Nell'editoriale viene ricordato giustamente il giornalista Maurizio Principato, che da poco aveva esordito nella serie e che ci ha lasciato purtroppo in questi giorni. Parlando dell'albo, il nome Whitby a molti dirà già qualcosa. E' il nome della cittadina marittima inglese dove approdò la nave su cui viaggiava Dracula secondo il romanzo di Bram Stoker. Cittadina realmente esistente, che fu visitata dall'autore, anzi si dice che addirittura il nome "Dracula" l'avesse trovato nei libri della biblioteca locale. Comunque a Whitby succede un incidente in un antico pub, un locale che si dice legato ad una antica maledizione. Rimane coinvolto un pompiere che subirà pesanti conseguenze. Nel frattempo nel paese si trovano, per un ciclo di conferenze, anche Dean Barrymore e la sua compagna Sati. Un inaspettato rapimento costringerà Dean a chiamare Harlan Draka e Kurjak in aiuto! Un altro ottimo albo avventuroso e anche istruttivo, perché devo ammettere che ignoravo tutti gli aneddoti su Whitby e Bram Stoker. E qui abbiamo le avvisaglie che sta tornando uno dei peggiori nemici del Dampyr che finalmente si sta rimettendo in forze. Molto interessante anche il punto di vista "esterno" sull'universo dampyriano fornito da un tenace ispettore locale e la sua aiutante. I bravissimi Diego Cajelli e Claudio Stassi ritornano dopo diverso tempo nella serie, in particolare ho trovato molto espressive e ottimamente realizzate le tavole del disegnatore.
Dampyr 254: La maledizione di Whitby - di Diego Cajelli e Claudio Stassi
pagine 98 - euro 4.40
Sergio Bonelli Editore
Da Cajelli mi aspettavo qualcosa di meglio. Non è tra l'altro spiegato come possa una sedia trasformare in non-morti: Marsden ne ha impregnato il legno con il suo sangue? Finora si è sempre visto che i Vampiri devono usare sangue fresco, da fare bere alle vittime...
RispondiEliminaInfatti quello non è risultato chiaro, il tipo di possessione che trasforma il povero pompiere nel servo di Marsden
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