venerdì 25 maggio 2018

La nerd-intervista: Zerocalcare

Come ho già anticipato più o meno dappertutto, finalmente è successo. L'intervista di questa sera riguarda un fumettista che in pochi anni è diventato fra i più grandi in Italia, tanto è vero che non ha bisogno di ulteriori presentazioni: Zerocalcare!

- Iniziamo con una domanda scontatissima: come nasce questo “progettone” del doppio libro di Macerie Prime?

Allora nasce dal fatto che in realtà ad un certo io mi son trovato che non riuscivo più a raccontare le cose che mi succedevano sul blog, perché i personaggi che c’avevo erano rimasti cristallizzati a quando li ho creati ormai quasi 10 anni fa, tipo il Cinghiale c’aveva sempre quel cliché, Secco era sempre cristallizzato in quella dimensione del gioco d’azzardo, eccetera. Però in verità le persone che io frequentavo tutti i giorni, quelle stesse persone, erano cambiate negli anni. Quindi mi serviva un libro che raccontasse questo cambiamento, per poi ricominciare a fare il blog, le cose mie. Questa cosa qua in verità all’inizio doveva essere addirittura tre libri, perché doveva essere una roba gigante! Poi mi sono accorto invece, scrivendo la storia per intero, che anche se il numero di pagine magari all’epoca all’inizio avrebbe consentito di fare tre libri comunque c’era una divisione che era molto netta all’interno della storia, che erano sei mesi che trascorrevano tra il primo e il secondo atto, e alla fine ho deciso di fare quella divisione là, in due libri.

- Ma tu consigli la lettura consecutiva dei due libri, oppure di far passare sei mesi tra uno e l’altro? Perché ho sentito gente dire: “aspetto di leggerli tutti e due assieme” eccetera..

Ma, detto sinceramentissimamente? A me non me ne frega un c#zzo! (risate)

- Immaginavo la risposta!

Però è vero che l’idea di fare i sei mesi mi piaceva perché mi piaceva l’idea che il lettore c’avesse questi sei mesi di stacco esattamente come le persone della storia e non risolvesse questi sei mesi semplicemente girando una pagina. Poi, dopo di che, uno può fare quello che vuole!


- E l’allegoria del mondo post-atomico, come ti è venuta in mente?

Io ce l’ho sempre molto questa qua, in realtà quel mondo post-atomico è il seguito di un’altra allegoria che io avevo utilizzato..

- Il naufragio, che citi anche.

Esatto, il naufragio di Ogni maledetto lunedì su due. Perché io effettivamente se dovevo immaginare una condizione mia fino a qualche anno fa era questa di rimanere in mezzo all’acqua senza sapere che fare, al buio, dopo questo naufragio. Se devo fare un bilancio invece degli ultimi anni, anche i naufragi ad un certo punto finiscono e uno o muore o arriva alla terraferma, e quindi volevo fare questo seguito qua.




- C’è tutto un passaggio toccante sulla crisi, di cosa ha comportato per intere generazioni. A te cosa ho comportato questa crisi? Ti ha cambiato la vita?

Guarda, a me in realtà non è stata la crisi che m’ha cambiato la vita, perché in verità il momento della fine delle mie illusioni è arrivato esattamente al fine della scuola. Nel senso che poi io quando stavo a scuola ero convinto di avere una specie di percorso segnato davanti che sarebbe passato per l’università, trovare un lavoro, eccetera. In realtà, ma quello è ascrivibile soltanto a me, io l’università l’ho cannata dopo 2 mesi perché ho steccato un esame, mi sono depresso, non mi andava più di farla e sono andato a lavorare! Quindi ho deciso di fare altro, e però questa dimensione lavorativa che io  avevo incontrato a 18 anni, di fatto non è mai diventata stabile!  Cioè fino a che non ho cominciato questa cosa dei fumetti in maniera corposa, quindi a 28 anni, per tutto il resto del tempo io ho lavorato praticamente sempre, però sempre con progetti che duravano 1 mese, 2 mesi, 3 mesi al massimo, eccetera. Per me la vera aspettativa tradita è stata questa, è stata che il lavoro non diventava mai stabile, non diventava mai una condizione che mi permetteva di dire: ok ora sono indipendente!

- Magari hai visto la crisi riflessa nei tuoi amici..


Si, ma anche nei miei genitori, in realtà! Nel senso che paradossalmente se devo pensare a qualcuno che ho visto patire la crisi e che gli ha cambiato le condizioni di vita son stati i miei genitori più che gli amici, perché gli amici in realtà si sono affacciati come me sul mondo del lavoro quando ormai il mondo del lavoro era già distrutto e quindi nessuno di loro c’è riuscito poi a fare i conti bene.

