Nell'interessante postfazione, l'autore Giacomo Taddeo Traini spiega come mai abbia scelto come soggetto la vita di Fred Buscaglione. In definita la risposta è semplice: proprio perché era Fred, cioè un mito che riuscì a passare alla storia con pochi anni di attività, interrotti poi tragicamente. Un genio che sapeva spaziare dai brani scanzonati alle ballate più romantiche, tanto è vero che dopo 60 anni dalla scomparsa siamo ancora qui a parlarne. Il graphic novel ricostruisce in maniera avvincente l'epopea di Ferdinando Buscaglione (vero nome), dalla sua gioventù in cui comunque maturava già la sua passione per la musica, poi la dannata guerra mondiale, l'incontro con il fido Leo Chiosso, coautore di molti suoi successi, l'altro incontro fondamentale con Gino Latilla che gli diede una grossa mano. Poi l'apice, con dischi su dischi incisi e perfino film da lui interpretati. Su tutto musica, musica e ancora musica. E ovviamente il disperato amore per sua moglie Fatima. Fred Buscaglione appare anche come una figura tormentata, in perenne bilico fra la figura del "duro" che aveva inventato e che interpretava per i riflettori e ciò che voleva veramente essere. Per enfatizzare questo contrasto l'autore ha ideato un geniale escamotage, che ovviamente non voglio anticipare. Comunque, il buon Giacomo dimostra di amare veramente il personaggio, si vede infatti tutta la ricerca e la cura che c'è stata dietro alla realizzazione del volume, dalla caratterizzazione dei personaggi alla cura dei dettagli. Per dire, dopo averlo letto sono rimasto contagiato anch'io e sono andato a risentirmi qualche pezzo del mitico Fred, e a rivedermi qualche suo vecchio video online :)
pagine 194 - euro 18
BeccoGiallo Editore
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