Stasera per la consueta intervista del venerdì leggerete la chiaccheratona (semiseria) che ho avuto con il geniale autore di A come Ignoranza, di Lov, di Pupparino, eccetera: Daw!
- Ciao Daw, cosa provi sapendo che molti dei tuoi lavori sono diffusissimi, ma molti non sanno che sei tuo l'autore?
- Ciao Daw, cosa provi sapendo che molti dei tuoi lavori sono diffusissimi, ma molti non sanno che sei tuo l'autore?
Io sono conosciuto per molte cose di cui però nessuno sa
chi sia l'autore, vedi le strisce della serie “Lov” o la GIF con l’omino alla
tastiera . Anche perché noi fumettisti non ci mettiamo la faccia come ad
esempio uno youtuber, che lo riconoscono per strada e tutti vogliono vederlo
dal vivo.
- Al Cartoomics ho incontrato infatti tanti che postano famosi per i propri
lavori sul web e nessuno sapeva che aspetto avessero!
Ma è normale, è così! Adesso che ci sono i social la
faccia puoi recuperarla, ma se in generale tu conosci la faccia dell’autore dei
fumetti c’è qualcosa di furbetto o sbagliato, nel senso che fa un po’
l’influencer, è uno che si fa vedere tanto. In teoria il fumetto non è quello. Io
non volevo neanche che si conoscesse la mia faccia ma da quando sono nati i
social è impossibile nasconderla. Poi è bello che quando arrivi davanti ad una
persona è come se ti aspettassi che fosse simile ai suoi personaggi. Quindi
quando disegnavo i primi omini semplici la gente si aspettava quasi che fossi
così, poi arrivava e “credevo avessi la faccia a cerchio” è ovvio che non è
così! Io non volevo che si vedesse la faccia anche perché ti influenza un
pochino la percezione.
- Tu sei meglio di come ti rappresenti in effetti!
Io sono l’uomo più bello del mondo, è quello il problema
(risate)! Essendo così affascinante che quando passo la gente fa “wow!” e anche
i maschi dicono “oh divento gay!”, questo rovina un pochettino la percezione
del fumetto. Perché se faccio un personaggio buffo, non vuoi che l’autore sia
superfigo come me, vuoi che sia un tipo buffo. Infatti io mi impegno ad essere
buffo, ma c#zzo mi sfugge da tutti i pori il fascino!
- Come sei arrivato a fare un “Grouchino”?
Ho incontrato Recchioni ad una cena e mi ha chiesto “vuoi
fare questa cosa” e io “sì, dai!”. E poi non ne ho più saputo nulla fino a un
mese prima che mi hanno scritto che si faceva, e quindi l’ho dovuto finire in
un mese!
- E la tua autoproduzione dedicata a Pupparino invece?
Pupparino è nato come un personaggio di contorno e poi..
Sì, tante volte i personaggi che faccio nascono perché
scrivo un nome che mi piace tipo “Misterioso Papero del Giappone”, ho scritto
proprio così “Misterioso Papero del Giappone”, ho detto “è un nome troppo
bello, bisogna farne un personaggio!” Ci sono tanti che nascono così, in verità
ce ne sono così tanti che non posso portarli avanti tutti e praticamente muoiono
lì. Pupparino è una cosa del genere, nasce da una semplice gag, è un
personaggio neanche secondario, terziario! E’ nel quadro di una gag! E’
piaciuto, come è piaciuto anche il “cane impastato in un secchio”…
- “Gasdotto amico sincero!”
- “Gasdotto amico sincero!”
“Gasdotto amico sincero”, ce ne sono tanti che nascono
così alla c#zzo, e piacciono. Il fatto è che, quando fai queste cose, dopo non
puoi portarle avanti se ne hai già troppe. Adesso aspetto, se mi viene
un’idea buona la porto avanti, perché sennò diventa forzata e non ce la fai.
