Stasera mi lancio nella recensione di un'opera sicuramente di non facile recensione: il pluripremiato Anubi, di Taddei e Angelini!
Anubi è stato pubblicato la prima volta nel 2015 da Grrrz. Ha vinto il premio come miglior fumetto italiano al Napoli Comicon e il premio Boscarato nel 2016. Coconino quest'anno ha ben pensato di ristampare l'opera.
Qual'è la storia di Anubi? Molto semplicemente il dio-sciacallo dell'antico Egitto per qualche motivo si ritrova in un comune paese dei giorni nostri, assieme a lui l'altra divinità Horus.
Ma incredile a dirsi, nel tragico paese descritto dagli autori, Anubi si trova ad essere quello più normale. Emblematica all'inizio la galleria con tutti i "conoscenti" di Anubi, come li definisce lui.
Dai tossichetti, giovani tossicodipendenti che vendono di tutto, al tremendo Travis, direttore della sicurezza della diga che sovrasta la città. Dal clown che racconta barzellette antisemite, all'uomo col cancro in faccia, che a parte questo "piccolo" problema è forse uno dei più normali. C'è pure Burroughs, non un omonimo, proprio lo scrittore che in questo racconto è diventato immortale!
In tutta questa galleria degli orrori Anubi viva la sua esistenza fatta principalmente di solitudine. L'unico amico, se così si poteva definire, è Enrico, con cui condivideva il dramma della droga. Geniale la maniera in cui gli autori rappresentano la dipendenza o come dicono qui scimmia: qui viene rappresentata come una donna magrissima che ti segue dappertutto e che è ossessionata da te. Non ho mai visto una così azzeccata raffigurazione della tossicodipendenza!
Una parola anche per lo stile grafico di Angelini, particolare e unico,
quasi da fumetto umoristico, cosa che Anubi non è, anche se riesce a
strappare qualche sorriso amaro.
E' un'opera che sicuramente colpisce e non fa rimanere indifferenti. Forse un tale cinismo e pessimismo nell'umanità l'ho trovato in Pazienza e recentemente in Residenza Arcadia di Daniel Cuello.
Il libro è costuito da ben 340 pagine, ma si leggono comunque molto velocemente, perché si viene rapidamente conquistati dall'assurdo mondo di Anubi.
Anubi - di Marco Taddei e Simone Angelini
pagine 340 - euro 19
Coconino Press
Decisamente una storia originale :D. Immagino che ci siano diverse metafore interessanti in queste 340 pagine :)
RispondiEliminaGuarda, c'è di tutto dentro..non potevo spoilerare troppo, per quello ho scritto che è stata una recensione difficoltosa :)
EliminaInsolito, pensavo che Anubi fosse dedicato al dio egizio e invece è una storia bomba!
RispondiEliminaDiciamo che l'Egitto centra ben poco..a parte poche scene
EliminaNe avevo già sentito parlare, ne vale sicuramente la pena.
RispondiEliminaSicuramente si!
EliminaNon lo conoscevo e... sembra non male. Ciao, Ciao
RispondiEliminaCiao Sergente, sicuramente merita :)
EliminaDalle immagini non gli avrei dato un soldo ma leggendoti, trovo che le idee siano geniali!
RispondiEliminaScimmia credo si usi molto al nord, anche negli States ma oggi è molto diffuso come modo di dire.
Ormai Scimmia lo usiamo nel senso di desiderio/voglia..hai presente quando fra nerd ci si scrive "ho una scimmia pazzesca per il nuovo Star Wars"? Che poi qualcuno ha esagerato e l'ha fa diventare Gorilla o addirittura King Kong :D
EliminaLe storie assurde mi intrigano e poi credo anch'io che siano geniali certi aspetti, tuttavia non saprei se leggerlo o meno per davvero, vedremo ;)
RispondiEliminaSono 340 pagine, sono abbastanza impegnative anche per un fumetto..però quando inizia a leggerlo ti conquista!
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