Da un graphic novel all'altro. Oggi ci occupiamo de Il mare verticale, di Brian Freschi e Ilaria Urbinati!
Questo libro è uscito qualche mese fa per Bao, e rappresenta il secondo da sceneggiatore per Brian Freschi, dopo il bellissimo Gli anni che restano e invece l'esordio nella casa editrice per Ilaria Urbinati.
Il mare verticale racconta uno dei mali più misteriosi dell'essere umano: il DAP, ossia il disturbo da attacchi di panico. La giovane India vive in un paesino di mare con il suo ragazzo Pier, insegna in una scuola elementare ed è purtroppo soggetta a questi attacchi. Dovrà affrontare tutte le sue più profonde paure per cercare di sconfiggere questo demone. Dovendo anche affrontare alcuni colleghi e alcuni genitori che la considerano fuori di testa, strana e inadatta al lavoro di maestra.
India, anche per esorcizzare la sua situazione, inizia così a raccontare una fiaba ai bambini, una storia a puntate che è una chiara metafora della lotta contro la sua condizione. La fiaba viene differenziata fra l'altro, dal resto del racconto, con una suggestiva colorazione in bianco e nero. E' sicuramente un'opera che colpisce Il mare verticale, perché tutti, chi più chi meno, possiamo dire di aver avuto a che fare con questi famigerati attacchi di panico, e quindi riesce estremamente facile empatizzare con India. Brian Freschi tratteggia un eccellente ritratto di una ragazza problematica ma molto coraggiosa, una vera e propria eroina. Contribuiscono sicuramente alla narrazione i bellissimi disegni di Ilaria Urbinati, molto poetici.
pagine 192 - euro 20
Bao Publishing
Uao...devo dire che Becco Giallo sforna veramente delle chicche. L'idea della fiaba in bianco e nero è bellissima..
RispondiEliminaEcco secondo me il fumetto italiano dovrebbe mantenersi più legato alle radici..A volte vedo cose troppo underground e troppo "social"..Non dimentichiamoci del nostro grande immaginario collettivo fatto di cinema, fiaba e anche il fumetto disneyano...
EliminaComunque è bello anche sperimentare, altrimenti saremmo ancora a Geppo e Nonna Abelarda, con tutto il rispetto eh :)
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