Pupparino l’ho fatto ricomparire in altre strisce, è comparso una volta, due
volte e poi un giorno mi son detto: “mi è venuta voglia di fare una parodia
Disney”, e ho fatto quelle sette pagine di storia per scherzo. L’ho fatta proprio
velocemente, mi son divertito io, è piaciuta, e ho detto “sai che ti dico? Mi
sto divertendo, adesso faccio questo!” Poi ad un certo punto dovrò decidere di meglio
perché c’è gente che mi sparerebbe perché non sto facendo altri personaggi. Non
sto facendo Brullonulla, Sbranzo, ma anche il personaggio che ho messo l’altro
giorno, “Palazzina di 30 piani mascherata": quello è un altro nome bello. Solo
che se portassi avanti tutti i personaggi che ho così non ce la faccio!
- A suo tempo l’apparizione della "Palazzina di 30 piani"
in A come ignoranza mi ha fatto morire dal ridere, non me l’aspettavo proprio!
Beh Palazzina mascherata di 30 piani è bello dai! Io lo
porterei avanti perché io mi faccio le stesse domande che si fa il lettore, come
andrà avanti questa cosa, cos’è… solo che a volte costruisci il personaggio e
lo rovini, tipo “Fregasega”. Fregasega l’ho disegnato un paio di volte, è
bello, ma se dovessi approfondirlo, spiegarlo e costruirgli un mondo intorno
rovinerei qualcosa. Se costruisci un passato ai personaggi alcuni li migliori
altri li rovini!
- Potresti fare una “Justice League” dei tuoi supereroi!
- Potresti fare una “Justice League” dei tuoi supereroi!
E’ che io quando perdo la tangente e parto con un
personaggio inizio a pensare già come sarà il remake che farò fra 20 anni dello
stesso personaggio, come saranno gli attori che interpreteranno il film… vado
un po’ troppo avanti con i pensieri e non faccio un c#zzo perché adesso faccio
il passo numero due: “che palle, ho troppe cose da tenere in mente”.
- Anche solo a fare parodie Disney potresti andare avanti
all’infinito!
Quando ho iniziato questa carriera mi son detto: non farò
mai paperi, perché tutti gli italiani fanno i paperi ad un certo punto. Poi ho
fatto il misterioso papero del Giappone, adesso ho fatto Pupparino e fra l’altro
ci sono delle porte aperte per fare delle storie della Disney su Topolino,
quindi potrei fare altri paperi ancora!
- Ma scriverle o anche disegnarle?
Scriverle, scriverle! Disegnarle no, lì hanno il top
della qualità dei disegnatori d’Italia. Pastrovicchio fa paura, lui fa
Topolino, ma facesse qualsiasi altra cosa ha una mano che è incredibile!
- Come nascono le tue battute, spontaneamente?
Magari! Nel senso che tante volte la battuta ti viene, tante altre devi stare su un foglio bianco così, a piangere e a dire "ho sbagliato tutto nella vita, dovevo fare un altro lavoro, sono un fallito, bla bla" e dopo 3-4 ore qualcosa ti viene magari. Oppure copi gli altri, come fanno tutti, c#zzo! C'è una marea di fumettisti nuovi che si stanno copiando tutti uno con l'altro, una cosa spaventosa! L'importante comunque è che io sia riconoscibile come uno che non copia.
- Ora dopo Pupparino cosa hai intenzione di fare?
Il Misterioso Papero del Giappone mi sembrava un ottimo modo di tornare, però ho dei dubbi perché non mi viene così facile, perché è difficile fare un personaggio muto. Più che altro perché è una storia d'azione demenziale, e in Italia non c'è gente che fa azione e non c'è tanta gente che fa roba demenziale. E' un mix che amo nelle cose giapponesi (io ho letto molti manga perché erano economici). In Italia non c'è questo mix, non c'è neanche molta azione fatta bene se devo essere sincero.
- Un genere tipo Dragon Ball prima serie?
