Le nerd-interviste: 46) Giulio Riosa

Oggi per la serie delle nerd-interviste abbiamo l'autore di Caedes, incontrato al TCBF: Giulio Riosa!


- Ciao Giulio, parlami del tuo fumetto Caedes..

E’ un’autoproduzione, una storia auto-conclusiva fantasy con un protagonista un pò atipico: una sorta di anarchico del mondo fantasy. Non c’è lo stereotipo del protagonista "contadino" che non sa niente del mondo che da un giorno all’altro scopre di dover salvare il mondo, ma al contrario è un personaggio che sa già il fatto suo, ha i suoi obbiettivi, solo che per portarli a compimento deve andare a infastidire ed attaccare l’ordine costituito, che è formato da una sorta di Chiesa che si è diffusa in tutto il mondo. Lui per i suoi obbiettivi, per poter raggiungere quello che vuole, è costretto a ostacolare o meglio ad attaccare e a ribellarsi a quello che ormai per tutto il mondo è una cosa che è stata accettata, quindi una sorta di involontario rivoluzionario. Il personaggio è nato quando facevo il master per Dungeons & Dragons...

- Quindi sei appassionato anche di giochi di ruolo!

Si esatto! E’ nato lì e all’inizio lui era l’antagonista della storia, solo che i giocatori non riuscivano mai a sconfiggerlo quindi da banale storia di stregone cattivo che vuole conquistare il mondo ha continuato a riempirsi di sfaccettature, di particolari e di cose interessanti, e ho detto: a questo punto portiamo avanti la sua storia di come lui è arrivato a quel punto, cioè di essere così potente! Questa è la parte di storia in cui lui è un avventuriero anche se cattivo, e compie le sue imprese per i suoi obbiettivi personali.

- E’ ambientato in un mondo fantasy alternativo?

Si è un mondo fantasy, non tanto alternativo, più che altro è un low-fantasy, non ci sono elfi, orchi... Diciamo che la magia c’è ma non è così tanto sviluppata, è qualcosa che strizza più l’occhio a un fantasy realistico piuttosto che a un fantasy molto high…

- Dalla copertina vedo però che ci sono delle "strane" creature..

Si esatto perché lui comunque ha un pò di poteri, però non è quel magico che.. cioè in una città non troveresti mai un negozio di magia per esempio, la magia la conoscono in pochi, la usano in pochissimi e di solito vengono anche perseguitati quelli che la usano! Come ispirazione, oltre alle opere di Howard, abbiamo anche, per quanto riguarda la parte della Chiesa, le opere di Malory sui cavalieri della tavola rotonda, lì c’è molto il concetto dell’onore, della cavalleria, quello è più il punto focale.

- E’ la tua prima opera?

Il mio primo personaggio e la mia prima storia. Avevo già fatto un’autoproduzione di 16 tavole, in cui la storia era stessa, però l’ho migliorata e ampliata: è un primo capitolo storia autoconclusiva che spero di portare avanti!

- Infatti la mia domanda successiva era, pensi di proseguire con questa saga?

Io sono fiducioso di questo, speriamo che possa andare bene!

- Tu da dove sei?

Io sono da Trieste!

- Ci sono anche draghi nel tuo mondo fantasy?

Nel mondo della storia si, in questa storia no.

- Però li hai già previsti..

Si, però diciamo che avranno un ruolo abbastanza importante..

- Quindi hai già in mente tutta la storia completa!

Si si, per tante parti di storia ho già gli eventi, diciamo che poi la storia andando avanti si dividerà tra due personaggi: lui Caedes che è questa scheggia impazzita e l’altra invece è uno dei membri più importanti della Chiesa che invece combatte per la Chiesa ma vuole renderla più umana, quindi dice “non bruciamo così streghe a caso..”

- Che è una Chiesa comunque che non c’entra nulla con la nostra…

E’ la Chiesa della Dea della luce, però lei e gli altri suoi compagni sono ispirati ai sette doni dello Spirito Santo, perché hanno delle caratteristiche che riguardano quei doni.