venerdì 6 dicembre 2019

La nerd-intervista: Matteo Paviotti

Stasera penultima (forse) intervista dell'anno dedicata all'autore di Manipura, Matteo Paviotti!


- Ciao Matteo, parlami di questa Manipura...

Manipura è la mia storia per la collezione “minimeSTORIE”. E’ una collezione di storie disegnata ogni volta da un autore diverso. E’ l’autore che decide l’argomento di cui trattare o il tipo di storia, il modo di porsi. Può essere muta, un fumetto, qualunque cosa. E l'autore è comunque vincolato dal tipo di formato, che è questo minimo. E’ un’uscita trimestrale, ogni volta appunto disegnata da un artista diverso. Questo è il mio numero, si chiama Manipura. Nasce da un racconto che ho scritto anni prima e che ho pensato di riproporre in versione illustrata aggiungendoci delle illustrazioni digitali che faccio io, riproponendo il testo in una chiave un po’ diversa. Riguarda un po’ la scelta personale, la scelta di liberarsi da certi vincoli imposti magari dalla società o dagli ambienti in cui ci si ritrova spesso imprigionati in chiave di libertà individuale. E’ una storia abbastanza semplice in realtà.

- L’hai realizzata digitalmente?

Sì, i disegni sono digitali. E’ una specie di unione fra illustrazione digitale e collage. Io in genere utilizzo entrambe le cose e ho voluto fondere questi tipi di tecnica nelle illustrazioni.

- La tua storia come illustratore?

Io parto da un background un po’ diverso, faccio il grafico nella vita. Però sono stato sempre appassionato dalle illustrazioni e ho sempre disegnato e le due cose si sono un po’ influenzate, sia nel corso del mio lavoro che della mia attività come illustratore. Quindi anche dal punto di vista delle storie o della singola stampa c’è, se si coglie, questa ricerca della semplicità, questo rimanere il più semplice possibile all’interno della composizione, del tratto usato.

- I tuoi prossimi progetti?

Adesso sto valutando la possibilità di creare un’opera al di fuori dell’associazione Spicelapis, quindi una mia storia autoprodotta da me. Vorrei riuscire a proporla nel 2020.

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