Sì, soprattutto le cose con i "combattimenti" mi sembrano che non esistano qua, e a me piacciono, quindi vorrei fare quello. In effetti gli "shonen" sono il genere di manga che leggevo di più, e qua non c'è molta gente che prova a farli, e quando li fanno non hanno un'azione fatta decentemente. Cioè una delle cose che mi piace nell'azione "giappo" è che ha sempre delle regole di logica. Mentre gli americani fanno che se uno dà un pugno all'altro vedi la didascalia grossa "questo pugno l'hanno sentito anche i suoi antenati", ti spiegano quello che è successo, nei giapponesi tu vedi l'azione, sai che quello ha il suo potere, l'altro ha il suo potere, poi si combinano. Poi c'è sempre quello che vince perché ci crede di più, per carità, però di solito c'è un po' di costruzione del combattimento. A me queste cose piacciono tantissimo, quindi è quello che cerco di fare, cercando anche di far ridere, e in più anche con un personaggio muto, quindi è un casino! Il Papero funziona per alcune mini-strisce ma per le storie lunghe è un po' appunto un casino, però vorrei fare quello. Un po' perché ci tengo, un po' perché penso che sia tra i miei personaggi fra i più trasversali, visto che piace anche ai bambini visto che non è incentrato sul sangue o la violenza, come le cose che mi piacciono normalmente.
- Alcune tue storie sono veramente splatter!
Sì, alcune ho dovuto eliminarle! Tipo nei fumetti di A come Ignoranza c'era la famiglia Dodio. La famiglia Dodio piaceva tantissimo a molte persone, ma tipo alle ragazze non piaceva, ed io devo puntare alle ragazze, perché sennò non si tromba mai. Quindi ora punto a fare fumetti che portano a trombare!
- A me piaceva molto anche la signora Fleccier!
Però anche quella è di quei personaggi che sono belli per una storia, ma poi portandoli avanti è difficile farli funzionare. Anche perché comunque se fai tanti personaggi molti si somigliano tra di loro, cioè mi piacerebbe essere in grado di creare ogni personaggio supermegadiverso uno dall'altro, però diciamoci la verità, ogni personaggio stronzo,antipatico, o che è beffardo è uguale all'altro. L'unica cosa è che dovrei fare davvero una "battle royale" e ammazzarne un po', così mi libero davvero di questi pesi e vediamo. Tipo a me piace fare gli "Animaletti crudi", però sono un po' volgari, quindi tagliano via una fetta di pubblico...
- Però sono molto divertenti!
Io li adoro. Gli Animaletti crudi li ho creati come sfogo. Era un periodo in cui in facevo delle storie da proporre alla Gazzetta, per un diario che facevano. Continuavo a creare cose "pucciose", perché se facevo qualcosa di un po' violento loro dicevano "eh no, non va bene! Non deve esserci violenza, non deve esserci sangue, non devono esserci bestemmie, non deve esserci niente di blasfemo..." Poi facevo le vignette della serie "Lov" e loro stessi mi dicevano: "abbiamo fatto un sondaggio e queste vignette sono le preferite del nostro diario, però non le capiamo". Sono fra le cose più semplici che abbia mai fatto, sono semplicissime! "Noi non le capiamo, non ci piacciono" Quindi cercavo di fare delle cose che andassero più nella direzione che piacesse a loro. Perciò era talmente un momento in cui facevo cose dolciose, cuoriciose, senza offendere nessuno, che ho dovuto sfogarmi con gli animaletti crudi! Nelle strisce degli animaletti crudi ho messo tutto l'umorismo becero, volgarotto, con battute terra terra che mi vergogno quasi a fare ma le ho messe là. Alcune mi vergogno in effetti però alla fine hanno preso una certa personalità e sono diventate una parte di me. Adesso le tratto con più rispetto, non ci faccio battute proprio cacca-culo, ci faccio qualcosa di più costruito, però alla fine con un cuore di cacca-culo, che è importante!
- Fra l'altro Pupparino nasce dagli animaletti crudi!
Sì, è uno spinoff! Io continuo a creare spinoff dei personaggi, anche il Papero è uno spinoff delle strisce Sick Sick Sick, è uno dei personaggi con cui sono nate. Sick Sick Sick doveva essere un contenitore di cose generiche, personaggi a caso, senza una continuità, magari qualcuno che ritorna. Quindi subito sono nati il "Malvagio dottore" e il Papero, più o meno assieme, sono fra le prime sei vignette. Poi la Gazzetta mi disse "ci piacciono, faccene venti da mettere su un diario" Le feci e mi dissero "No, aspetta volevamo solo il Papero!" Quindi ho preso il Papero, ho iniziato a fare più vignette solo per lui ed è diventato uno spinoff ad un certo punto. E va bene così, continuo così, mi piace. Potrei fare uno spinoff di migliaia di personaggi, però già "A come Ignoranza" era un contenitore di personaggi, di storie, ed era impossibile da portare avanti. Mi stavo ammazzando per portare avanti quella serie!
