Stasera parliamo velocemente del nuovo Dylan Dog Color Fest, uscito da qualche giorno. Questa volta Dyd incontra l'universo della serie Creepy Past. La bellissima copertina è di Giovanni Rigano.
Come detto Dylan si scontra con l'universo di Creepy Past, la recente serie della linea Bonelli Young incentrata sul fenomeno dei "Creepypasta". I Creepypasta sono le leggende orrorifiche diffuse tramite internet, una specie di versione moderna delle leggende metropolitane. Nelle tre storie dell'albo Dylan non incontrerà mai i protagonisti di Creepy Past (i due protagonisti principali sono Qiro e Ester) ma comunque ne condividerà paure ed esperienze. La prima storia del Color Fest è L'uomo senza faccia, ed è un episodio del passato di Dylan in cui ha avuto a che fare con uno dei Creepypasta principali e più spaventosi. La sceneggiatura è del curatore della serie Creepy Past Bruno Enna e i disegni sono di Giovanni Rigano, con gli importantissimi colori di Matteo Vattani.
"Amore sotto chiave" esplora un'assurda teoria dei Creepypasta: cosa succederebbe se al momento della posa di un famigerato lucchetto dell'amore (quelli ideati da Moccia..) non si gettasse via la chiave? Vi è il racconto parallelo di Dylan con quello di Ester e soci, che hanno a che fare con il medesimo fenomeno. La sceneggiatura in questo caso è di Giovanni Di Gregorio, i disegni sono di Alberto Zanon e i colori sono di Andres Mossa.
Conclude l'albo Le voci dentro, forse la storia più "dylaniana" dell'albo e la mia preferita fra le tre. Qualcosa che si diffonde tramite internet fa impazzire i ragazzi e li rende dei serial-killer.. la stessa cosa sembra stia accadendo anche al protagonista di Creepy Past, Qiro! Dylan, affiancato da una simpatica impiegata di Scotland Yard, indagherà sul fenomeno. Alla sceneggiatura torna Bruno Enna, ai disegni abbiamo Federico Nardo e i colori sono di Dario Calabria.
In conclusione tre storie interessanti che esplorano nuove possibilità per Dylan. Un appunto potrebbe essere per la cadenza trimestrale del Color Fest, non si fa a tempo a godersene uno che è già tempo di quello successivo (il prossimo uscirà a novembre). Si è un po' perso forse il senso di "albo evento"
Dylan Dog Color Fest 26 - Creepy Past - autori vari
pagine 98 - euro 4.90
Sergio Bonelli Editore
Il problema è che le leggende metropolitane, all'inizio ci credono in tanti, solo dopo diventano tali, mentre le creepy pasta nascono proprio come storie di finzione.
RispondiEliminaConcordo sui colori della prima storia ma i disegni non mi piacciono minimamente.
Interessante la trama della seconda.
Per la periodicità si vede che vende bene, altrimenti avrebbero rallentato invece che accelerare.
Il punto di partenza della seconda sono i lucchetti di Moccia..per fortuna poi diventa tutt'altro :) Comunque è vero il successo della serie , io stesso prendo il Color Fest e non la serie regolare..
EliminaNon sapevo nemmeno cosa fossero queste creepypasta... casco dalle nuvole!
RispondiEliminaDylan mi è sempre piaciuto (anche se ora prendo giusto un numero ogni tanto).
Ecco..spero di esserti stato d’aiuto..illuminante 😆
EliminaQuesto sì che è un cross-over interessante! Anzitutto la versione di Rigano' di Dylan e Groucho mi piacciono molto. Sarei curioso di leggerle per vedere come il grande Bruno Enna ha trattato la materia dylandoggesca. E poi pensare ai lucchetti del ponte come elemento di una storia horror e non di un romanzo di Moccia mi entusiasma :D
RispondiEliminaMai avrei pensato a Dyd e i lucchetti dell’amore..
EliminaProprio ieri sono passato in edicola a prendere Lupin, quindi non l'ho preso... ma oggi o domani mattina rimedio :D L'idea mi intriga parecchio :D
RispondiEliminaE’ sicuramente una piacevole lettura estiva
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