mercoledì 19 dicembre 2018

Dampyr 225 Gli orrrori di Red Hook - di Mauro Boselli e Paolo Raffaelli

Il Dampyr di questo mese è dedicato al grande HP Lovecraft, prendendo spunto da un periodo poco noto della sua drammatica vita..


Red Hook è un quartiere di New York dove visse HP negli anni del proibizionismo, ai tempi del suo infelice matrimonio con Sonia Greene. Questo luogo popolato da moltissimi immigrati fece crescere in lui a dismisura le paure e le paranoie, che sfociarono nella scrittura del racconto "the Red Hook horror". Si viene a sapere che i reali motivi della xenofobia di HP sono da ricercarsi nelle terribili creature ancestrali già affrontate in passato dai nostri eroi. Senza voler spoilerare troppo, se conoscete Lovecraft saprete di chi (o cosa) sto parlando. Comunque il team si recherà negli Stati Uniti per indagare, "incuriosito" e ispirato da Caleb Lost, ma aiutato dall'angelo di New York, Anyel Zant. A tal proposito, dopo che si è esplorato più volte il passato di Caleb, in questo albo si esplora una parte del passato di Anyel, che da quello che si intuisce potrà riservare in futuro altre sorprese.

Non manca nella storia il cameo di un altro grande autore di "Weird Tales", la rivista pulp dove scriveva HP: Robert Erwin Howard. 
Parlando degli autori, esordisce nella serie Paolo Raffaelli, già disegnatore della graphic novel Keller, che era ambientata sempre negli anni '20. C'è da dire che Paolo esordisce veramente alla grande, riesce a ricreare perfettamente sia le atmosfere americane di quasi cento anni fa sia quelle allucinate della spirale di orrori in cui si troveranno coinvolti Harlan Draka e soci. Finale particolarmente "splatteroso"!

Dampyr 225 Gli orrrori di Red Hook - di Mauro Boselli e Paolo Raffaelli
pagine 98 euro 3.50
Sergio Bonelli Editore

11 commenti:

  1. ah vero ricordo di aver letto da Nick Parisi delle inclinazioni razziste di Lovecraft :D (che poi anche Voltaire parlava male dei neri XD).
    Storia molto curiosa...voglio la versione italiana con qualche politico di casa nostra :D

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    1. Il povero Lovecraft era afflitto da mille paranoie, trovarsi in un quartiere con gente di colore di pelle diversa e di lingue diverse, è stata una vera botta per lui..li vedeva veramente come alieni, diciamo che era una xenofobia per paura più che per ignoranza

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    2. Ah ecco dove lo avevo letto anche io, da Nick. Non ho capito però quale siano le creature ancestrali. I vampiri?
      Ma lo scrittore come è presente nel fumetto, col solito flashback?
      Dalle immagini che hai riportato, concordo sul disegnatore esordiente.

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    3. SPOILER *** I Grandi Antichi, quindi Cthulhu e compagnia! :) Sì, Sia Lovecraft che Howard vengono mostrati tramite flashback

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  2. Il cortile da quello che leggo è comunque influenzato e ispirato da Lovecraft, quindi siamo sempre là :)

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  3. La storia sembra bella, ma sinceramente al di fuori dei fini della storia Lovecraft doveva aver paranoie grosse come grattacieli, un padre morto pazzo per colpa di una malattia venerea, una madre così iperprotettiva che segava gli angolo dei mobili e gli imbottiva per paura che il figlio di quindici anni ci si facesse male, sinceramente in confronto a lui quasi tutti hanno avuto una gioventù bellissima.

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    1. Infatti, la xenofobia verso gli stranieri fu solo una delle tante paranoie che ebbe.. e la fine non fu meno sfortunata e tragica, prima di un eventuale suicidio (come ad esempio Howard) arrivò un brutto male che in pratica lo consumò

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  4. Molto inteteressante, però con Dampyr sono in arretato, devo ancora leggere quello a colori azz!

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    1. So cosa vuol dire essere in arretrato, io sono in arretrato da mesi :D però con le serie da edicola cerco di essere in linea, altrimenti non recupererei più!

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  5. Grazie alla tua segnalazione me lo sono fatto mettere da parte in fumetteria. Ho smesso -purtroppo- di leggere Dampyr tanto tempo fa, credo di avere i primi 50 numeri. A lovecraft non ho resistito!

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