Stasera recensione speciale. In onore di Luis Sepùlveda che ci ha lasciato da poco a causa del maledetto coronavirus ecco la mia recensione di Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare!
Premessa: quando abbiamo sentito la notizia di Sepùlveda siamo rimasti ovviamente colpiti. Ho confessato alla mia lei di non aver mai letto questo libro, e avendolo a disposizione (apparteneva a mia moglie) nella nostra libreria ho prontamente rimediato. L'edizione è quella classica della Salani con le illustrazioni di Simona Mulazzani. Un'edizione giunta già nel 1999 alla ventiduesima ristampa: tanto per far capire, come se ci fosse bisogno, il successo che ha avuto quest'opera. Il libro è breve, si legge tranquillamente in due serate, è quasi un lungo racconto, una moderna fiaba. La storia arcinota è quella del gattone nero Zorba che trova la gabbiana Kengah morente, che in punto di morte gli fa promettere di badare al suo uovo e poi al suo pulcino e di insegnarli infine a volare. Zorba verrà aiutato nel mestiere di "mamma" dalla strana compagnia dei gatti del porto di Amburgo, città in cui Sepùlveda aveva realmente vissuto. Quasi tutti conoscono il significato profondo finale del "vola solo chi osa farlo" ma il libro è ricco di contenuti e insegnamenti, pur essendo scritto veramente in una maniera semplice e poetica. Vi è la critica all'inquinamento perpetrato dall'uomo, vedi la triste fine di Kengah e vi è l'insegnamento dell'accettazione del diverso perché i gatti riusciranno ad accettare fra di loro Fortunata, la gabbianella. Un libro sicuramente consigliato a tutti.
Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare - Luis Sepùlveda
pagine 126 - prezzo: vari
Salani Editore
Ho la sensazione che sia molto meglio il libro del cartone. Sepulveda lo aspettavamo in zona in estate per le celebrazioni di Tonino Guerra. Grave perdita umana e grave perdita per il mondo della cultura :(
RispondiEliminaVeramente una grossa perdita! Mia moglie il cartone si rifiuta di vederlo perché non vuole rovinarsi il mondo che si è costruita col libro..da quel poco che ho visto del cartone avevano cambiato qualcosa ma lo spirito rimane quello
EliminaGran libro, gran scrittore, gran omaggio!
RispondiEliminaBuon 25 aprile!
Altrettanto, buon 25 aprile!
EliminaMa no! Speravo che alla fine banchettassero con l'uccello! 😆
RispondiEliminaLo conosco più per il cartone (mai visto) che per il libro.
p.s. ti sei riperso un commento (credo), sul post di Dampyr 😉
L'ho visto stamattina, ora rispondevo! :D
EliminaVorrei rivedere il film, il libro non farebbe per me ;)
RispondiEliminaIl film mi pare che sia su youtube, se non l'hanno già tolto :D
EliminaQuesto purtroppo non l'ho letto, rimedierò anch'io in suo onore, né ho visto il film. Un mio limite, i libri tratti da... non li vedo se prima non ho letto il libro.
RispondiEliminaBuon 25 aprile.
Il libro merita un recupero..buon 25 aprile!
EliminaLa morte di Sepulveda è una delle cose che non perdono a questo virus, mi ha colpito a livello profondo. Ho visto sia il cartoon di D'Alò che il libro, non appena questa cosa sarà finita non vedo l'ora di scendera a Napoli e regalare delle copie di entrambi ai miei nipotini che vivono lì. Magari ci vorrà tempo prima che possano apprezzare il romanzo, però almeno in cartton potranno vederlo subito.
RispondiEliminaIl romanzo l'ho trovato molto semplice e diretto, secondo me apprezzeranno pure quello :)
EliminaHo proprio quell'edizione nella foto, sai?
RispondiEliminaMa anche un'altra, con copertina rossa, e un fotogramma del film animato.
Grande piccola opera.
Moz-
Io ho visto in giro sempre l'edizione Salani, quella rossa non l'ho presente, forse l'hanno fatto dopo il film? Comunque concordo, grande piccolo libro!
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