Avevo già parlato di Senape, vero nome Jacopo Spampanato, per la sua precedente opera "Esopo Buffo", in cui rivisitava a suo modo storiche favole. Per questo suo Fumetto Buffo, uscito per Feltrinelli, Senape allarga in qualche maniera i suoi orizzonti. Ci sono ancora le favole, cioè brevi storie con morale finale, ma ci sono anche storie in cui quello che prevale è semplicemente un irresistibile umorismo non-sense. Siamo dalle parti di Sio (che fra l'altro consiglia il volume in quarta di copertina) e di Daw. Tutti nipoti, con lo stesso Senape, di quella pietra miliare dell'Omino Bufo del compianto Alfredo Castelli. Forse anche l'aggettivo "buffo" che l'autore usa per le sue opere deriva da quell'illustre progenitore. Comunque, le storie o strisce che dir si voglia realizzate dall'autore spaziano fra gli argomenti più vari, con finali che scherzano su giochi di parole o che sono spiazzanti e/o paradossali. C'è spazio anche per il suo baffuto alter ego fumettistico, che indossa sempre un ridicolo costume e che cerca disperatamente di far leggere il suo fumetto ai suoi amici con esiti disastrosi, per uno dei divertenti tormentoni che si susseguono fra le varie pagine. Un libro che mette sicuramente di buon umore, e di questi tempi non è poco!
pagine 176 - euro 16
Feltrinelli Comics
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