Quando ho letto che la prefazione di questo volume era stata scritta da Luca Dotti, "figlio di Audrey Hepburn", all'inizio ho pensato a un refuso. Tanto per farvi capire la mia ignoranza sulla vita di questa splendida attrice, ignoravo che avesse avuto un marito italiano. In effetti conoscevo l'attrice per il famoso Colazione da Tiffany e altri film diventati cult, ma non sapevo quasi niente del resto. Così è caduto a fagiolo questo fumetto scritto da Michele Botton, alla sua terza sceneggiatura per la casa editrice padovana dopo Abe Sada e Bukowski. Il racconto inizia dall'infanzia di Audrey, dai primi lavoretti alla passione per la danza. Poi l'inizio della sua carriera di attrice, avvenuto quasi casualmente. Abbiamo ovviamente i successi, i fallimenti, i grandi amori della sua vita: Mel Ferrer, Andrea Dotti, Robert Wolders. Come sempre Michele ha fatto un lavoro eccellente nel documentarsi su diversi libri e altre opere, e trarne un'avvincente trama in cui è presente comunque l'essenziale per comprendere questa diva. Sono presenti anche momenti drammatici, come gli anni della Seconda Guerra Mondiale o la perdita di un bambino e la successiva depressione, ma sempre comunque ben raccontati. Fra l'altro lo stesso Luca Dotti si è occupato di supervisionare l'intera operazione, e chi meglio di lui per farlo? Ottimo anche il lavoro della disegnatrice Dorilys Giacchetto, che evita l'effetto "Julia Kendall" nel rappresentare Audrey ma piuttosto ne dà una sua personale e irresistibile versione, una bellissima e tenera ragazza dagli occhi grandi. Come scrive Dotti nella prefazione, ognuno di noi ha la sua personale "Audrey Hepburn": chi la associa a Vacanze Romane, chi (come me) a Colazione da Tiffany, c'è chi la conosce per il suo impegno sociale negli anni del ritiro dalle scene. Questa opera vi fornirà la visione a trecentosessanta gradi di una vera e propria icona.
pagine 176 - euro 19
BeccoGiallo
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