli che ti potrei elencare che vanno da nord a sud della penisola, come fatti, tematiche, dall’Ilva di Taranto fino alla ThyssenKrupp, piuttosto che da Piazza della Loggia fino a Portella della Ginestra, ecco sono tutti fatti realmente accaduti, e di solito sono fatti “scottanti”, difficili da raccontare, dolorosi, con delle implicazioni anche politiche. Ecco farlo attraverso i fumetti che di solito invece fanno o facevano pensare prima di tutto e soprattutto a intrattenimento puro, beh allora era una cosa che non era sicuramente tipica!
- E vi siete specializzati anche in biografie!
In realtà fin da subito, abbiamo deciso di aprire una collana dedicata anche alle biografie..
- Le biografie in effetti un pò mancavano, forse c’era qualcosa..
Qualcosa c’era, per rimanere vicino a noi, in Friuli, mi ricordo anche i lavori di Davide Toffolo, dedicati in qualche modo a Carnera, lo stesso Pasolini, che furono poi i primi che io approcciai, poi guardandomi attorno di più vidi che ce n’erano anche altri e anche fuori dell’Italia. E fin da subito pensammo che per Peppino Impastato, per Ilaria Alpi, per Adriano Olivetti per esempio, più che un fatto in sè era interessante anche raccontare che tipo di vita avevano vissuto o purtroppo che tipo di morte avevano dovuto incontrare. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono altri due esempi.
- Secondo te continuerà ancora a esserci la carta, o si andrà sempre di più verso il digitale? Mi sembra che voi come BeccoGiallo non pubblicate molto in digitale..
No, abbiamo fino ad oggi fatto solamente dei piccoli esperimenti, da un lato perché le energie economiche, tecniche, di tempo, non ci hanno consentito fin qui di sperimentare veramente seriamente questo settore. Abbiamo cercato invece di fare il minimo probabilmente, cioè di provare a trasportare di fatto alcuni dei nostri albi a fumetti stampati su carta in pdf, e quindi renderli disponibili a bassissimo costo o addirittura spesso gratuitamente in alcuni device..
- Io preferisco avere ancora la copia cartacea!
Quindi i miei dati sono un pò così, parziali. La mia impressione è che il tipo di prodotto che facciamo, e credo anche molti dei nostri colleghi, faccia un pò di fatica in più chiaramente rispetto ad un saggio accademico, rispetto ad un insieme di dispense o a un manuale d’istruzioni per l’uso di qualcosa. Credo che ci sia ancora il piacere di avere un tipo di carta particolare, delle illustrazioni più o meno belle che uno vuol conservare, hanno una loro serialità. Spesso gli inchiostri poi dei fumetti e dei libri illustrati hanno, può sembrare una battuta ma non lo è, un profumo caratteristico..quindi la vedo abbastanza positiva come cosa per noi. Magari per chi fa webcomics, cioè un tipo di fumetto più corto, di più agile probabilmente lettura, perché ha meno segni da interpretare contemporaneamente, e che nasce da autori che non dico siano nativi digitali ma quasi, e che sono anche spesso disegnati digitalmente, ecco forse allora lì il supporto digitale nei webcomics ha un senso.
- Vedo che tanti ora fanno il passaggio dal web al libro, ad esempio voi pubblicate Sarah Andersen..
Esattamente. Questo è un esempio, Sarah Andersen: i 2 libri che abbiamo pubblicato entrambi nascono prima online e poi..
- Com’è nata l’idea di pubblicarla in Italia?
Eravamo incuriositi che diverse persone, in contesti anche molto diversi fra di loro, normalmente anche lontani dai classici giri frequentati da BeccoGiallo, scuole, fiere, quant’altro, invece seguivano dall’Italia una pagina Facebook dedicata a raccogliere e tradurre in italiano le strisce di Sarah. La cosa ci colpì molto, i numeri erano molto alti, ma sopratutto il modo in cui queste persone seguivano dall’Italia, quindi da lontano, una disegnatrice di New York, ci colpì molto, e allora provammo a indagare se ci fosse possibile pensare di portare su carta il lavoro che stava facendo.
- Penso che la cosa un pò più difficile si stata l’adattamento delle strisce, tenere il suo umorismo anche in italiano..
Si, non è un lavoro per niente semplice. Può sembrarlo perché magari sono battute molto brevi, con poco testo, eccetera, però invece essendo che un autore come lei giustamente centellina ogni singola parola, ogni singola pausa, ogni singola espressione, non è sempre semplicissimo!
- Concludiamo con le vostre novità e ultime uscite?