- E dopo questi due volumi? Continuerai a parlare dei tuoi amici? O passerai ad altro?

No no in realtà questi due volumi qua mi servivano esattamente per poter continuare a parlare dei miei amici. Intanto vorrei ricominciare il blog, vorrei ricominciare le cose brevi, perché un libro vero e proprio non c’è l’ho in testa ancora!

- Quindi, quando ti chiederanno: progetti futuri?

I cartoni animati, al momento.

- Guardare i cartoni animati?

Farli!

- Farli? Ah si ho visto i tuoi esperimenti su Instagram..quindi vuoi fare cose tue?

Si mie, voglio imparare bene.

- Alla Sio, proprio!

Si, ma proprio vorrei fare una scuola d’animazione vera, vorrei proprio imparare a fare un cartone fatto bene.

- Tu avevi già lavorato nel mondo dell’animazione, vero?

Io facevo gli storyboard! Però là era per una produzione, io là ero un mero esecutore di una cosa.

- Quindi vuoi fare un’opera alla Miyazaki!

Esatto! Però Mijazaki pure lavora con quattro, io voglio fare tutto da solo!

- Ultime domande futili, le serie televisive che stai seguendo al momento?

Sto guardando Handmaid’s Tale..

- E’ un po’ una tua fissa quella serie!

Si, perché è appena ricominciata la seconda stagione! Sto guardando Homeland, sto guardando Il Miracolo, una cosa italiana.. sto guardando un po’ di cose, nessuna che mi soddisfa particolarmente in questo momento!


- Ultimissima cosa: ma perché quando ti rappresenti da anziano ti fai con una benda, pensi che perderai un occhio, tipo Thor? (risate generali)

Sono quasi sicuro che finirà così!

- Perché?

Non lo so!

- Ti vedi come un vecchio pirata?

Non lo so, però penso che alla fine facendo a botte con qualcuno, qualcuno mi caverà un occhio!

- Dai, ormai, dici che farai ancora a tempo?

Io c’ho una vita parallela ai fumetti!

22 commenti:

  1. Quest'intervista è sacra! Bella davvero, non sei stato il classico giornalista serio, hai saputo trovare un buon equilibrio tra domande complesse e semplici, complimenti :D

    Se riprende il blog son solo contento!

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    1. "Sacra" :D esagerato! Vorrei sempre farle interessanti da leggere e anche divertenti :) Grazie

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  2. Interessante questo aspetto dei "sei mesi" da far passare per mettesi in pari anche con la dimensione temporale della storia.

    Cartone animato? E perché no. Sarei molto curioso. Un qualcosa tipo Bojack Horseman (nel senso di fare riflessioni sulla nostra società attraverso personaggi all'apparenza bizzarri).

    Bravo Fabri, ottima intervista

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    1. Ma magari una serie tv a cartoni fatta da Zerocalcare! Comunque su Instagram e presumo sugli altri social puoi già vedere dei suoi esperimenti, dove fra l'altro è doppiatore unico :D Grazie dei complimenti!

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  3. Grande Fab, sono davvero contentissimo per te! *__*
    Questo è un colpaccio.
    Io non sono molto appassionato di Zerocalcare, diciamo che l'ho anche letto poco. Qualcosa ho.
    Vediamo se riprende col blog, cosa tira fuori, magari mi appassiona molto! :)

    Moz-

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    1. Il blog era molto divertente e seguito, chissà che ci riesca!

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  4. Io di Zercocalcare seguivo solo il blog quando ancora era poco famoso, ma di suo non ho mai letto nulla.
    Prima o poi conto di farlo.

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    1. Dovresti iniziare dal primo libro, La profezia dell'armadillo.. è divertente ma anche toccante

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  5. Intervista bella e divertente, bravo!
    Non ho mai letto nulla di Zerocalcare, solo qualche cosa sul blog sporadicamente... magari prendo il primo libro e vediamo come va!

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    1. Dovrai rimediare anche tu! :) E Grazie per i complimenti

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  6. Bella intervista!
    Speriamo che Zerocalcare si butti davvero nell'animazione, uscirebbero cose stupende!

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  7. Bell'intervista (anche se non sono fan di zerocalcare)

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  8. Complimenti! Il cartone animato, grande curiosità...
    Anche se ancora sono ferma a Dodici e devo leggerlo.

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