Ho sempre ritenuto Daw uno dei migliori fumettisti umoristici che abbiamo in Italia. Fra l'altro è uno di quelli che mi fa esplodere dal ridere, alla pari di pochi altri, fra cui conto ovviamente il "venerabile" Leo Ortolani, autore fra l'altro della centratissima citazione nella fascetta di questo volume. Purtroppo Daw dopo la fine della sua mitica serie A come ignoranza ha centellinato le sue produzioni, anche se è presente in edicola con le pubblicazioni di Shockdom Evviva e Shonen Ciao. Ben venga quindi questo libro uscito per Feltrinelli un pò a sorpresa. Il pretesto narrativo scatenante, che si può intuire anche dal titolo, è che l'autore è stato rapito dagli alieni, perché vogliono scannerizzare la mente di un "raccontatore di storie" per conoscere meglio noi terresti. Daw decide così di parlare di sé stesso, di alcune "storie di vita vissuta", ovviamente esagerando e deformando la realtà alla sua maniera. C'è spazio comunque anche per alcune riflessioni, ma soprattutto c'è molto spazio per grosse risate. Si inizia con un assurdo viaggio in montagna con uno dei primi modelli di navigatore. Poi si passa a un capitolo, forse quello più divertente, su cosa voleva dire scoprire il sesso negli anni '80, con riviste, filmetti porno e pubblicità di telefoni erotici. Poi il rapporto di Daw con il suo essere logorroico, e di questo posso esserne testimone anch'io, visto che una volta ho chiacchierato con lui per un'ora! Poi il racconto di una cena a Lucca Comics con altri fumettisti (presente anche Ortolani), in cui l'autore rimugina su cosa vuole fare realmente nei suoi fumetti. Infine Daw racconta di quando frequentava l'accademia d'arte, con un professore veramente assurdo. Tutti frammenti della sua vita e dei suoi pensieri che vanno a comporre un mosaico fumettistico veramente esilarante (ho già detto che si ride?) disegnato nel suo consueto stile irresistibile.
pagine 144 - euro 18
Feltrinelli Comics
Interessante.
RispondiEliminaInteressante e molto utile per noi alieni.
Penso
Ahah già, esattamente!
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