Quando ho visto quest'opera fra i finalisti del Premio Micheluzzi al Comicon sono rimasto subito incuriosito: ma come, il grande Toulouse-Lautrec autore di un fumetto? In pratica l'autrice Cristina "Ki" Casini, che è anche regista e si vede, ha compiuto un'operazione originale, oltre che molto coraggiosa. Ha preso dipinti, illustrazioni, disegni, schizzi del pittore francese e da questi ne ha tratto una trama, modificando dove serviva, ma sempre con rispetto del lavoro del maestro. Ne scaturisce così la storia dell'amore disperato di Pier e Nanà, che si conoscono al circo di Marsiglia, lei già una star e lui misero clown. Finché non decidono di fuggire assieme e cercare fortuna a Parigi. Il ragazzo sogna di diventare un fantino e la ragazza una cantante. Ma i loro sogni dovranno scontrarsi con il destino avverso. Ogni capitolo è raccontato alternativamente da Pier e Nanà. Ho sempre pensato che l'arte di Toulose-Lautrec fosse parecchio avanti per il suo tempo, e qui se ne ha una piena dimostrazione. Perché se uno non conoscesse l'idea dietro al volume potrebbe pensare che i disegni siano stati realizzati da un nuovo talento del fumetto. Ki è riuscita a compiere veramente un'impresa eccezionale, e ha inoltre generato un'opera suggestiva e emozionante, che ti riporta indietro ai tempi della Belle Epoquè.
pagine 88 - euro 15
Barta
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