La nostra recensione del film Il diritto di contare, di Theodore Melfi
REGIA: F.= 8 MV = 7 MEDIA = 7.5
STORIA: F. = 8 MV = 8 MEDIA = 8
ATTORI: F: = 8 MV = 8 MEDIA = 8
TRUCCO/PARRUCCO: F: = 7 MV = 7 MEDIA = 7
COSTUMI: F: = 6.5 MV = 7 MEDIA 6.75
COLONNA SONORA: F: = 6.5 MV = 7 MEDIA 6.75
TOTALE: = 7.33
Considerazioni finali:
FP: Abbiamo visto il film in prima visione su Rai 1 qualche settimana fa, e fra l'altro ha ottenuto giustamente un buon numero di spettatori. E' la storia di tre donne di colore che negli anni '60 lavorarono alla NASA. Era il tempo della conquista pionieristica dello spazio, ma c'era ancora forte la discriminazione razziale, oltre che quella atavica verso il genere femminile. Ma le tre seppero trovare la propria strada, vincendo i pregiudizi, e dando un contributo fondamentale nelle missioni spaziali.
Ottime le attrici protagoniste, non ho capito però la nomination all'Oscar per la "solita" Octavia Spencer, comunque brava, ma non per Taraji Penda Henson, che ha molto più tempo in scena. Il suo personaggio, Katherine Johnson, ebbe un contributo fondamentale nel calcolo (a mano) delle traiettorie dei voli. Tanto è vero che è stata insignita pochi anni fa di una medaglia al valore. Bravi anche i comprimari. Kevin Costner interpreta il direttore del programma, un uomo duro e concentrato sul suo obiettivo ma che se ne frega poi di discorsi di razze e di discorsi di sessi pur di perseguirlo. Jim Hanson fa lo stronzo alla Sheldon ma un po' meno genialoide. Kirsten Dunst fa anche lei la stronza che però ha modo poi di ricredersi. Un film più che mai attuale. Proprio il giorno del passaggio televisivo del film a Roma il sindacalista Aboubar Soumahoro è stato discriminato da un tassista. Questo succede in Italia nel 2019.
MV: Sono molto felice di avere visto questo film. Non avevo la minima idea che così tante donne di colore lavorassero alla NASA e avessero dato un contributo così grande all'inutile (secondo me) conquista dello spazio. Magari sono di parte, ma io penso che questa sia rimasta sepolta più perché le protagonista sono delle donne più che per il colore delle loro pelli, poiché il razzismo verso il genere femminile è il più antico e radicato. Tristemente mi sento di constatare che nel quasi 2020 siamo tornati molto indietro.
Concordo con la tua recensione :) come sai io gli ho dato 7,5. Octavia Spencer era già stata nominata per The Help (ha vinto anche l'Oscar) e una nomination la meritava anche Taraji Penda Henso. Sul blog ho scritto la recensione di Downton Abbey. 😊
RispondiEliminaDiciamo che meritavano tutte e due la nomination..ora vado a leggerla!
EliminaGran film visto alla sua uscita al cine, e concordo con i vostri pareri: film gradevole, ben fatto, storia da raccontare.
RispondiEliminaUn po' romanzata, ma sicuramente colpisce
EliminaVisto l'anno scorso, davvero bello, e il voto più o meno è quello ;)
RispondiEliminaE' stato un gradito recupero il nostro :)
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