No sleep till Shengal - Zerocalcare

 

Stasera parliamo dell'ultima fatica di Zerocalcare: No sleep till Shengal! 

Titolo fra l'altro mutuato da No sleep till Brooklyn dei Beastie Boys, e ancora di più dai Stiff Little Fingers, autore di una cover punk della canzone. Zerocalcare viene coinvolto, dopo il bellissimo Kobane Calling, in un nuovo reportage a fumetti dal medio oriente. Solo che stavolta non parla del Rojava dei curdi ma della città di Shengal, dove vivono gli ezidi. Che sono una comunità abbastanza chiusa che pratica una religione pre-islamica, e per questo nel corso dei secoli sono stati vittime di eccidi e persecuzioni. Non ultimo un vero e proprio genocidio perpetrato dall'Isis nel 2014, dal quale furono salvati dal PKK. Per questo gli ezidi decisero di rimanere autonomi dall'Irak (che aveva girato loro le spalle) e di abbracciare il confederalismo democratico già applicato nel Rojava. E proprio per questo ora sono malvisti sia dall'Irak che dalla Turchia, che hanno paura che un tale esempio possa espandersi. Ecco in soldoni il fulcro del libro, che è ancora una volta un valido lavoro di graphic journalism,  utilissimo per conoscere situazioni bellamente ignorate da noi europei. Non mancano comunque le solite divertenti battute dell'autore. Ma c'è anche tutto il racconto del viaggio per arrivare a Shengal, una vera odissea fra decine di posti di blocco, militari, perfino spie... Ma il racconto viene interrotto ogni tanto da alcuni flashback in cui vengono ripercorsi quegli attimi terribili del 2014, che vengono raffigurati con tensione e crudezza dall'autore. Ecco, questi momenti lasciano veramente il segno. Una nota di merito anche per Alberto Madrigal e i suoi toni di grigio, che rendono i disegni di Zerocalcare ancora più suggestivi.

No sleep till Shengal - Zerocalcare

pagine 208 - euro 23

Bao Publishing