Una vera scarica di violenza. Così è il seguito di Lo squalo perduto, uscito ormai due anni fa. Ritroviamo ovviamente il protagonista Orco, alter-ego fumettistico dell'autore, alle prese questa volta con una sanguinaria banda criminale che prende di mira il suo quartiere. Quando ad andarci di mezzo sarà un amico, inizierà la sua missione per annientare la banda. Le pagine del volume sono ricolme di sparatorie con decine e decine di uccisioni, una vera e propria carneficina. A complicare le cose ad Orco ci si mette inoltre anche un tosto robot, da cui il titolo. Sono ovvie le influenze dei cari vecchi film d'azione degli anni '80 e '90, specialmente quelli in cui un eroe solitario si faceva giustizia. A me ha ricordato i film della serie del Giustiziere della notte ma anche Robocop 3. Ma un'azione talmente frenetica con un tale livello di morti sicuramente non si è mai vista. Ovviamente, come nel capitolo precedente, sono presenti anche battute e momenti umoristici, che stemperano un pochino la tensione. Comunque, se cercate storie romantiche o momenti poetici questo fumetto non fa per voi! Lo stile di Mateus, così sporco, naif e violento, si conferma assolutamente originale.
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