In occasione della sua nascita, Repubblica ha deciso di offrire come allegato questa opera di graphic novel incentrata su Primo Levi, già edita da BeccoGiallo nel 2017. Ne ho approfittato per acquistarla, sia per l'argomento sia perché mancava nella mia collezione di libri della casa editrice padovana.
Fra l'altro riflettevo che il tragico caso vuole che Primo Levi sia nato il 31 luglio mentre invece un certo mascellone risulta nato il 29 luglio.
Io ho frequentato l'ITIS Primo Levi di Mirano. E mi sono sempre chiesto come mai avessero dedicato un Istituto tecnico industriale a quello che ritenevo uno scrittore. In effetti prima che uno scrittore lui fu un chimico, e se non ci fosse stato il fascismo del mascellone sopracitato, probabilmente avrebbe continuato a esercitare questa professione. Diciamo che quello che traspare da quest'opera è che Primo Levi è stato un uomo comune travolto dalla storia, con il grosso merito di avere la determinazione e la volontà di tramandare tutto quello che la vita gli ha messo davanti. Il libro si concentra sulla (breve) attività di partigiano di Levi e poi sulla drammatica prigonia in un lager. Per illustrare gli eventi gli autori immaginano un anziano Primo Levi che racconta ad una classe di scolari la sua storia, con anche tutte le domande che possono porre degli ingenui bambini. Lo sceneggiatore Mastragostino nella postfazione spiega che si è immedesimato in questi ultimi facendo loro porre le domande che lui stesso avrebbe voluto. I disegni di Ranghiasci sembrano quasi realizzati a carboncino e sono volutamente tetri e scuri, si adeguano perfettamente ai terribili ricordi di Levi. Un libro tristemente attuale, ne consiglio vivamente l'acquisto.
Primo Levi - di Matteo Mastragostino e Alessandro Ranghiasci
pagine 125 - euro 9.90 (allegato con Repubblica)
BeccoGiallo Editore
Ciao,una ottima disamina la tua,il libro lo ho comperato ma ancora nemmeno sfigliato,ma lo.faro volentieri.
RispondiEliminaCiao fulvio
Mi farai sapere quando lo leggerai
EliminaL'escamotage di Levi narratore di se stesso, mi piace... Seguirò il tuo consiglio.
RispondiEliminaSe lo recuperi in edicola..
EliminaBravo, bene fatto ... io ho trovato il libro bello come l'hanno pensato, in modo semplice e diretto, come poteva pensarlo chiunque nato quando sono nati gli autori. Mi è piaicuto un sacco.
RispondiEliminaE' molte semplice e diretto, appunto..da far leggere nelle scuole!
EliminaDecisamente d'impatto la vignetta del braccio..poi ho visto alcune scene disegnate dei lager..e le reazioni dei bambini ai racconti (tu hai postato una vignetta in merito)..mi ha fatto venire i brividi!
RispondiEliminaBella segnalazione Fabri, da portare nelle scuole questo libro!
Anche perché non è lunghissimo e quindi non annoia, è assolutamente un libro da portare nelle scuole!
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