- Come nasce questo libro?
AL: Nasce 12 anni fa. L'abbiamo iniziato 12 anni fa, forse anche un po' di più, e
l'abbiamo finito adesso. Quando abbiamo iniziato a fare fumetti
assieme, ci siamo fatti un progetto di un piano quinquennale. Un piano in
cui volevamo pubblicare prima un albo breve, una specie di albo illustrato
per provare a vedere come andavano testo e immagini. Poi volevamo pubblicare un fumetto western e poi uno di fantascienza. Il western è “Morte ai cavalli di Bladder Town”. Quando l’abbiamo finito
abbiamo visto che per portare avanti le nostre trame ci serviva più spazio (questo è di 80 pagine) quindi abbiamo detto “facciamolo tre volte tanto! Facciamo un
fumetto di 240 pagine di fantascienza ambientato nella steppa russa!”. Questo
è come nasce, in maniera molto astratta per la verità, poi ci abbiamo buttato
dentro tutto quanto quello che volevamo metterci.
- Mi sembra anche più corposo di 240 pagine!
AL: Sì, perché noi avevamo progettato 240 pagine, sono
venute 320!
- Quindi una lunghezza superiore a quella di una graphic
novel "media"…
AL: Sì, anche come lettura diciamo... Nel senso che una
graphic novel normale uno in due ore se la legge, qua ci vuole un po’ di più!
- E’ un'opera intellettualmente stimolante!
AL: Speriamo!
AT: Speriamo, ma secondo me qualcuno si rompe anche le
balle!
- No, dai!
AT: Sì, diciamo che siamo perfettamente consapevoli che
chiediamo veramente tanto al lettore, soprattutto nella prima parte. Secondo me
non c’è niente di strano se qualcuno ci manda a cagare dicendo “mi avete rotto
i c#glioni!”. Questo perché specie nella prima parte non c’è un personaggio
chiaro, c’è un bombardamento di idee che poi in qualche maniera convergeranno,
però all'inizio è difficile, lo sappiamo!
- Riuscite a riassumermi la trama?
AL: Ci sono queste malattie che arrivano dal futuro per
sterminare l’umanità. E c’è un medico che è il primo che cerca di capire cosa
succede, che è questo dottor Zurich, è l’autore dell’enciclopedia medica
della steppa. E da qui si dipanano varie vicende però questo è il cuore
della storia. E' diviso in due parti, la prima parte è nel presente dove c’è il dottor Zurich, la
seconda parte è nel futuro dove il mondo è diventato un unico grande ospedale
dove vive tutta l’umanità che cerca di tenere lontane queste malattie.
- Abbiamo detto un po' di spoiler!
AT: Un pochino sì!
AL: Però non è un colpo di scena. C'è proprio una cesura netta, e si ricomincia come se fosse un altro fumetto legato al primo.
- Ho letto che siete stati nominati al Comicon per la migliore sceneggiatura (nel frattempo hanno vinto il premio nda), come avete preso questa nomination?
AL: Siamo molto contenti, anche perché non esiste una sceneggiatura di questo fumetto! (risate generali nda) Noi l'abbiamo costruito per accumulo, man mano che ci trovavamo! E quindi siamo molto contenti che alla fine le cose tornino, come se ci fosse una sceneggiatura dietro.
AT: Tanto vince Bilotta (Alessandro Bilotta, anche lui in nomination nda)
AL: Secondo me vince Marco Rizzo!
AT: Siamo contenti lo stesso eh!
- Sto sentendo in giro che i pronostici sono per Bilotta o Rizzo...
AL: Mercurio Loi ha vinto l'anno scorso come miglior sceneggiatura, in più è anche in lista come migliore serie. Quindi secondo me il premio va a Rizzo.
- Altri progetti dopo questo libro?
AL: Abbiamo due serie autoprodotte, una si chiama Eschaton e l'altra si chiama Lislatamise. Eschaton è un fumetto ancora di fantascienza, post-apocalittico, con i cavaliere dell'Apocalisse, una cosa del genere. Siamo al terzo numero e vorremmo chiuderlo e trovare un editore, siamo in contrattazione, per così dire. Lislatamise è una roba completamente matta, che rimarrà come autoproduzione, e se va tutto bene dovrebbe uscire dopo l'estate.
AT: Un pochino sì!
AL: Però non è un colpo di scena. C'è proprio una cesura netta, e si ricomincia come se fosse un altro fumetto legato al primo.
- Ho letto che siete stati nominati al Comicon per la migliore sceneggiatura (nel frattempo hanno vinto il premio nda), come avete preso questa nomination?
AL: Siamo molto contenti, anche perché non esiste una sceneggiatura di questo fumetto! (risate generali nda) Noi l'abbiamo costruito per accumulo, man mano che ci trovavamo! E quindi siamo molto contenti che alla fine le cose tornino, come se ci fosse una sceneggiatura dietro.
AT: Tanto vince Bilotta (Alessandro Bilotta, anche lui in nomination nda)
AL: Secondo me vince Marco Rizzo!
AT: Siamo contenti lo stesso eh!
- Sto sentendo in giro che i pronostici sono per Bilotta o Rizzo...
AL: Mercurio Loi ha vinto l'anno scorso come miglior sceneggiatura, in più è anche in lista come migliore serie. Quindi secondo me il premio va a Rizzo.
- Altri progetti dopo questo libro?
AL: Abbiamo due serie autoprodotte, una si chiama Eschaton e l'altra si chiama Lislatamise. Eschaton è un fumetto ancora di fantascienza, post-apocalittico, con i cavaliere dell'Apocalisse, una cosa del genere. Siamo al terzo numero e vorremmo chiuderlo e trovare un editore, siamo in contrattazione, per così dire. Lislatamise è una roba completamente matta, che rimarrà come autoproduzione, e se va tutto bene dovrebbe uscire dopo l'estate.
Ho letto tre libri loro, compreso questo, trovandoli davvero dei pazzi geniali, fuori da tutto. Da tenere presenti. Il libro non è semplice, e anche riassumerlo è un'impresa. La tua bella intervista conferma le mie impressioni.
RispondiEliminaOra devo recuperare anche il resto della loro produzione :)
EliminaMorte ai cavalli di Bladder Town l'hai recensito? Caspita mi attira :D
RispondiEliminaNo, devo ancora prenderlo...intanto oggi ho preso Maradona ;)
Elimina