- Infatti volevo chiederti, riprenderesti a fare A come Ignoranza?
No! Mi piacerebbe portarla avanti, ma ogni volta che scrivi una storia è come fare una tesi: immaginati di fare una cosa lunga, che potenzialmente potrebbero vedere tutti, e deve far ridere! In più in A come Ignoranza c'erano più storie, quindi 3-4 volte il ripetere una tesi: ad un certo punto non ce la facevo. Facevo 60 pagine piene ogni due-tre mesi, in più con più personaggi, un suicidio!
- Un'ultima cosa, come nasce Brullonulla e il suo tormentone "poichè detengo il dottorato"?
Come quasi tutti i fumettisti, noi facciamo fumetti anche per comunicare delle cose, ad esempio il fumetto lo fai in classe per passarlo ai tuoi compagni. Hai presenti i meme? Ora tutti sanno fare i meme, è una cosa alla portata di tutti. Prima che esistesse il meme solo noi fumettisti e disegnatori avevamo la possibilità di fare meme, cioè la cosa che facevamo prima era disegnare una cosettina con una frase. E' così in effetti che nasce il fumetto, adesso è alla portata di tutti ma in effetti il fumettista era uno che faceva meme quando ancora non esistevano i meme. E' una forma di comunicazione, per rispondere a qualcuno in classe facevo un fumetto. Quando sono nati i blog io non facevo più fumetti perché non pensavo che potesse essere una professione. Praticamente frequentavo il blog di questa persona che è reale, è esistente, e si chiamava Brullonulla, ed una volta nei suoi commenti ho fatto una vignettina per commentare una cosa. Questa gli è piaciuta tanto, ho aperto un blog anch'io e ho iniziato a fare prima fumetti, le strisce vengono dopo per ingraziarsi il pubblico pigro. La prima storia che ho fatto era su Brullonulla o su Sbranzo. Brullonulla appunto era un personaggio di quel blog che ho continuato a portare avanti. La prima pagina che ho fatto su Brullonulla e su cui lui poi ha insistito perché aprissi un blog è su di lui che aveva preso il dottorato. Io tuttora non so cosa sia il dottorato! E gli chiesi "Ma cos'è il dottorato?" E lui "Vado in giro per l'università, bevo caffè, tocco il culo alle tipe e gioco con le proteine!" Da lì è diventato "poichè dentengo il dottorato": per me il dottorato ancora adesso non ha un vero significato, però lui ha il dottorato e quindi fa cose strane, e da lì è diventato un personaggio che fa cose perché detiene il dottorato. Io non so cosa sia il dottorato, io di certo non ho il dottorato!
- Come nascono le tue battute, spontaneamente?
Magari! Nel senso che tante volte la battuta ti viene, tante altre devi stare su un foglio bianco così, a piangere e a dire "ho sbagliato tutto nella vita, dovevo fare un altro lavoro, sono un fallito, bla bla" e dopo 3-4 ore qualcosa ti viene magari. Oppure copi gli altri, come fanno tutti, c#zzo! C'è una marea di fumettisti nuovi che si stanno copiando tutti uno con l'altro, una cosa spaventosa! L'importante comunque è che io sia riconoscibile come uno che non copia.
- Ora dopo Pupparino cosa hai intenzione di fare?
Il Misterioso Papero del Giappone mi sembrava un ottimo modo di tornare, però ho dei dubbi perché non mi viene così facile, perché è difficile fare un personaggio muto. Più che altro perché è una storia d'azione demenziale, e in Italia non c'è gente che fa azione e non c'è tanta gente che fa roba demenziale. E' un mix che amo nelle cose giapponesi (io ho letto molti manga perché erano economici). In Italia non c'è questo mix, non c'è neanche molta azione fatta bene se devo essere sincero.
- Un genere tipo Dragon Ball prima serie?
