La nerd-intervista: Val Romeo

Oggi siamo in trasferta al Cartoomics ma non potevo lasciare sguarnito questo blog. Ecco quindi la mia intervista alla bravissima e gentilissima disegnatrice bonelliana Val Romeo, disegnatrice fra l'altro del recente crossover Morgan Lost/Dyd!

- Ciao Val e grazie per l'intervista. Come sei arrivata a disegnare Morgan Lost?

Quando studiavo alla scuola del fumetto avevo un obiettivo, o sogno come lo chiamavano in molti: lavorare con Claudio Chiaverotti magari su un Dylan Dog (Morgan non esisteva ancora e Claudio era la stella di Dylan Dog). L'universo ha cominciato a lavorarci su, così come anche io. Ho studiato e pubblicato tanto fino a quando Claudio mi ha notata e mi ha chiamata per Morgan Lost. E insieme abbiamo creato il team up Morgan Lost_Dylan Dog, albo molto fortunato e anche mio personale sogno avverato.

- Quali sono i tuoi progetti futuri, anche extra ML?

Morgan mi ha conquistata, sento questo personaggio in maniera molto intensa. Stimola molto la mia creatività. Fino a quando ci sarà posto per me a New Heliopolis non mi sposterò facilmente in altri staff. Ma anche per crescita personale qualche volta faccio la guest star in altre testate di prestigio. A Settembre 2019 è prevista una mia storia sul Maxi Zagor. Qui ho avuto modo di dedicarmi ad ambientazioni western e naturali, che poco o per niente avevo affrontato precedentemente. Molto stimolante.

- Gli autori che ti hanno ispirato di piu? I primi fumetti che hai letto?

Sono una persona molto curiosa e attratta dalla bellezza e dalla potenza del linguaggio del corpo. Ovviamente il primo amore è stato Walt Disney (menzione particolare per Cinderella). Nel fumetto realistico invece i miei primi amori sono stati Ernesto Gar¢ia Seijas (Helena e El Negro Blanco) e Carlos Gomez (Dago). Ma anche Dylan Dog ovviamente, con i suoi grandi talenti. Nella mia vita continuo a trovare nuovi autori che mi ispirano ma elencarli sarebbe troppo faticoso.

- Ho letto in rete che l'altra tua grande passione è il biliardo, di cui sei stata anche campionessa italiana...

Ho giocato a livello agonistico a Pool per circa 10 anni, ho imparato l'autodisciplina, a perdere e rialzarmi, e infine a vincere con concentrazione e grinta. Queste qualità sono state fondamentali per raggiungere risultati nella mia carriera artistica, che è stata sempre la mia più grande aspirazione. Quando ho cominciato a lavorare non ho avuto più il tempo di allenarmi ( almeno 4 ore al giorno) dunque ho dovuto abbandonare. Non nascondo che un giorno mi piacerebbe riprendere, magari quando comprerò un pool per casa, il biliardo mi rilassa molto.
Grazie di tutto Fabrizio, e un caro saluto ai lettori del tuo blog 😊