Continuamo con le interviste raccolte al TCBF con l'autore di Barlume, e membro del collettivo Mojo Autoproduzioni, Giulio Ferrara!
- Ciao Giulio, come nasce Barlume?
Ti dirò la verità. L’idea mi è nata così: spazzavo in camera, mi sono ritrovato una falena, e mi sono domandato se fosse vera la leggenda del fatto che vivono soltanto una notte. E quindi mi sono immaginato delle vite al limite che cercassero di arrivare ad una speranza, una luce come fa una falena. Ma allo stesso tempo arrivando alla luce si bruciano nel momento in cui la toccano. Allora nei tre capitoli ho cercato di analizzare queste vite che si intrecciano tra di loro, sono delle persone che cercano di fare il salto in più ma diciamo che restano vittime di quel salto. Quindi questo è più o meno com’è nato. La copertina me l’ha fatta un mio amico, che è Arturo Lauria, gli ho chiesto questo favore e lui gentilmente ha fatto questa copertina.
- Vedo che hai usato il bianco e nero per la colorazione del fumetto..
Sì, è un po’ tendente al blu!
- Come mai blu?
Perché diciamo che è un colore che se usato nella maniera giusta può rendere la cupezza. Comunque la cosa che piace a me è lavorare sulle pause, le scene rallentate. E diciamo che l’azzurro aiuta molto la lettura, a renderlo tranquillo all’occhio, quindi anche per quello!
- Questa è la tua prima opera?
Con il collettivo (Mojo nda) è il mio primo spillato, l’abbiamo fatto apposta per Treviso! Ma abbiamo già fatto in passato un’antologica tutti insieme. In più sto lavorando a dei progetti per piccole case editrici.
- La domanda successiva allora è: i tuoi progetti futuri?
Progetti futuri: ho avuto la fortuna di essere scelto come sostituto di un disegnatore di una serie che si chiama Wrath of God, per Caliber Comics. Quindi ora mi dedico a quello. In più sto cercando di scrivere una storia su un scrittore italiano al quale tengo abbastanza, che sarebbe Blanciardi. Quindi mi sto dedicando maggiormente a questi due progetti per il momento.
- Come mai proprio Luciano Blanciardi?
Perché mi piace la realtà che racconta, ha una storia molto travagliata. Diciamo che a me piacciono molto le storie cupe, nonostante io sia una persona molto solare nella vita reale. Però ha questa storia affascinante che si mescola anche alla musica, perché suonava anche il violoncello, e io sono appassionato di musica, sono un ex musicista. Quindi amo sia per come scriveva sia, anche se è triste da dire, la vita che ha vissuto anche se è finita molto male. Sento che c’è bisogno di raccontarla perché nessuno la conosce molto bene, specialmente nella città dove sono cresciuto, che è Grosseto, che è anche dove lui è nato.
- Infatti sento il tuo accento :) Ma voi del collettivo Mojo venite tutti dalla Toscana?
Siamo più o meno tutti dalla Toscana, poi in realtà io sono nato a Scafati, provincia di Salerno. C’è un’altra ragazzo che è sempre salernitano, però ci siamo trovati tutti quanti a Firenze, che è la nostra casa base.
- Parlando del TCBF, eravate presenti anche l’anno scorso?
No, è il nostro primo Treviso! Chissà di tornare anche il prossimo anno.
- A volte pare quasi che ci siano più autori che visitatori, qui a Treviso!
Sì, quello è vero! Ma alla fine se non ci si sopporta fra compagni di fumetto.. Alla fine siamo tutti sulla stessa barca! Noi siamo molto amici con il collettivo Mammaiuto, anche perché tutti noi siamo stati studenti di Checco Frongia (il fondatore di Mammaiuto nda), è stato lui a darci il “LA” per creare questo collettivo.
- Ah Checco, prima l’ho scambiato per Alan Moore! (risate generali nda)
Si si è l’Alan Moore italiano!
- Com'è la tua storia come fumettista?
Ti dirò la verità, io sono cresciuto nello sport, però ho sempre disegnato. Ho avuto diciamo vicende che mi hanno portato su questa strada, non rinnego niente, ho fatto anche il musicista, e poi sono arrivato ai fumetti. E’ stato grazie ai fumetti della Marvel, infatti me li sono tatuati addosso.. (Giulio mi mostra i suoi tatuaggi dei personaggi Marvel, io mostro il mio tatuagio del logo degli Avengers, risate generali nda) Fra l’altro questi me li ha fatti un disegnatore della Marvel, che è Carlo Barberi! Quindi da lì è nato questo amore, ho fatto quella che prima era la Scuola internazionale di Comics e ora è di design, e niente man mano anche grazie a Checco ho conosciuto meglio il mondo del fumetto e soprattutto il mondo delle autoproduzioni che è vivo. Si vede che la gente ama sperimentare perché alla fine ci autoproduciamo le cose, e questo non ci da limiti alla creatività. Quindi ora noi stiamo ragionando su questo, queste sono le prime cose, perché questo è il secondo anno che siamo vivi. Stiamo già pensando per il futuro però di fare delle sperimentazioni.
Un applauso a Giulio! Da una cazzata come una falena rincoglionita che sbatte contro un lampadina, è riuscito a tirare fuori qualcosa di profondo!
RispondiEliminaMaremma bucaliola, ci sono degli intrusi!
È importante supportarsi tra colleghi.
Fossi stato con voi, vi avrei preso per le orecchie a proposito dei tatuaggi... sai che sono contrario 😝
Sempre che non preferiate il mio unico tatuaggio, sul pube che recita "lecca lecca". Ovviamente scherzo!
Come al solito, ottima intervista, breve ma esaustiva!
Ho preferito farle brevi questo giro :) Vado meglio anch'io a trascriverle..tranne una che arriverà fra qualche settimana.. a volte gli spunti migliori arrivano da cose inaspettate!
EliminaAdesso sono curioso..quali tatuaggi ha?
RispondiEliminaPurtroppo devo ribadire il mio precedente commento: i disegni non mi convincono, la storia è molto affascinante.
In bocca al lupo a Giulio per i suoi progetti!
ps stamattina avevo letto "Intervista a GIULIANO Ferrara", mi era venuto un colpo ahhaah
Dal filmato da cui ho ricavato l'intervista si vede un Wolverine, un Deadpool, forse c'era anche uno Spider-Man..solo le facce comunque! Beh anche un'intervista a Giulianone sarebbe interessante :D
EliminaMa non sarà che con tutte queste interviste mi diventi giornalista e ti metti a fare la concorrenza al nostro amico Riky che leggo sulla mia testa? :P
RispondiEliminaMa abbiamo target differenti :D
EliminaInteressante l'uso del blu!
RispondiEliminaBella anche la sua storia personale da disegnatore.
Le falene... 24 ore per una vita, già!
P.s. è omonimo di un mio amico XD
Moz-
Ah si chiama proprio così come nome+cognome? :)
EliminaVeramente molto interessante, un autore da tener d'occhio :D
RispondiEliminaVedo con piacere che anche a lui le idee migliori vengono per caso XD
Già! Comunque è vero, un altro autore da tenere sotto osservazione!:)
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