giovedì 11 marzo 2021

Sins of Fairy Lands: Greed - Daniele Lombardi

 

Siamo arrivati al sesto capitolo di Sins of Fairy Lands di Daniele Lombardi, il sesto vizio capitale. Quindi (in teoria) dovrebbe mancarne solamente uno. Comunque questa volta si parla dell'avidità!
Come sempre l'illustrazione d'apertura è del bravo Giuseppe Lenzone. Siamo nel regno di Zafaran, luogo già visitato o citato in altri capitoli. La fiaba si apre con un prologo in cui vediamo la protagonista Dagoa da ragazzina, al tempo in cui conobbe il suo futuro marito. Passano gli anni, Dagoa è prigioniera di un matrimonio infelice e in situazione di ristrettezze economiche. Le arriva una possibilità di riscatto dalla sua amica d'infanzia Nebla, che a differenza di lei ha avuto successo nella vita. Il riscatto potrebbe arrivare dallo partecipare ad una spedizione alla ricerca del mitico tesoro dei nani, in qualità di esperta di civiltà antiche. Purtroppo la ricerca subirà una sorte tragica, con il vizio capitale del dà il titolo alla fiaba che la consumerà, quasi come una novella Gollum. Sono poche pagine ma molto avvincenti. Si riflette alla fine sulle reali motivazioni di Dagoa, che più che l'oro in sé è ossessionata dal significato della scoperta dello stesso e dal dimostrare a sua madre di non essere una fallita. Comunque mi accorgo di aver anticipato pure troppo. Non vi resta che correre come sempre nel sito di Resh Stories dove potrete leggere la prima parte (https://www.reshstories.com/greed-sins-of-fairy-lands-daniele-lombardi/) mentre per la seconda parte si può procedere con il "read. share. read again". Basta cioè creare un post o una stories su Instagram o su Facebook inerente a Greed per ricevere da Resh Stories la seconda parte. E con l'occasione ricordo inoltre che è sempre valido il codice nerdisresh per acquistare le copie cartacee dei libri del sito con uno sconto del 10%.

2 commenti:

  1. Molto interessante il capitolo sull'avidità..mi dispiace per l'esito tragico, visto la vera motivazione che muoveva la la protagonista..

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    1. Ho apprezzato che non si sia solo trattato di avidità "gretta" ma di avidità di gloria, di riuscire nella vita

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