Questi giorni si conludono diverse serie o stagioni fumettistiche. Sono usciti infatti gli ultimi albi delle prime stagioni di Creepy Past e Angie Digitwin (ne parlerò nei prossimi giorni) ed è uscito l'ultimo albo della serie Generazioni di Nathan Never, albo cui parlerò stasera!
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Mazzate anche qui per Nathan da parte di Legs |
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Si potrebbe dire che la serie Generazioni chiude veramente col botto. La fantascienza di riferimento questa volta è quella vista sui manga con i robottoni detti "mecha", però la loro incarnazione più moderna e fresca alla Neo Geon Evangelion e Knights of Sidonia (notare il titolo della copertina con lo stesso effetto grafico di quello presente su quest'ultima opera). Siamo in un futuro remoto, la Terra sta affrontando degli attacchi di enormi e mostruose creature. Creature derivate da un piano di un nemico di Nathan che ha coinvolto due persone a lui care.. Per combattere Omega, così si fa chiamare ora il "nucleo" o il "capo" di questa armata, vengono creati gli Alfa, ossia dei cloni di Nathan Never, soldati con le caratteristiche dell'originale e sacrificabili. Le battaglie finali si stanno svolgendo dall'altra parte dell'universo, visto che sia gli Alfa e gli Omega hanno attraversato un tunnel quantico che poi si è richiuso..
Ho cercato di riassumere l'antefatto senza rivelare troppo della trama, ma l'albo contiene molte sorprese e colpi di scena. Adriano Barone scrive veramente un degno finale per questa serie che ha spaziato per tutti i lati della fantascienza. Centratissima la scelta di Massimo Dall'Oglio come disegnatore di questo capitolo finale. Oltre ad essere un disegnatore bonelliano si può benissimo definire un "mangaka" italiano! Veramente stupende e spettacolari le sue tavole. Potrei fare un unico appunto, che vale per tutte le altri parti di Generazioni: anche quest'albo meritava molte più pagine!
Nathan Never Generazioni 6: Gli Alfa e gli Omega - di Serra, Barone, Dall'Oglio
Pagine 98 - euro 3.90
Sergio Bonelli Editore
Sai che il disegno non mi ha convinto tantissimo? Ma ne ho visto poco per darmi un'idea precisa.
RispondiEliminaOvviamente non lo vedrò perché nella mia edicola sono usciti solo i primi due numeri (si è fermato al Nathan Never versione Ken il Guerriero)
Anch'io ne ho trovata solo una copia (che ho preso io!) nella mia edicola..purtroppo la diffusione di certi albi è sempre un problema!
EliminaA volte anche io fatico a trovare certi albi che mi segnali (e ricorro al web, a partire da ebay dove si trovano con spese di spedizione buone rispetto che a quelle delle case editrici, come nel caso di un Topolino).
RispondiEliminaEbay e Amazon per questi casi sono un toccasana
EliminaA me non piacciono i mecha più recente, fatta eccezione per Patlabor che era più un poliziesco, però per Nathan era la scelta migliore, non ce lo avrei visto su di un robottone gigante come Goldrake o Daltanious 😆
RispondiEliminaNon mi sento di concordare con la definizione sul disegnatore "mangaka italiano" per due motivi: 1) il suo tratto italiano è indistinguibile e 2) gli italiani che provano a riprendere il tratto nipponico, fanno ridere. Due punti per elogiarlo, non per sminuirlo.
Però il risultato mi piace, sembra più un mangaka che scimmiotta gli occidentali che viceversa.
L'hai definito meglio di me :) Comunque intendevo che (se non ho capito male) è fra i pochi italiani che pubblicano fumetti in giappone, per quello è un mangaka! Poi il suo tratto l'ho trovato molto originale, non conosco però altre sue opere per poter giudicare meglio..
EliminaAaah avevo capito male io allora. Non sapevo pubblicasse in Giappone, anzi, non sapevo che in Giappone accettassero stranieri per i loro manga, sono molto conservatori e xenofobi.
EliminaEcco ho trovato dove spiegano la faccenda: http://www.sergiobonelli.it/notizie-flash/2018/03/22/news/dall-oglio-alla-conquista-del-giappone-1002664/
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