La linea verticale - Puntate 1-2

La linea verticale è una serie in otto puntate di trenta minuti trasmessa da Rai 3 il sabato sera, scritta e diretta da Mattia Torre, autore anche del libro da cui è tratta. Torre è creatore anche della serie cult Boris, la quale sia per ambientazioni che per toni si discosta totalmente da La linea verticale. Ci troviamo in un ospedale, dove si trova ricoverato il quarantenne Luigi (il grande Valerio Mastandrea) a causa di un tumore al rene sinistro da asportare urgentemente.

Nonostante l'antefatto la serie non è drammatica, mantiene sempre un tono agrodolce, si sorride in maniera amara. A noi più che Boris ha ricordato il quasi dimenticato film capolavoro di ormai venti anni fa In barca a vela contromano, nel quale già duettava la coppia Mastandrea-Antonio Catania, che qui interpreta un chirurgo, che per ancora misteriose ragioni, non esercita più.

Nell'ottimo cast troviamo poi Paolo Calabresi prete non molto convinto, Giorgio Tirabassi un ricoverato con la passione della medicina, Greta Scarano (già vista in Smetto quando voglio 2 e 3) nei panni della coraggiosa moglie di Luigi per di più incinta. La serie  ricostruisce perfettamente l'ambiente ospedaliero, con i suoi spazi, i suoi tempi, le sue gerarchie, le angoscianti routine tipo il consenso informato. Mia moglie sottolineava, più o meno giustamente, che purtroppo l'argomento potrebbe risultare più terrificante di un horror, per qualcuno.
Le prime puntate, come sempre in un telefilm, sono propedeutiche, vediamo il ricovero di Luigi, pian piano ci vengono presentati i vari personaggi e i loro ruoli, in attesa di approfondire le loro storie. Anche La linea verticale ha il suo mistero, chi sarà il "luminare" che ha operato Luigi? Tutti ne parlano ma il suo volto per il pubblico e per Luigi stesso resta un mistero!