Seguo da anni Stefano Disegni, un autore che ho sempre apprezzato per i suoi lavori satirici e pure per gli altri suoi fumetti, esempio le irriverenti recensioni cinematografiche. Non conoscevo però il suo lato animalista, rappresentato da questo volume uscito per BeccoGiallo, che gode fra l'altro della prefazione di Luciano Ligabue, un altro che ha a cuore l'ambiente. Come si può intuire dal titolo e dalla copertina, in questo volume avviene un clamoroso ribaltamento dei ruoli. Infatti, nelle varie storie di cui è composto, troviamo gli esseri umani nei panni delle bestie e gli animali nei panni dei loro carnefici. Si inizia con dei cervi cacciatori di uomini che utilizzano pure "uomini da caccia" per la loro attività, e si finisce con dodi "esploratori" che causano l'estinzione della popolazione umana di un'isola. In mezzo altri capitoli molto toccanti, come quello su Bimbo, un giovane cucciolo d'uomo che viene regalato a un giovane agnello. O quello su due fratelli che vengono cresciuti come "uomini da combattimento", e alla fine costretti a un'ultima sfida sanguinaria fra di loro. Certamente questo libro non lascia indifferenti, anzi la lettura può risultare a tratti disturbante. E le poche risate sono amare, perché tutto quello che viene descritto dal bravo Stefano Disegni è assolutamente vero.
Al posto loro: Nelle loro pelli, penne, pinne - Stefano Disegni
pagine 200 - euro 21
BeccoGiallo Editore
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