Di parodie di Dylan Dog ne esistono a bizzeffe, ma che dire di una parodia in cui il personaggio di Dylan si fonde col "cumenda" interpretato da Guido Nicheli, cioè il mitico Dogui? Ecco così nascere questo Dylan Dogui. Se l'abbigliamento richiama certamente quello dylaniano, è il resto che proviene dall'universo del Dogui, iniziando da tutte le sue frasi celebri. Tutte le quattro storie contenute sono infarcite poi di citazioni, situazioni, personaggi dei film cult degli anni '70-'80, iniziando dal suo assistente che qui non è ovviamente Groucho ma un certo Jimmy, un vero "fenomeno"... Si inizia con L'aperitivo dei morti viventi, con qualcuno che sta avvelenando le pietanze che vengono servite assieme agli aperitivi. Poi si passa al "Viaggio ai confini del gender", con Dogui che deve viaggiare addirittura nel tempo per modificare la pellicola trash "W la foca" e renderla politicamente corretta. A ciò segue "Il ritorno del Cavaliere Oscuro", che qui però è un certo famosissimo Silvio, a cui sembra siano legate alcune stranissime morti. Abbiamo così un team-up Dylan Dogui con addirittura Batman! Si finisce con 20.000 leghe sotto i dati, e questa volta il cliente è addirittura Mark Zuckerberg, che invia Dogui nel metaverso infestato da fantasmi. Ho cercato di riassumere le folli trame ideate dagli autori, ma non è stato affatto facile, talmente tante sono le trovate. C'è da dire che, neanche a dirlo, si ride molto. A proposito degli autori, dietro il fumetto c'è un vero e proprio team creativo: le sceneggiature sono di Scampolo d'Assenza, Kurtiell, Girobili e GasProd, e i disegni sono dello Girobili, che ha un divertente stile grafico. Vi lascio come sempre con il profilo di Kolon Comics (o Kalifano Edizioni, che dir si voglia):
E vi ricordo che anche Dylan Dogui era candidato al BICA del Belgioioso Comics!
Nessun commento:
Posta un commento