Partirei con quelle che presentiamo anche qui al Be Comics, recentissime uscite sono sicuramente: uno dei due libri di Sarah Andersen, il secondo mi auguro di una lunga serie, il libro dedicato a Jane Austen, a proposito delle biografie di cui parlavamo prima, e quindi citerei anche Andy Warhol, visto che il disegnatore è pure padovano, Officina Infernale,poi il volume che si chiama Chinamen, è uscito da pochissimi giorni ma sta già facendo parlare molto di se perché, non so se avevi visto “Primavere e autunni” il nostro libro dedicato in qualche modo alle origini della comunità cinese che oggi conosciamo come ChinaTown di Milano, questo ne è la sua naturale prosecuzione, solo che si amplia perché ci racconta almeno di 5-6 personaggi importanti che poi hanno fatto la storia della comunità cinese italiana. Direi che queste sono le principali novità del momento.
- Dovrebbe uscire anche “Il mio secondo Dizionario delle serie TV” ?
Non ti ho detto ovviamente di quelli che stanno per uscire, è proprio imminente, lo stiamo lavorando in questi giorni e fra poco sarà in tipografia e uscirà il mese prossimo (Il secondo dizionario delle serie tv nel frattempo è uscito ndr)
Ciao Guido e grazie ancora per l'intervista!
Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie !
- Ciao Guido e grazie per l'intervista, come nasce BeccoGiallo?
In realtà la risposta è semplice, perché nasce forse paradossalmente fuori dal mondo del fumetto tradizionale, perché io e Federico Zaghis, che con me ha fondato più di 10 anni fa la casa editrice, non venivamo dal mondo del fumetto. Nel senso che non siamo degli sceneggiatori di fumetti, non siamo dei disegnatori di fumetti, non avevamo ne altre case editrici piuttosto che fumetterie, eravamo dei semplici lettori di fumetti come ce ne sono tanti.
Questo lo diciamo perché in realtà poi la particolarità della nostra produzione, cioè in sintesi prendere il linguaggio del fumetto e cercare attraverso questo linguaggio di raccontare dei fatti di cronaca, degli eventi realmente accaduti, dei piccoli frammenti d’Italia che hanno ha che fare per l’appunto con la memoria collettiva italiana, era un’idea probabilmente che poteva nascere forse solo al di fuori del classico mondo autoriale, da edicola o supereroistico, almeno 10-11 anni fa quando siamo partiti era una cosa molto strana e molto particolare. Ho l’impressione che potesse venire in mente proprio a persone che guardavano a quel mondo con interesse ma da fuori, e quindi l’idea è stata semplicemente quella di dire: “Bene, proviamo a raccontare dei fatti che noi stanno a cuore.”. Te ne cito alcuni, ma poi i libri tu li conosci meglio di noi, Piazza Fontana, strage di Bologna, Porto Marghera, per rimanere qui vicini a noi, e poi dire : “Ha senso raccontarli anche attraverso il linguaggio del fumetto? Se è stato fatto attraverso il teatro, attraverso la saggistica scritta, se addirittura hanno fatto delle canzoni piuttosto che dei film, può avere senso raccontare quella stessa storia (che poi non sarà mai la stessa per evidenti ragioni) anche con i fumetti?” E da quella domanda siamo partiti e abbiamo cominciato a produrre i nostri primi libri!
- Quindi giornalismo a fumetti!
In pratica giornalismo a fumetti, ma quando siamo partiti non è che abbiamo detto “Sai cos’è, domattina iniziamo a fare giornalismo a fumetti!”. Questa etichetta di graphic journalism o giornalismo a fumetti, eccetera eccetera è venuta un pò dopo..
- Infatti, mi ricordo 20 anni fa che i fumetti erano visti soprattutto come divertimento, con qualche autore che faceva qualche storia più impegnata, ma quello che fate voi, ad esempio i libri di Claudio (Calia ndr) che sono dei veri e propri saggi a fumetti, è una cosa abbastanza recente!
Direi di si, magari qualche esperimento qui e là di alcune case editrici, sopratutto straniere, anche 10-15 anni fa, cioè quando ci siamo affacciati a sto mondo, si intravedeva. Certo è che una casa editrice, come poi è stato per noi, che si mettesse a costruire la propria filosofia editoriale su questo, su quello che poi dopo qualche anno si sarebbe chiamato graphic journalism, beh questo sicuramente ancora non c’era. Perché proprio mettendo in fila fin dai primi numeri molti dei titoli che ti potrei elencare che vanno da nord a sud della penisola, come fatti, tematiche, dall’Ilva di Taranto fino alla ThyssenKrupp, piuttosto che da Piazza della Loggia fino a Portella della Ginestra, ecco sono tutti fatti realmente accaduti, e di solito sono fatti “scottanti”, difficili da raccontare, dolorosi, con delle implicazioni anche politiche. Ecco farlo attraverso i fumetti che di solito invece fanno o facevano pensare prima di tutto e soprattutto a intrattenimento puro, beh allora era una cosa che non era sicuramente tipica!
