Fra l'altro il Roberto nazionale ha anche compiuto gli anni poche settimane fa. Il libro è la prima biografia a fumetti dedicata al grande campione di Caldogno. Come spesso capita, per raccontare la vita di Roby, gli autori non hanno optato per un racconto cronologico ma piuttosto per settori, e ogni settore prende il nome di una componente calcistica che ha fatto parte della carriera di Baggio. Si inizia con il terribile calcio di rigore di USA 94, poi si passa ai calci piazzati di cui fu maestro fin dalla tenera età. Una componente importante la fanno sicuramente gli infortuni, raggruppati sotto al titolo "dribbling". Infortuni da cui seppe sempre rialzarsi per ritornare più grande di prima. Baggio è sicuramente un campione amatissimo da tutti i tifosi italiani ma ebbe invece un rapporto contrastato con alcuni dei molti mister che lo allenarono, vedi ad esempio Sacchi, Marcello Lippi o il Trap che lo estromise dai mondiali del 2002 (ma che poi lo onorò di una convocazione tributo nel 2004). Ci sono molti altri "tasselli" di Baggio: il Buddismo che gli servì nei momenti di difficoltà, il rapporto con lo sfortunato compagno di squadra Borgonovo, perfino un'insospettabile vena scherzosa. I disegni di Belandi sono veramente impressionanti, si nota tutto il lavoro di ricerca per ricreare i momenti salienti di una carriera così straordinaria. In conclusione il libro è veramente un'opera emozionante sulla forza di volontà di un campione.
Baggio - di Mattia Ferri e Nicolò Belandi
pagine 162 - euro 18
BeccoGiallo
Vado controcorrente, ma sul piano umano non mi è mai piaciuto.
RispondiEliminaCome giocatore... che lo dico a fare, un fenomeno come ne nasce uno ogni vent'anni.
Mancano tremendamente Baggio, Totti, Del Piero al calcio italiano!
EliminaPer me sul piano umano è stato quasi superiore al giocatore.
EliminaPerché Baggio non è stata una star.
Gli juventini provano rancore per l'episodio di Firenze.
Da tifoso milanista invece fui colpito in positivo. La cessione di Baggio alla Juventus provocò grandi proteste tra i tifosi viola e il suo gesto di non tirare un rigore contro la sua vecchia squadra per me ebbe molto valore.
Di Baggio non si ricorda una cosa eclatante fuori dal campo, altro che i campioni attuali
EliminaQuesto piacerà molto a Riky!
RispondiEliminaPotrebbe piacere anche a me, che odiavo Baggio in quanto in forze alla Juve (prima di essere stato milanista, ero antijuventino...)
Moz-
Diciamo che è uno spaccato di storia di calcio italiano
EliminaEccerto, ce l'ho anche io!
EliminaCome disegni preferisco Castaldi. Ma mi piace come sono raffigurate le azioni di gioco. Detto questo è un volume assolutamente immancabile nelle librerie degli appassionati di calcio come me!
RispondiEliminaIl disegno più bello è quello in cui Roby abbraccia Bonera, dopo la morte di Vittorio Mero.
Ricordo bene quell'episodio. Mero lo apprezzavo molto perché era stato un difensore di ottimo livello nel Ravenna, in Serie B.
Ci sono belle azioni di gioco e molti momenti toccanti, vedi gli infortuni di Baggio, le dipartite di Mero e Borgonovo
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