E' giunto anche per me il momento di dire la mia sull'ultima "follia" del Venerabile: Matana!
Dopo le "guerre stellari" l'ultima fatica in edicola di Leo riguarda quindi il genere spaghetti western, altra sua passione. Questa serie era stata anticipata poi dall'autore stesso nei vari social, pubblicando spesso i vari schizzi preparatori dei personaggi. Anche qui Ortolani usa i suoi personaggi classici, che ormai è come se fossero i suoi "attori di fiducia" chiamati ad interpretare le varie parti di una vicenda. Abbiamo il "dinamico trio" al gran completo: Rat-Man è il protagonista Matana, uno spietato cacciatore di taglie, Cinzia è un'irriverente pistolera di nome Djanga e Brakko è un (ex)schiavo di nome Isaia. A questi si aggiungono l'uomo senza nome di Clint Eastwood in persona, qui chiamato Speranza, e un irresistibile cavallo parlante. I quattro devono andare a stanare il terribile criminale chiamato El Muerto: viene da chiedersi da chi lo farà "interpretare" Leo. Tutto è stato studiato dall'autore al minimo dettaglio per ricalcare le caratteristiche dei classici film italiani: il nome chilometrico del capitolo, la copertina tipo locandina, i titoli di testa con tanto di attori improbabili, le inquadrature, perfino musiche alla Morricone che partono durante un duello! Si vede proprio tutta la cura e la passione che ci ha messo Leo nel realizzarlo. E Leo supera anche degnamente la prova di disegnare i cavalli, una delle cose più difficili da realizzare per un fumettista, che si dice avesse messo in crisi pure il grande Magnus. Un solo appunto è che purtroppo 30 pagine scorrono via in un attimo, tutti preferiremmo magari un bel libro da leggere tutto in un fiato, ma alla Panini hanno trovato una gallina dalle uova d'oro e bisogna accettarlo.
pagine 34 - euro 3
Panini Comics
In effetti 34 pagine per un mensile del genere sono troppo ma troppo poche. L'ho preso solo perché è uno speciale che mi ha preso fin dal primo momento e in effetti merita tanto.
RispondiEliminaParlando del fumetto, la cosa che mi piace è che prende in giro i film western un po' come ha fatto Tarantino in Django, anche se è evidente che Ortolani percula lo stesso regista. Per me come inizia non c'è proprio male devo ammetterlo!
L'umorismo di Leo è sempre irresistibile, e mi è piaciuta tutta la cura dei particolari per entrare pienamente nel genere :)
EliminaNotare nella prima vignetta:
RispondiEliminaSteffen Lee (citazione del mitico Anthony Steffen, una leggenda dello spaghetti western), i titoli stile western e soprattutto la canzone!
Ho letto su altri blog amici diverse critiche a quest'opera, da profano di fumetti e di Ortolani, ma da appassionato di spaghetti western, apprezzo molto :D
La canzone alla Django o comunque simile ad altre canzoni degli Spaghetti Western :D A me è piaciuto tanto, ma a 34 pagine alla volta è un pò una tortura ogni volta dover aspettare
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