- E vi siete specializzati anche in biografie!
In realtà fin da subito, abbiamo deciso di aprire una collana dedicata anche alle biografie..
- Le biografie in effetti un pò mancavano, forse c’era qualcosa..
Qualcosa c’era, per rimanere vicino a noi, in Friuli, mi ricordo anche i lavori di Davide Toffolo, dedicati in qualche modo a Carnera, lo stesso Pasolini, che furono poi i primi che io approcciai, poi guardandomi attorno di più vidi che ce n’erano anche altri e anche fuori dell’Italia. E fin da subito pensammo che per Peppino Impastato, per Ilaria Alpi, per Adriano Olivetti per esempio, più che un fatto in sè era interessante anche raccontare che tipo di vita avevano vissuto o purtroppo che tipo di morte avevano dovuto incontrare. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono altri due esempi.
- Secondo te continuerà ancora a esserci la carta, o si andrà sempre di più verso il digitale? Mi sembra che voi come BeccoGiallo non pubblicate molto in digitale..
No, abbiamo fino ad oggi fatto solamente dei piccoli esperimenti, da un lato perché le energie economiche, tecniche, di tempo, non ci hanno consentito fin qui di sperimentare veramente seriamente questo settore. Abbiamo cercato invece di fare il minimo probabilmente, cioè di provare a trasportare di fatto alcuni dei nostri albi a fumetti stampati su carta in pdf, e quindi renderli disponibili a bassissimo costo o addirittura spesso gratuitamente in alcuni device..
- Io preferisco avere ancora la copia cartacea!
Quindi i miei dati sono un pò così, parziali. La mia impressione è che il tipo di prodotto che facciamo, e credo anche molti dei nostri colleghi, faccia un pò di fatica in più chiaramente rispetto ad un saggio accademico, rispetto ad un insieme di dispense o a un manuale d’istruzioni per l’uso di qualcosa. Credo che ci sia ancora il piacere di avere un tipo di carta particolare, delle illustrazioni più o meno belle che uno vuol conservare, hanno una loro serialità. Spesso gli inchiostri poi dei fumetti e dei libri illustrati hanno, può sembrare una battuta ma non lo è, un profumo caratteristico..quindi la vedo abbastanza positiva come cosa per noi. Magari per chi fa webcomics, cioè un tipo di fumetto più corto, di più agile probabilmente lettura, perché ha meno segni da interpretare contemporaneamente, e che nasce da autori che non dico siano nativi digitali ma quasi, e che sono anche spesso disegnati digitalmente, ecco forse allora lì il supporto digitale nei webcomics ha un senso.
- Vedo che tanti ora fanno il passaggio dal web al libro, ad esempio voi pubblicate Sarah Andersen..
Esattamente. Questo è un esempio, Sarah Andersen: i 2 libri che abbiamo pubblicato entrambi nascono prima online e poi..
- Com’è nata l’idea di pubblicarla in Italia?
Eravamo incuriositi che diverse persone, in contesti anche molto diversi fra di loro, normalmente anche lontani dai classici giri frequentati da BeccoGiallo, scuole, fiere, quant’altro, invece seguivano dall’Italia una pagina Facebook dedicata a raccogliere e tradurre in italiano le strisce di Sarah. La cosa ci colpì molto, i numeri erano molto alti, ma sopratutto il modo in cui queste persone seguivano dall’Italia, quindi da lontano, una disegnatrice di New York, ci colpì molto, e allora provammo a indagare se ci fosse possibile pensare di portare su carta il lavoro che stava facendo.
- Penso che la cosa un pò più difficile si stata l’adattamento delle strisce, tenere il suo umorismo anche in italiano..
Si, non è un lavoro per niente semplice. Può sembrarlo perché magari sono battute molto brevi, con poco testo, eccetera, però invece essendo che un autore come lei giustamente centellina ogni singola parola, ogni singola pausa, ogni singola espressione, non è sempre semplicissimo!
- Concludiamo con le vostre novità e ultime uscite?
