Questo volume di Keison rappresenta certamente una delle sue opere più introspettive. Infatti nelle pagine si mette letteralmente a nudo, parlando delle proprie ansie e pure dei propri acciacchi, quasi come fosse un'autoanalisi In questi anni c'è stata una grossa novità nella sua vita, l'arrivo di un figlio. Ed ora l'autore è diviso fra i suoi obblighi di padre e il suo lavoro da fumettista. Che forse sta diventando troppo stressante, perso fra scadenze e tavole da completare, causandogli anche dei dolori fisici dovute alle posture errate. Giacomo si rappresenta inoltre con in testa un casco raffigurante il suo personaggio più famoso, Panda, come se fosse una "riunione" fra autore e la sua creatura, ma anche una protezione dal mondo esterno. Il racconto è suddiviso in dodici capitoli, dodici mesi di un ipotetico anno della sua vita, intervallati dalle classiche storie di "A Panda piace...". Come detto, ci sono molte riflessioni, in cui il fumettista si rivolge direttamente a noi, e magari molti potranno riconoscersi se è passato per le medesime situazioni. Ma non mancano assolutamente i momenti divertenti, anche se spesso la risata è amara. "Sono una testa di panda" risulta essere così un'opera molto interessante e originale. Poco da aggiungere poi per quanto riguarda i disegni, se non che Keison è ancora una volta bravissimo.
pagine 200 - euro 22
Bao Publishing
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