Dampyr Color 1: La biblioteca dell'orrore - autori vari

 

Dopo Rango di Leo Ortolani, stasera eccoci con un'altra perfetta lettura estiva: il nuovo volume speciale del Dampyr, denominato Dampyr Color!

Il volume, completamente a colori, è una raccolta di storie brevi ispirate a grandi autori di romanzi e storie del terrore. Tutto nasce dalla biblioteca di Caleb Lost, che scopriamo rifornita perfino di libri mai scritti. Con questa premessa, Harlan Draka e il redivivo scrittore Ambrose Bierce (vedi saga di Carcosa) passano una nottata a leggere qualcuno di questi incredibili scritti. Trame in cui spesso diventano protagonisti gli stessi autori! Il prologo è scritto da Mauro Boselli e disegnato da Luca Rossi.

E si inizia subito con un "inedito" di Bierce, "Il disperso", sempre di Boselli e Rossi. Ai tempi della guerra di secessione lo scrittore deve vedersela con l'apparente spettro di un soldato sudista. 

L'assurdo titolo Tsathoggua non poteva che avere come coprotagonista H.P. Lovecraft. Si scopre che lo scrittore ha fatto da mentore ad un sacerdote, istruendolo contro le forze del male. In particolare quella del titolo, che è una delle entità del ciclo di Ctuhlu. Viene raccontato un Lovecraft assolutamente originale. La sceneggiatura è di Maurizio Colombo mentre le allucinate scene sono disegnate da Helena Masellis.

Ci spostiamo Italia con Il castello degli Appenini, scritta da Giorgio Giusfredi e disegnata da Francesco De Stena. Si racconta che Edgar Allan Poe fu ospite del castello del titolo in Italia. Un castello in cui è presente una sorta di fantasma di una dama che sembra uscire di notte da un quadro. Alla trama partecipa anche il nostro Harlan che, nel presente, scoprirà la verità sulla dama. 

Altra personalità complessa quella di Edward Benson. Lo scrittore torna a Danvers Manor, per ritrovare un vecchio e caro amico. Anche lui avrà a che fare con presenze spettrali. I testi sono di Boselli e i disegni di Alessandro Scibilia.

Torniamo in Italia con I volti di Milano, ancora di Giusfredi, con i disegni di Michele Coprera, veramente impressionanti. Lo scrittore Giovanni Drogo inizia a vedere dei volti mostruosi in giro per Milano, e confessa epistolarmente le sue inquietudini a Caleb Lost. Questa volta l'ispirazione viene dal nostro Dino Buzzati, visto che Drogo è anche il nome del protagonista del Deserto dei Tartari.

Infine, l'ultimo scrittore omaggiato è William Hope Hodgson. In una trincea della prima guerra mondiale lo scrittore racconta di quando anni prima si ritrovò prigioniero del leggendario "Mar dei Sargassi". Viene data una spiegazione fantastica alla sparizione di Hodgson, che anche nella verità è letteralmente scomparso, forse polverizzato da una granata. Alla scrittura torna Boselli con i disegni di Alessandro Baggi.

Nell'epilogo scritto da Boselli e disegnato da Nicola Genzianella, a Bierce e a Draka non resta che mettere via i libri, dopo una nottata di racconti. Ma una bellissima splash-page annuncia probabilmente nuove storie provenienti dalla biblioteca di Caleb Lost! Ottima anche la postfazione di Boselli in cui vengono riepilogati i sei scrittori citati, con anche qualche interessante cenno biografico. 

Il primo Dampyr Color è certamente una validissima e avvincente lettura estiva.

Dampyr Color 1: La biblioteca dell'orrore - autori vari

pagine 132 - euro 7.90

Sergio Bonelli Editore