Partirei con quelle che presentiamo anche qui al Be Comics, recentissime uscite sono sicuramente: uno dei due libri di Sarah Andersen, il secondo mi auguro di una lunga serie, il libro dedicato a Jane Austen, a proposito delle biografie di cui parlavamo prima, e quindi citerei anche Andy Warhol, visto che il disegnatore è pure padovano, Officina Infernale,poi il volume che si chiama Chinamen, è uscito da pochissimi giorni ma sta già facendo parlare molto di se perché, non so se avevi visto “Primavere e autunni” il nostro libro dedicato in qualche modo alle origini della comunità cinese che oggi conosciamo come ChinaTown di Milano, questo ne è la sua naturale prosecuzione, solo che si amplia perché ci racconta almeno di 5-6 personaggi importanti che poi hanno fatto la storia della comunità cinese italiana. Direi che queste sono le principali novità del momento.
- Dovrebbe uscire anche “Il mio secondo Dizionario delle serie TV” ?
Non ti ho detto ovviamente di quelli che stanno per uscire, è proprio imminente, lo stiamo lavorando in questi giorni e fra poco sarà in tipografia e uscirà il mese prossimo (Il secondo dizionario delle serie tv nel frattempo è uscito ndr)
Ciao Guido e grazie ancora per l'intervista!
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giovedì 20 aprile 2017
Dal mercatino di Piove di Sacco: Jake the Snake, Superman, Acclaim...
Il consueto resoconto con gli acquisti fatti ai mercatini, questa volta a quello di Piove di Sacco (PD), dove mancavo da un pò di mesi..
Questa volta ho preso:
- CD di Anggun - A rose in the wind (singolo) , compilation Alba vol.2 e Ultra dei mitici Depeche mode (lo ricordavo recente ma sono già passati 20 anni!)
- Action figure del wrestler Jake the Snake Roberts, che va ad aggiungersi alle altre che ho..
- Giochino handheld Narc della Acclaim, purtroppo malmesso (qualcuno si è sognato anche di scrivere nello schermo!)
- Maglietta con il logo di Superman, già rubatami da mia moglie :)
Poi per la modica cifra di 5 euro totali ho portato a casa tutti questi fumetti: la maggior parte sono Bonelli (Agenzia Alfa, Jonathan Steele, Mister No, Martin Mystere, Tex, Gregory Hunter, ecc.) poi anche 2 Cattivik e altro ancora!
Alcuni li ho già distribuiti ad amici e altri li ho già iniziato a leggere quindi in futuro aspettatevi altre recensioni "datate" su questo blog!
Questa volta ho preso:
- CD di Anggun - A rose in the wind (singolo) , compilation Alba vol.2 e Ultra dei mitici Depeche mode (lo ricordavo recente ma sono già passati 20 anni!)
- Action figure del wrestler Jake the Snake Roberts, che va ad aggiungersi alle altre che ho..
- Giochino handheld Narc della Acclaim, purtroppo malmesso (qualcuno si è sognato anche di scrivere nello schermo!)
- Maglietta con il logo di Superman, già rubatami da mia moglie :)
Poi per la modica cifra di 5 euro totali ho portato a casa tutti questi fumetti: la maggior parte sono Bonelli (Agenzia Alfa, Jonathan Steele, Mister No, Martin Mystere, Tex, Gregory Hunter, ecc.) poi anche 2 Cattivik e altro ancora!
Alcuni li ho già distribuiti ad amici e altri li ho già iniziato a leggere quindi in futuro aspettatevi altre recensioni "datate" su questo blog!
mercoledì 19 aprile 2017
La profezia dell'armadillo - Artist Edition - Zerocalcare
Questi giorni ho preso appena uscito la nuova versione del classico (e primo lavoro) di Zerocalcare, in questo caso si ripristinano i bianco e nero della versione originale (dopo i colori a 8 bit della prima edizione Bao) e ci sono inoltre 12 pagine d'introduzione come a voler fare un punto della situazione fino ad ora.
E' la mia terza Profezia che possiedo perché ho anche 2 copie della mitica e storica versione autoprodotta: una ordinata online quando Makkox fece conoscere questo nuovo fumettista emergente e una datomi di persona da Zerocalcare quando l'altra si era persa colpa della poste italiane (poi ovviamente è arrivata subito dopo!) ad un incontro in un centro sociale qui vicino quando ancora si era in pochi agli incontri con Zero!
Il volume mi colpisce oggi come mi colpì allora, è un bellissimo misto fra divertenti scene di vita vissuta e ricordi malonconici, come i grandi autori Zerocalcare è riuscito e riesce nello stesso libro a far ridere e a commuovere!