Sì, soprattutto le cose con i "combattimenti" mi sembrano che non esistano qua, e a me piacciono, quindi vorrei fare quello. In effetti gli "shonen" sono il genere di manga che leggevo di più, e qua non c'è molta gente che prova a farli, e quando li fanno non hanno un'azione fatta decentemente. Cioè una delle cose che mi piace nell'azione "giappo" è che ha sempre delle regole di logica. Mentre gli americani fanno che se uno dà un pugno all'altro vedi la didascalia grossa "questo pugno l'hanno sentito anche i suoi antenati", ti spiegano quello che è successo, nei giapponesi tu vedi l'azione, sai che quello ha il suo potere, l'altro ha il suo potere, poi si combinano. Poi c'è sempre quello che vince perché ci crede di più, per carità, però di solito c'è un po' di costruzione del combattimento. A me queste cose piacciono tantissimo, quindi è quello che cerco di fare, cercando anche di far ridere, e in più anche con un personaggio muto, quindi è un casino! Il Papero funziona per alcune mini-strisce ma per le storie lunghe è un po' appunto un casino, però vorrei fare quello. Un po' perché ci tengo, un po' perché penso che sia tra i miei personaggi fra i più trasversali, visto che piace anche ai bambini visto che non è incentrato sul sangue o la violenza, come le cose che mi piacciono normalmente.
- Alcune tue storie sono veramente splatter!
Sì, alcune ho dovuto eliminarle! Tipo nei fumetti di A come Ignoranza c'era la famiglia Dodio. La famiglia Dodio piaceva tantissimo a molte persone, ma tipo alle ragazze non piaceva, ed io devo puntare alle ragazze, perché sennò non si tromba mai. Quindi ora punto a fare fumetti che portano a trombare!
- A me piaceva molto anche la signora Fleccier!
Però anche quella è di quei personaggi che sono belli per una storia, ma poi portandoli avanti è difficile farli funzionare. Anche perché comunque se fai tanti personaggi molti si somigliano tra di loro, cioè mi piacerebbe essere in grado di creare ogni personaggio supermegadiverso uno dall'altro, però diciamoci la verità, ogni personaggio stronzo,antipatico, o che è beffardo è uguale all'altro. L'unica cosa è che dovrei fare davvero una "battle royale" e ammazzarne un po', così mi libero davvero di questi pesi e vediamo. Tipo a me piace fare gli "Animaletti crudi", però sono un po' volgari, quindi tagliano via una fetta di pubblico...
- Però sono molto divertenti!
Io li adoro. Gli Animaletti crudi li ho creati come sfogo. Era un periodo in cui in facevo delle storie da proporre alla Gazzetta, per un diario che facevano. Continuavo a creare cose "pucciose", perché se facevo qualcosa di un po' violento loro dicevano "eh no, non va bene! Non deve esserci violenza, non deve esserci sangue, non devono esserci bestemmie, non deve esserci niente di blasfemo..." Poi facevo le vignette della serie "Lov" e loro stessi mi dicevano: "abbiamo fatto un sondaggio e queste vignette sono le preferite del nostro diario, però non le capiamo". Sono fra le cose più semplici che abbia mai fatto, sono semplicissime! "Noi non le capiamo, non ci piacciono" Quindi cercavo di fare delle cose che andassero più nella direzione che piacesse a loro. Perciò era talmente un momento in cui facevo cose dolciose, cuoriciose, senza offendere nessuno, che ho dovuto sfogarmi con gli animaletti crudi! Nelle strisce degli animaletti crudi ho messo tutto l'umorismo becero, volgarotto, con battute terra terra che mi vergogno quasi a fare ma le ho messe là. Alcune mi vergogno in effetti però alla fine hanno preso una certa personalità e sono diventate una parte di me. Adesso le tratto con più rispetto, non ci faccio battute proprio cacca-culo, ci faccio qualcosa di più costruito, però alla fine con un cuore di cacca-culo, che è importante!
- Fra l'altro Pupparino nasce dagli animaletti crudi!
