Stasera parliamo velocemente del Vernacoliere di questo mese!
Abbiamo la consueta infornata di vignette e articoli satirici (e non), ispirati in gran parte al Natale e alla situazione in Palestina, ma non solo. Carrellata di vignette per le "Vacche magre" di Francesco Natali..
..e per il "Caciucco" diAndrea Camerini, che nella pagina successiva ci parla pure specificamente del "Governo dei fatti"
Un paio di consuete prime pagine fasulle, la prima quella di Famiglia Padana, a cura di Ettore Ferrini
..e quella di "Cazzi vostri", rivista (per cinici e egoisti) fondata e diretta dall'Onorevole Piercarogna De Merdis!
Come nascono le idee del Governo? E' la domanda a cui cercano di rispondere Tommy e Claudio. La risposta è: dando retta al rozzo titolare della "Trattoria da Minchione"!
Ma nella rivista sono presenti anche una manciata di vignette di Domenico Martino, l'autore di "Marci su Roma", da me molto apprezzato
Il Troio di Andrea Camerini in "Centodieci" viene intervistato da una procace universitaria. E' l'occasione per un ripasso della sua storia fra cui l'origine del nome e della sua passione per il sesso femminile.
Gesù Due di Max Greggio e Andrea Rovati, dopo aver festeggiato il compleanno con bagordi vari, viene visitato dallo spirito del Natale passato, rivivendo la sua prima vita di 2000 anni fa. Ma il problema viene con quello del Natale presente, perché si ritrova in mezzo fra terroristi di Hamas e soldati israeliani! Tremendamente attuale.
Altre vignette miste per la Lemmi Paranza di Giuliano Lemmi..
E si finisce come sempre con la satira dei lettori, fra cui c'è ancora "Il mondo dei sogni secondo..." di Tommaso Ferretti & Filippo Pieri!
Essendo scritto in vernacolo, interessa soprattutto ai Toscani ma è comunque godibile da tutti. Ricordo che ne gli anni d'oro vendeva oltre 50.000 copie mentre oggi ne vende un decimo, Cardinali fece anche un appello perchè era a rischio chiusura.
RispondiEliminaTi dirò, io da veneto ho capito tutto lo stesso :) Specialmente per le vignette o i fumetti, non serve conoscere il vernacolo
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