Stasera parliamo velocemente della nuova storia di Zerocalcare, che è stata inserita nell'Essenziale uscito sabato scorso (forse lo trovate ancora in edicola).
Bisogna ammettere che nei suoi articoli di puro "graphic journalism" Zerocalcare sceglie spesso temi divisivi, di cui comunque fa bene a trattare perché li porta all'attenzione di un pubblico certamente vasto. E' il caso anche di questo Strati, che tratta la triste fine del giovane Ugo Russo. L'autore lo definisce "Un lavoro collettivo fatto chiacchierando e confrontandoci con la famiglia di Ugo, con il comitato Verità e Giustizia per Ugo Russo e con tutti e tutte quelle che hanno contribuito ad annodare questi fili". Ugo a 15 anni ha avuto la malsana idea di rapinare un poliziotto (in quel momento fuori servizio) con una pistola giocattolo, ed è morto a causa di tre colpi di pistola andati a segno, di cui uno in testa. Gli "strati" sono quelli di cui è fatta questa storia, perché si fa presto a dire "se l'è cercata, se non tentava una rapina non gli sarebbe successo niente", quando invece bisognerebbe sentire tutte le campane. Questa storia infatti è molto complessa, e non si può solo generalizzare fra "buoni" e "cattivi", anche se qui nessuno è un santo, ricordo ad esempio il raid "punitivo" dei parenti al pronto soccorso subito dopo la tragedia. Mentre rimangono ancora diversi punti oscuri nella vicenda, uno fra tutti il colpo mortale ricevuto da Ugo. Lo stesso murales che amici e parenti di Ugo Russo hanno dedicato al ragazzo è stato visto da molti come un omaggio alla Camorra (e forse qualche camorrista l'ha visto veramente così) quando era solo una richiesta di verità e giustizia. Zerocalcare, quando ha annunciato questo fumetto, ha predetto che avrebbe generato discussioni e malumori, perfino delusione da parte di alcuni suoi fan. Ma chi lo conosce dalla prima ora non rimarrà certamente deluso dalla sua coscienza critica.
Come ti ho già detto ieri sera, Zerocalcare ha trattato un argomento molto difficile perché Napoli è difficile. Il bene e il male che vedi a Napoli non sono simili a quelli che trovi in altre città complicate d'Italia. A peggiorare il tutto ci si mettono anche la morale sbagliata di alcune persone e il fatto che in effetti qualcosa non quadra nelle indagini.
RispondiEliminaUna storia decisamente complessa, avrebbe meritato ben più di 24 pagine secondo me
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