Sì, è uno spinoff! Io continuo a creare spinoff dei personaggi, anche il Papero è uno spinoff delle strisce Sick Sick Sick, è uno dei personaggi con cui sono nate. Sick Sick Sick doveva essere un contenitore di cose generiche, personaggi a caso, senza una continuità, magari qualcuno che ritorna. Quindi subito sono nati il "Malvagio dottore" e il Papero, più o meno assieme, sono fra le prime sei vignette. Poi la Gazzetta mi disse "ci piacciono, faccene venti da mettere su un diario" Le feci e mi dissero "No, aspetta volevamo solo il Papero!" Quindi ho preso il Papero, ho iniziato a fare più vignette solo per lui ed è diventato uno spinoff ad un certo punto. E va bene così, continuo così, mi piace. Potrei fare uno spinoff di migliaia di personaggi, però già "A come Ignoranza" era un contenitore di personaggi, di storie, ed era impossibile da portare avanti. Mi stavo ammazzando per portare avanti quella serie!
- Infatti volevo chiederti, riprenderesti a fare A come Ignoranza?
No! Mi piacerebbe portarla avanti, ma ogni volta che scrivi una storia è come fare una tesi: immaginati di fare una cosa lunga, che potenzialmente potrebbero vedere tutti, e deve far ridere! In più in A come Ignoranza c'erano più storie, quindi 3-4 volte il ripetere una tesi: ad un certo punto non ce la facevo. Facevo 60 pagine piene ogni due-tre mesi, in più con più personaggi, un suicidio!
- Un'ultima cosa, come nasce Brullonulla e il suo tormentone "poichè detengo il dottorato"?
Come quasi tutti i fumettisti, noi facciamo fumetti anche per comunicare delle cose, ad esempio il fumetto lo fai in classe per passarlo ai tuoi compagni. Hai presenti i meme? Ora tutti sanno fare i meme, è una cosa alla portata di tutti. Prima che esistesse il meme solo noi fumettisti e disegnatori avevamo la possibilità di fare meme, cioè la cosa che facevamo prima era disegnare una cosettina con una frase. E' così in effetti che nasce il fumetto, adesso è alla portata di tutti ma in effetti il fumettista era uno che faceva meme quando ancora non esistevano i meme. E' una forma di comunicazione, per rispondere a qualcuno in classe facevo un fumetto. Quando sono nati i blog io non facevo più fumetti perché non pensavo che potesse essere una professione. Praticamente frequentavo il blog di questa persona che è reale, è esistente, e si chiamava Brullonulla, ed una volta nei suoi commenti ho fatto una vignettina per commentare una cosa. Questa gli è piaciuta tanto, ho aperto un blog anch'io e ho iniziato a fare prima fumetti, le strisce vengono dopo per ingraziarsi il pubblico pigro. La prima storia che ho fatto era su Brullonulla o su Sbranzo. Brullonulla appunto era un personaggio di quel blog che ho continuato a portare avanti. La prima pagina che ho fatto su Brullonulla e su cui lui poi ha insistito perché aprissi un blog è su di lui che aveva preso il dottorato. Io tuttora non so cosa sia il dottorato! E gli chiesi "Ma cos'è il dottorato?" E lui "Vado in giro per l'università, bevo caffè, tocco il culo alle tipe e gioco con le proteine!" Da lì è diventato "poichè dentengo il dottorato": per me il dottorato ancora adesso non ha un vero significato, però lui ha il dottorato e quindi fa cose strane, e da lì è diventato un personaggio che fa cose perché detiene il dottorato. Io non so cosa sia il dottorato, io di certo non ho il dottorato!
Cioè quest'uomo ha inventato quela fantastica gif ed è l'autore di quelle strisce?
RispondiEliminaGrande!!
Zabulon, ahhahaha, fantastico! Da oggi quando chiuderò una porta con quell'intento farò come negli anime: "per l potere di Zabulon!"
Un po' di politicamente scorretto, splatter, ironia..davvero un autore geniale!
Veramente!
Eliminaah bellissima la marmitta catalitica da culo :D
RispondiEliminaEcco, a proposito di trovate geniali :)
EliminaIntervista interessante! Ho sempre pensato che Daw avesse ottime intuizioni a volte un po' confuse dentro una produzione fin troppo abbondante... Un po' emerge anche dalle sue parole... le potenzialità per crescere e diventare un grande dell'umorismo però ci sono eccome!
RispondiEliminaPensa che l'intervista è un mio tentativo di riassunto, perché lui ha parlato per circa il doppio :D Diciamo che ha 1000 idee in testa e poco tempo per trasporle tutte
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