Stasera finalmente parliamo di un fumetto di BeccoGiallo dedicato ad un calciatore veramente rivoluzionario: Socrates!
Socrates ci viene mostrato iconico, con tanto di pugno alzato, fin dalla copertina, che non poteva che essere colorata di verde-oro. Il volume si apre però con il calciatore sul letto di morte, dopo una vita dissoluta. Da qui inizia un viaggio fra le tappe della sua vita. Dal padre appassionato di filosofia (da cui il suo nome) ai primi goal, alla laurea in medicina, fino all'approdo al Corinthias, dove contribuirà a dar vita ad una esperienza straordinaria. E' negli anni '80 infatti che si ha la cosiddetta "democrazia coronthiana", cioè una specie di autogestione democratica di una squadra di calcio, che portò pure a due titoli del campionato paulista! Un'esperienza nata anche come contrasto ai drammatici anni della dittatura, detta dei Gorillas, e infatti gli uomini del regime vengono rappresentati come dei grossi primati.
Come si intuisce, realizzare una biografia approfondita di una personalità talmente complessa sarebbe stato impossibile. Infatti manca qualche parte, ad esempio è appena accennata l'esperienza italiana. Si può affermare che il fumetto è costituito da tanti frammenti che presi tutti assieme costituiscono un magnifico affresco. Anche lo stile è molto moderno, ogni pagina infatti è strutturata e colorata diversamente, a seconda delle necessità narrative. E le pagine sono disegnate e colorate da Cosimo Miorelli in una maniera veramente molto espressiva. Socrates è stato tante cose: sicuramente un uomo di sinistra (da noi era noto come "Dottor Guevara"), un dottore, un calciatore e soprattutto un uomo rivoluzionario.
pagine 128 - euro 18
BeccoGiallo Edizioni
L'ho letta anche io in questi giorni questa biografia veramente bella e strana. Letta poco dopo il fumetto su Maradona, sempre BeccoGiallo. Sì, mi ricordo bene il dottor Socrates quando giocava nella Fiorentina, i suoi magici tocchi di tacco e ovviamente l'impegno politico. Tra l'altro, come ricordi tu, e come è ben specificato nel libro, rischiando non poco, visto il periodo della dittatura dei Gorillas.
RispondiEliminaUna dittatura che è stata presto dimenticata, come le altre del sudamerica...oddio non è che oggi in Brasile siano messi tanto meglio, purtroppo
EliminaPurtroppo i Gorilla qui non sono affatto buoni!
RispondiEliminaCopertina bellissima e grande personaggio, iconico oltre che protagonista sui campi da calcio. Nella tragedia (la morte), la bellezza della sua volontà rispettata dal destino: è morto con la sua squadra campione del Brasile.
RispondiEliminaE' vero, aveva sempre detto che sarebbe morto di domenica col Corinthias campione, cosa che è avvenuta veramente!
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