La profezia dell'armadillo Artist Edition - Zerocalcare - anno 2017
pagine 160 - 18 euro
Bao Publishing
E' la mia terza Profezia che possiedo perché ho anche 2 copie della mitica e storica versione autoprodotta: una ordinata online quando Makkox fece conoscere questo nuovo fumettista emergente e una datomi di persona da Zerocalcare quando l'altra si era persa colpa della poste italiane (poi ovviamente è arrivata subito dopo!) ad un incontro in un centro sociale qui vicino quando ancora si era in pochi agli incontri con Zero!
Il volume mi colpisce oggi come mi colpì allora, è un bellissimo misto fra divertenti scene di vita vissuta e ricordi malonconici, come i grandi autori Zerocalcare è riuscito e riesce nello stesso libro a far ridere e a commuovere!
La profezia dell'armadillo Artist Edition - Zerocalcare - anno 2017
pagine 160 - 18 euro
Bao Publishing
martedì 18 aprile 2017
Incontro con Bruno Bozzetto
Riporto un'ottima opportunità di conoscere un grande autore italiano!
Incontro con Bruno Bozzetto
Roma, mercoledì 19 aprile 2017
Roma, mercoledì 19 aprile 2017
Cinema KINO – Roma
(Via Perugia, 34)
Proiezione del documentario 'Bozzetto non troppo' e incontro con Bruno Bozzetto alla presenza del regista Marco Bonfanti, della produttrice Anna Godano e del fumettista Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ
Si tiene mercoledì 19 aprile presso il KINO di Roma (via Perugia, 34) una serata speciale dedicata a Bruno Bozzetto, che sarà presente nel cinema del Pigneto per un incontro pubblico. L'incontro, alle ore 21:00, a cui partecipano il regista Marco Bonfanti, la produttrice Anna Godanoe il fumettista Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, segue la proiezione, alle ore 19:30, del documentario “Bozzetto non troppo”, di Marco Bonfanti, presentato alla 73a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, distribuito da Istituto Luce Cinecittà e dedicato alla fantasia, magia, arte e carriera di Bruno Bozzetto, una delle figure più importanti dell’animazione italiana definito 'una leggenda', al pari di Walt Disney. Regista di lungometraggi di animazione quali Vip - Mio fratello Superuomo e West and Soda, sceneggiatore e inventore – tra gli altri – del personaggio del Signor Rossi, Bozzetto vanta una nomination al Premio Oscar nel 1991 nella sezione 'Miglior Cortometraggio d’Animazione' con lo short movie “Cavallette”. Un artista dotato della capacità di raccontare l’ironia e la complessità della vita con un'animazione ormai diventata iconica, a cui si ispirano animatori e registi quali John Lasseter (Pixar), Matt Groening (I Simpson) e Peter de Sève (L'era glaciale), che riadattano, nei propri universi, l'intensità espressiva e la potenza dinamica dei suoi eroi.
Una serata dedicata al cinema, al fumetto e all’importanza dell’animazione, quella di oggi e quella di un tempo. L'incontro pubblico, su prenotazione (info@ilkino.it), sarà una chiacchierata informale, libera e aperta per scoprire, insieme ai suoi protagonisti, genesi, estetica e aneddoti intorno al documentario co-prodotto da Sky Arte, sulla vita artistica e l'esperienza di Bruno Bozzetto. Confrontando aspetti artistici e curiosità sul fumetto e sul film di animazione grazie alla presenza di uno dei protagonisti più interessanti del momento: il disegnatore Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ. La giornata del 19 aprile fa parte di una tre-giorni del Kino dedicata a Bozzetto: martedì 18 aprile, infatti, alle 18:30 sarà proiettato il documentario 'Bozzetto non troppo', di Marco Bonfanti e alle ore 21.30 il lungometraggio di animazione del 1965, 'West and Soda'. Giovedì 20 aprile la rassegna continua alle ore 19:30 con la proiezione dei cortometraggi firmati dal regista milanese e alle 21:30 il suo 'Allegro non troppo', lungometraggio a tecnica mista del 1976.
Per informazioni
Per informazioni
KINO
Via Perugia, 34 - Roma
Via Perugia, 34 - Roma
tel. 06 96525810
Ingresso 5.00 euro inclusa consumazione + tessera ARCI
Prenotazioni: info@ilkino.it www.ilkino.it
Ingresso 5.00 euro inclusa consumazione + tessera ARCI
Prenotazioni: info@ilkino.it www.ilkino.it
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