La sceneggiatura di questo manga (manga molto particolare però), ispirata ad una leggenda tibetana, doveva servire a Miyazaki per un film animato, ma poi visto le difficoltà incontrate nella sua realizzazione il maestro optò per la forma cartacea. Venne edito in Giappone nel 1983, ed era rimasto inedito da noi: un plauso quindi a Bao che finalmente l'ha portato in Italia. Siamo in un'epoca che non viene rivelata, potrebbe essere il passato come un futuro post-atomico, comunque le uniche cose tecnologiche sono pistole e fucili, per il resto è una sorta di medioevo magico. Il protagonista è proprio Shuna, un principe di un regno inaridito e con poche risorse. Al villaggio un giorno arriva un vecchio morente che porta con sé dei semi di una pianta che produrrebbe spighe dorate che significherebbe la salvezza per quel popolo. Allora Shuna si spinge dove non avrebbe mai pensato alla ricerca di questi miracolosi semi, passando per le terre disperate degli schiavisti e arrivando alle incredibili terre degli dei dell'ovest... A proposito dei mercanti di schiavi, Shuna riuscirà pure a salvare una tosta ragazza, Thea, e la sua sorellina. Ho scritto che è un manga molto particolare perché i "balloon" sono quasi del tutto assenti, il tutto è affidato alla forza dei disegni realizzati con l'acquarello dal maestro e alle didascalie. E i disegni neanche a dirlo sono semplicemente magnifici. Troviamo comunque diversi elementi che saranno presenti nelle opere successive di Miyazaki, uno fra tutti la lotta fra mondo rurale e "capitalismo", chiamiamolo così. Un'opera molto interessante, oltre che ovviamente affascinante.
pagine 152 - euro 22
Bao Publishing
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