Nel frattempo è uscito quello di febbraio-marzo, che spero mi arrivi presto. Però non avevo ancora letto questo numero 448. Si inizia con una storia di atmosfera natalizia, e non poteva essere altrimenti. "Orgoglio natalizio" è scritta da Piero Lusso con i disegni di Giacomo Michelon. Mosè viene sfidato dai vicini della fattoria, i McKenna, su chi vincerà il concorso di luminarie della contea. Il cane e gli altri si daranno un gran da fare, esagerando forse un pochino...
Pirotecnica e lunghissima "Fumettopatica", sempre del duo Lusso-Michelon. Una storia da leggersi ribaltando la rivista, e c'è un motivo. Enrico la talpa è un avido collezionista di fumetti, che tiene in una stanzetta sempre ben chiusa. Ma sua moglie Cesira, aerandola, causa l'evasione di anni di nona arte, così la fattoria viene invasa da una moltitudine di personaggi fumettistici! Abbiamo così una sarabanda di camei, dai Puffi a Zagor, da Snoopy a Miele di Milo Manara! La situazione verrà risolta sfruttando un inventore che noi lettori di Topolino conosciamo bene.
Come sempre su Lupo Alberto trovano spazio le storie alternative di "tutto un altro lupo", a cura di Lorenzo La Neve. Questa volta però il protagonita è l'altra creatura di Silver, Cattivik. Ne "Io sono La Talpa", scritta da Nalsco e La Neve con i disegni di Nalsco, il criminale incontra Enrico La Talpa, appunto, che si trova in città per svago. Cattivik viene poi accusato di un furto di un enorme gioiello, che non ha commesso.
"Lo scarrafone", scritta da Ale666 con La Neve e disegnata da Ale666, si ispira ovviamente a "La mosca" di Cronenberg. Solo che Cattivik a causa del teletrasporto si fonde con uno scarafaggio. Anzi lo scarafaggio prende il suo posto e inizia a lavorare onestamente, mentre lui si ritrova di dimensioni minuscole. Assurda e paradossale. Completano la rivista le strisce di Kika di Cavezzali e Camerini e le consuete rubriche fra cui un'intervista a Lola Airaghi!
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