STORIA: F = 7 MV = 7 MEDIA = 7
ATTORI: F = 7.5 MV = 7 MEDIA = 7.25
COLONNA SONORA: F = 7 MV = 6 MEDIA = 6.5
COSTUMI: F = 7 MV = 8 MEDIA = 7.5
TOTALE = 7.2
FP: La quattordicenne Priscilla Beaulieu si trova in Germania perché suo padre è un ufficiale di una base militare americana. Viene invitata a una festa a casa del grande Elvis Presley, che si trova anche lui in terra tedesca per il servizio di leva. I due si conoscono, lei già infatuata del divo mentre lui si innamora di quella piccola ragazza. Inizierà così un rapporto, prima platonico ma che poi sfocerà in un matrimonio passato alla storia. Il tutto è raccontato con gli occhi della stessa Priscilla, visto che la sceneggiatura, scritta dalla Coppola, si basa su un libro della stessa vedova di Presley. La gran parte del film è occupata dalla "prigione dorata" della ragazza a Graceland, in perenne attesa del "Re". E qualche critico serio potrebbe azzardare un paragone fra Maria Antonietta, altro personaggio femminile raccontato dalla regista, e appunto Priscilla: due "spose bambine", Graceland come Versailles, un re circondato da una corte... Per il resto, c'è poco spazio per le canzoni e il colonnello Parker non appare affatto, forse per distinguersi dall'Elvis di Luhrmann. C'è spazio appunto per la solitudine e l'amarezza della protagonista, che si ritrova sposata con una star molto problematica. Il film non ha molti guizzi, anzi è girato in maniera molto classica, con tante scenette autoconclusive. Ma risulta comunque interessante, e Cailee Spaney è molto brava.
MV: Non sono una fan di Elvis e conosco molto poco anche del suo vissuto personale. Del suo matrimonio con Priscilla sapevo solo che lei fosse molto molto giovane. Naturalmente è una pellicola basata sul racconto che Priscilla stessa ha fatto della sua storia d’amore e va preso con tutte le pinze del caso, è un punto di vista univoco e incontestabile. Al netto però del limite della veridicità il film come pellicola in sé mi è piaciuto molto, l’atmosfera, i costumi la scenografia mi sono sembrati accurati, perfino la luce, soffusa e cupa in Europa, scintillante in America. Da vedere.
Nessun commento:
Posta un commento