venerdì 1 novembre 2019

La nerd-intervista: Renato Verzaro

Oggi per la consueta intervista del venerdì abbiamo l'autore del bellissimo taccuino su Venezia, Renato Verzaro!


 - Ciao Renato, parlami di questo taccuino di viaggio su Venezia

Questo è uno dei miei taccuini di viaggio, che io realizzo sul posto. Quindi quando vado in giro, quando vado in viaggio, ho sempre il mio kit da disegno e disegno sul posto. Questo su Venezia è nato quando tre ragazze francesi hanno scritto su facebook che sarebbero venute in vacanza a Venezia e se c’erano dei disegnatori della zona interessati ad andare a disegnare assieme a loro. Quindi sono andato un pomeriggio, di un weekend, e ho iniziato a fare questo taccuino su Venezia. Poi nel corso dei weekend successivi sono tornato sul posto per completarlo. Poi ho deciso di autoprodurlo, era il 2015. Adesso siamo già alla quarta ristampa, perché avevo fatto un primo stock di cinquanta copie, poi altre cinquanta, poi altre cinquanta e adesso per la quarta volta ho stampato altre cinquanta copie. Diciamo che è una delle mie autoproduzioni più riuscite, la più riuscita, ma non è l’unica!

- Quindi questi taccuini di viaggio sono un po’ la tua specializzazione. Per questo “Passengers vite in movimento” dov’eri?

Questo più che sui luoghi è un taccuino sui viaggiatori, nel senso che ci sono delle situazioni di passaggio che possono essere aeroporti, stazioni, treni, quindi persone e luoghi di transito più che luoghi.

- Mentre Emozionio è sul mare Ionio?


E' sul mare Ionio, perché io ho fatto questo gioco di parole fra emozione e mare Ionio. E’ stato realizzato in Calabria, che è la mia zona d’origine, dove sono nato. E’ l’autoproduzione più nuova, perché l’ho fatta un paio di settimane fa.

- Ed è costituita solo da disegni? Ed è sempre disegnata sul posto?

Sì questa è solo disegni, non ha testi. Sempre fatta sul posto. E’ stampata più o meno della stessa dimensione dell’originale. Un po’ più grande ma di poco.

- Quindi è proprio la riproduzione di un tuo quadernetto.

Sì, io lavoro principalmente su questi formati, sono più o meno tutti uguali agli originali come dimensioni.  Diciamo che sono formati molto piccoli, tascabili. Difficilmente vado oltre l’A4, ma già l’A4 è un formato grande rispetto a quello che uso di solito.

- Che tecnica usi? Matita?

Sì, faccio un velocissimo schizzo a matita, proprio abbozzato, poi uso penne a china e acquerelli.

- Presumo che sul posto farai gli schizzi a matita e poi il resto a casa…

No no, è tutto fatto sul posto. Magari a casa aggiungo il colore se non faccio in tempo oppure aggiungo i testi, perché scrivere è un’operazione anche un po’ più complessa. Lascio magari lo spazio per i testi e li aggiungo dopo. Poi dipende magari dal tempo che si ha o se arriva maltempo magari quando stai disegnando. Quando disegni sul posto, le condizioni cambiano, può succedere di tutto, quindi non sempre riesci a ultimare.

- E’ come facevano gli impressionisti, che dipingevano “en plein air”!

Sì diciamo che, già nel passato, già dal ‘700, dal ‘800, era già in voga.

- Hai altri progetti adesso?

Per quanto riguarda le autoproduzioni potrei pensarne ad una nuova tratta da un taccuino della Puglia che ho disegnato quest’Estate. Però potrebbe arrivare l’anno prossimo, non subito.

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