Borg McEnroe (2017) - La recensione di coppia

Dopo aver visto Tonya l'altro giorno ho suggerito a mia moglie la visione di un altro biopic sportivo, la storia della rivalità fra due famosissimi tennisti. Ecco quindi la nostra recensione di Borg McEnroe, di Janus Metz!


REGIA:
F. = 7 MV. = 8 MEDIA =7.5

STORIA:
F. = 8 MV. = 7.5 MEDIA = 7.75

ATTORI:
F: = 8 MV. = 7.5 MEDIA = 7.75

TRUCCO/PARRUCCO:
F: = 6 MV. = 7.5 MEDIA = 6.75

COSTUMI:
F: = 7 MV. = 7 MEDIA = 7

COLONNA SONORA:
F: = 7 MV = 6 MEDIA = 6.5

TOTALE: 7,2

Conclusioni:
FP: Il film esplora una grande rivalità sportiva, anche se poi i due tennisti si rispettavano a vicenda, perché forse erano più simili di quanto non si potesse pensare. La storia ci racconta principalmente il torneo di Wimbledon del 1980, che sarebbe stato il quinto vinto per Borg. Ci mostra tutto il cammino dei due verso la finale, con dei flashback che ne evidenzia l'insospettabile infanzia parallela. E poi c'è il momento clou della finale dalla durata infinita, passata alla storia. Gli anni '70-80 sono ricostruiti benissimo, così come sono bravi gli attori, dallo svedese Sverrir Gudnason che interpreta il glaciale Borg, a Shia LaBeouf che incarna l'iroso McEnroe (mettendoci molto di suo, visto l'arcinoto caratteraccio dell'attore così simile a quello del tennista). Una buonissima produzione europea che riporta alla luce dei momenti memorabili di storia sportiva.
MV:  Davvero un bel film. La visione è stata per me molto emozionante perché non sapevo come sarebbe andata a finire, e quindi ho vissuto questa storica finale per la "prima volta". Bellissima la fotografia, mirabili gli attori, anche lo svedesone dal nome impronunciabile. E molto bella la storia anche se è un po' manipolata in stile "americano", nonostante il film sia europeo. Comunque da vedere!