REGIA: F = 7.5 MV = 8 MEDIA = 7.75
STORIA: F = 8 MV = 8 MEDIA = 8
ATTORI: F = 7.5 MV = 9 MEDIA = 8.25
COLONNA SONORA: F = 8 MV = 9 MEDIA = 8.5
TOTALE = 8.12
FP: Finalmente abbiamo completato anche noi la visione di questa serie ideata dal buon Sydney Sibilia, che dopo L'incredibile storia dell'isola delle rose e Mixed by Erry torna su un'altra storia italiana di gente comunque che riesce a fare qualcosa di straordinario. E' la storia ovviamente degli 883, Max Pezzali e Mauro Repetto. A partire dai primi anni, di come da ragazzini arrivarono alla musica. Poi i primi tentativi di sfondare, con il gruppo rap "I Pop", l'arrivo di Claudio Cecchetto e Pier Paolo Peroni che daranno una sferzata al talento dei ragazzi. E poi il successo del primo album, Hanno ucciso l'uomo ragno. In tutto questo è rilevante l'importanza di Mauro Repetto, che non era solo il "biondino degli 883 che balla" ma era coautore delle canzoni e motivatore del più timido Pezzali. Bravissimi i ragazzi chiamati a interpretare questi due personaggi. Per il resto, pur con qualche parte romanzata, ci si emoziona rivivendo quei formidabili anni. Il finale poi si presta poi a un'ulteriore stagione, perché c'è ancora molto da raccontare...
MV: Non sono una fans degli 883. Ho ascoltato le loro canzoni, naturalmente, alcune mi sono piaciute tanto e ancora oggi se mi parte un "Grazie mille" alla radio in macchina la canto a squarciagola ma non ho mai acquistato un loro CD ne mai visto un concerto. Ho iniziato la visione di questa serie, quindi, con tiepido entusiasmo e non particolare curiosità, e invece.. Anzitutto ho scoperto che senza Mauro Repetto è altamente probabile che gli 883 non avrebbero mai visto la luce. Che il biondino che non cantava in realtà aveva un ruolo importantissimo e soprattutto è un personaggio simpaticissimo, pieno di entusiasmo. I protagonisti sono BRAVISSIMI, davvero, interpretano il loro ruolo alla perfezione senza fare il salto dello squalo e diventare macchiette, si fermano un attimo prima. Grandi, davvero. Ora, se mi vedete passare in macchina urlando a squarciagola "Non me la menare", sappiate che lo faccio con ritrovata consapevolezza..
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