Copertina molto epica per il nuovo numero del Dampyr. Gli autori sono veramente due pezzi grossi: il creatore della serie Mauro Boselli e il maestro Corrado Roi!
La copertina raffigura una statua del nostro Kurjak, con un misterioso ragazzo che la sta omaggiando suonando un violino. Il ragazzo è il figlio che Kurjak ha avuto in una delle sue numerose scorribande fra i mondi paralleli (in questo caso il mondo del crepuscolo dove regna la regina Xeethra) e fra l'altro porta il suo stesso nome, Emil. Il figlio di Kurjak sta avendo degli incubi con protagonisti lo stesso padre e la misteriosa città di Carcosa. Ricordo che Carcosa è una leggendaria città dove vivrebbe il "Re in giallo", ed è stata raccontata la prima volta dallo scrittore Robert W. Chambers, uno degli ispiratori di Lovecraft.
La terribile città sembra apparire veramente davanti alla città dove vivono Emil e sua madre Xeethra, con Kurjak che sembra passato con le forze del male! Per fortuna arriveranno in questa dimensione un team variegato costituito da Harlan Draka, il suo potentissimo padre, Tesla e Dandy. Un team che avevamo visto lanciarsi all'inseguimento "extradimensionale" di Kurjak alla fine del numero scorso. Diciamo che questa è solo la premessa, non è facile riassumere la trama di questo numero talmente tanti sono gli avvenimenti e i personaggi. Con Le torri di Carcosa continua la saga dei Grandi antichi che è iniziata addirittura con il numero 230, pur con diverse ambientazioni e coinvolgendo vari personaggi. In teoria con il prossimo numero dovrebbe arrivare la resa dei conti finale. I chiaroscuri di Roi sono veramente azzeccati per le atmosfere fantasmagoriche e allucinate del mondo del crepuscolo e di Carcosa.
Dampyr 234: Le torri di Carcosa - di Mauro Boselli e Corrado Roi
pagine 98 - euro 3.90
Sergio Bonelli Editore
Avevo notato la copertina, ma non sapevo che celasse una storia così interessante. Numero da tenere a mente, anche per gli autori ... non fosse che ho molte cose in arretrato, sarebbe subito mio :)
RispondiEliminaIl problema è che a causa della grossa continuity dampyriana (a volte faccio fatica anch'io a ricordarmi il tal personaggio o il tal fatto) con un solo albo si fa MOLTA fatica a capire..devi sperare in una raccoltona di tutta la saga magari
EliminaCiao, non condivido molto l'apprezzamento per questo albo né per la saga in corso... ma w la libertà di pensiero.
RispondiEliminaCon questo albo la saga dei Grandi Antichi prosegue stanca, con un capitolo affidato a un Corrado Roi che mostra vari sprazzi di bravura, ma che offre un Harlan e un Draka spesso irriconoscibili. Stendiamo un velo noioso sulla trama, dato che una creatura, tale Nyarlacoso, con poteri paragonabili a quelli di un dio ma alquanto timido per come poco li esibisca innanzi a noi lettori, ha ben poco senso che metta in scena delle "necessarie" prove tecniche per raggiungere il suo scopo.
A me lo stile di Roi piace sempre, ma sono un vecchio lettore di DYD, gli sono pure affezionato.. concordo che a volte snaturi e personalizzi un po' troppo i personaggi dampyriani. Sono d'accordo anche che Nyarlaeccetera è forzatamente frenato, come lo erano gli altri Grandi Antichi nei numeri scorsi, altrimenti la saga finiva sul numero 230 con i nostri eroi polverizzati :D Ora voglio vedere come risolveranno il tutto! Grazie del commento
EliminaSarebbe bastato mettere in campo cattivi meno "esagerati"...
EliminaRoi piace anche a me (sono un ex lettore di Dylan Dog e di Brendon) l'ho apprezzato nelle altre prove su Dampyr, qua forse per via della trama fiacca mi sono soffermato più del solito sui disegni e le sue reinterpretazioni mi hanno convinto poco. Ovviamente con i personaggi femminili e i mostri resta mitico!
Eh personaggi femminili purtroppo qui poca roba.. non ho idea il prossimo numero a chi l'abbiano dato da disegnare!
EliminaLuca Rossi. 😍
RispondiEliminaNon ho presente ora :D Io ho apprezzato molto il maestro Rosenzweig e i suoi Grandi Antichi di qualche numero fa, glielo pure scritto in privato :D
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