Spazio al nuovo Topolino uscito oggi. Ci stiamo avviando verso Halloween con Newton e Qui, Qui, Qua in copertina!Prima uno sguardo alle rubriche. Vista la storia di copertina, un interessante approfondimento sui sogni. Poi un ottimo articolo con curiosità dal Giappone. Per lo sport si parla del derby Milan-Inter che si giocherà questo weekend.
Newton Pitagorico e gli incubi dell'incubatrice - Sceneggiatura di Marco Nucci, disegni di Stefano Intini
Ecco la storia di copertina: il ritorno di Newton Pitagorico, nipotino di Archimede. Qui (nel senso del nipotino) è vittima di un incubo ricorrente, allora Newton gli propone una delle sue strambe invenzioni: una specie di trappola per gli incubi, l'"incubatrice" del titolo. Ma il genietto non ha fatto i conti con la abilità di un certo personaggio. Una divertente vicenda quasi horror, visto appunto l'avvicinarsi di Halloween, con una trama "circolare".
L'isola dei misteri Capitolo secondo: Il segreto dell'isola - Sceneggiatura di Francesco Artibani, disegni di Lorenzo PastrovicchioEccoci con il secondo capitolo delle nuove avventure del capitano Nemo. Come sempre bellissima anche la copertina delle storia, in stile libro ottocentesco. Minni e Daisy, naufragate sull'isola del titolo, hanno conosciuto O'Quack e Michel de Topolin. Questa settimana conoscono finalmente anche il "padrone di casa" Nemo, che mostra loro le meraviglie di quel posto. Ma purtroppo arrivano anche due vecchie conoscenze... Notare che Minni dichiara di chiamarsi Minerva, che pochi ricordano essere il suo nome completo!
Nuovo capitolo per la tribù dei paperi italici. Che troviamo sempre di più adattati agli usi romani, rendendo così Paperonoro ricchissimo. Ma arriva un vecchio rivale del riccastro, Filesterox, che porta materie prime da fuori impero romano. Il papero sarà costretto ad una nuova alleanza commerciale. Anche qui, una metafora di quando i romani si aprirono alle materie prime provenienti da tutto il mondo conosciuto, tipo la seta, il pepe, eccetera.
Vita da rock band: Il tour - Sceneggiatura di Giorgio Salati, disegni di Emilio Urbano
Tip & Tap continuano a chiedere consigli a Topolino per la loro band. Qui il topo racconta loro di quando fu lui ad andare in tour con i suoi amici. Ottimo finale, quasi malinconico.
Storia "svedese" per il maestro Rota. Paperone torna in Scozia per partecipare alla gara del titolo, una competizione fra appartenenti al Clan De' Paperoni su chi sia più parsimonioso. E' l'occasione per (ri)vedere il castello del Clan, con uno splendido omaggio di Rota a Don Rosa. E anche di vedere un cugino tirchissimo di Paperone, Ian "gran tirchio" De' Paperoni!
Il Topolino del futuro ha fatto amicizia con il nipote di Pippo, che anche lui è preciso a suo nonno. Il caso vuole che il pippide lavori nel negozio di antichità del nipote di Gambadilegno. Quando capiterà qualcosa di insolito in questa Topolinia, il primo indiziato sarà ovviamente lui. Ma non sempre i nipoti hanno seguito la strada dei nonni. Ad esempio in questo futuro "Manetta Jr" è commissario e Basettoni Jr semplice agente! Una bella storia con un ottimo insegnamento finale, sul non basarsi su pregiudizi o "parentele" nel giudicare una persona.
Mamma mia, ancora tirano fuori la gara del più parsimonioso..avrò letto mille storie a tema :D.
RispondiEliminaComunque ho sottolineato l'unica nota negativa di un ottimo indice
Beh comunque l'atmosfera di quella storia è molto classica, sembra quasi una storia di Don Rosa!
EliminaLa storia della saga rockband molto figa.
RispondiEliminaIdem quella "halloweenosa", funziona bene il nipotame vario :)
Moz-
Il bello è che Tip & Tap in Topolino 2.0 sono diventati due vecchi rompiballe, dopo tutti gli insegnamenti di Topolino :D
EliminaAhahah ma che peccato, rivedere Tip e Tap, che apprezzo SEMPRE dato che oggigiorno si vedono di rado ma in una versione rompipalle!
EliminaCome Moz, anche a me attrae questa e la prima coi nipotini e Newton.
A me le storie straniere, sempre criticate aspramente, piacciono sempre, spesso più di quelle nostrane. Anche se la trama sa di già letto.
Quella di Hansegard è una bella storia, ovviamente molto nostalgica. I nipotini con l'età purtroppo sono peggiorati :D
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