- Ciao e grazie per l'intervista!
Ale: Non chiedermi com’è nata l’idea perché c’è scritto dietro!
- Nooo! Mi hai bruciato subito la prima domanda!
Ale: No dai, la racconto originale!
- Metti che uno deve ancora comprare il libro..
Ale: Dai allora, prima domanda, seri!
- Come nasce l’idea?
Ale: Allora, sostanzialmente, siccome sono una persona che va tanto sui ricordi, una sera ero sul balcone a fumare ho guardato e ho visto che il bar davanti a casa mia aveva chiuso, aveva proprio chiuso i battenti. Ho detto: “Peccato, era proprio un baretto tranquillo, alla fine. Mi spiace che abbiano chiuso, non c’era gente, eccetera!” Però ho detto: “Strano, perché la birra è allo stesso prezzo ed è la stessa marca di quella che andiamo a bere nel nostro bar di fiducia che è a 10 minuti a piedi da là, e anche gli spritz erano meglio. Ma come mai non andavamo là a bere?” E ho ragionato che alla fine scegli tu il posto dove andare a bere, che non è mai il primo bar dove sei andato, quello dove andavi col nonno, forse bere é una cosa intima che fai, infatti la fai solo con gli amici e quanto sei a tuo agio…
SP: E quando sei un alcolizzato!
Ale: Esatto! E’ una cosa intima! Però pensavo: e tutti quei baretti di una volta, che chiudono o cambiano gestione, c’è bisogno di qualcuno che li difenda! Quindi è nato Bar-Man e poi DamiGianna quando Mattia ha detto “si, ma gli si potrebbe trovare anche una spalla!” che poi spalla non è in realtà DamiGianna.. E da lì è nato, ho detto: “cavolo ci vorrebbero dei supereroi che difendano i bar, questi luoghi!” io pensavo ovviamente al Veneto ai classici bar da giochi a carte, da calcetto, da bestemmie: tutto quello che è sparito, perché in realtà i giovani non cercano più quello mentre in realtà una volta era proprio un punto di riferimento, di ritrovo, anche della comunità!
SP: Socializzavi!
Ale: E si perché andavi a leggere il giornale, sentivi le ultime notizie, vedevi anche la tv là una volta, dopo la tv l’abbiamo avuta tutti, però era rimasto il fulcro! Al mercato andarsi a bere il bianco alla mattina da noi è ancora tradizione! E poi ho detto a Mattia, gli ho mandato un audio su What's app: “premetto che non sono ubriaco, ma ho avuto ‘sta idea” e il nome l’ha trovato lui che era perfetto, io non ci avevo pensato!
- Intendi il nome Bar-Man?
Ale: Bar-Man è suo, DamiGianna è mio, e di tutta la veste grafica se n’è occupato il buon sp in quando non so disegnare neanche la mia mano appoggiata ad un foglio!
SP: Che poi secondo me è un progetto la cui la scintilla è partita da Ale ma è un contesto che ci appartiene così tanto che si è sviluppato da solo. La cosa bella e divertente per noi è che poi è stato un continuo rimbalzarsi di idee e di spunti che poi abbiamo sviluppato spontaneamente…
Ale: MarcoPollo!
SP: MarcoPollo sarà il nostro prossimo obbiettivo! Io poi faccio fatica a collaborare con altri, ma in questo caso qua è stato veramente spontaneo, perché alla fin fine si colloca in continuità con “Bambini”!
- Infatti volevo chiederti se può essere un’altra faccia della medaglia del mondo di “Bambini”?
SP: Si alla fin fine ho scoperto che in Bambini il fulcro è il racconto di un contesto sociale, della campagna veneta e di quei luoghi, ed è lo stesso anche per Bar-Man, quindi ogni avventura diventa un’occasione per far festa e quindi raccontare anche quello che viviamo. Di più c’è anche in Bambini una scena che si colloca proprio in un bar. Ale mi diceva che parte dello spunto gli è partita dalla scena che c’è in Bambini al bar..
Ale: Si certo, poi io ragiono in una maniera strana, faccio tanta cross-correlazione fra dati che avevo immagazzinato quindi di conseguenza è sicuramente così. Ma proprio perché anche come diceva Kelith qui (un disegnatore amico di ale+studiopazzia ndr) è una cosa che abbiamo nel DNA alla fine. Io ho imparato a giocare a carte dal barista del baretto, cioè i vecchi giocavano e mentre aspettava fra un’ordinazione e l’altra mi ha insegnato la scopa e il tresette. E mio papà andava là per sentire la quotazione dei mercati di vacche perché avevano la radio sempre su Radio Rai e la domenica mattina alle 9 danno mercati agricoli, e allora si segnavano sulla lavagnetta le quotazioni e lui andava a vedere le ultime. E più uno stile agricolo questo, è una visione del bar agricolo: in città non credo lo capirebbero.
SP: Creando poi un contrasto tra lo sfondo di genere, che è quello super-eroistico che si contrasta con quello che è agli antipodi, cioè la campagna veneta. Sono contrasti che noi raccontiamo.
- Mi sembra che in uno dei numeri 0 arrivavano addirittura degli alieni!
Ale: Si, alieni che atterrano in un bar della campagna veneta! Ma poi quella storia è stata ampliata..
- Perché DamiGianna è “la ragazza gozzoviglia”?
Ale: E’ un rimando a Robyn, il ragazzo meraviglia!
- Avete una bella mentalità contorta!
Ale: E’ colpa di SP che legge i fumetti!
SP: Li leggo.. guardo le figure!
- Ma quindi il “dinamico duo” come potrebbe diventare?
Ale: L’etilico duo, ad esempio! Il bello è che Bar-Man di eroistico non ha nulla! Sono solo straordinarie le avventure, cioè lui è un ubriaco che si è vestito così, non ha super poteri! Mentre DamiGianna si, quindi è il caso di dire che è Bar-Man la spalla di DamiGianna!
SP: Ma in realtà no, non è che sia la spalla. In realtà loro proprio esulano da tutto quel contesto lì. Graficamente, visivamente sono quello, poi in realtà poi fanno tutt’altro!
Ale: La storia con il “Roncosauro” spiega molto bene come sono i loro ragionamenti.
Ale: A me piacerebbe.
SP: Sicuramente faremo altri volumi, ovviamente non abbiamo fretta, poi abbiamo dei ritmi di lavoro abbastanza da cialtroni, perché siamo in due quindi si accumulano i due ritardi!
Ale: Esatto, anche perché Mattia è bravo a darmi le scadenze io sono bravo a mancarle tutte!
SP: Si ma non sono in grado di darle a me stesso, quindi..
Ale: Perché dal punto di vista di pensare la storia sono o come ne “La 25esima ora” o come “Roncosauro”: Roncosauro ero a Sistiana che stavo tornando a casa in un pomeriggio assolato e mi è venuta in mente, così! Mentre “La 25esima ora” mi è venuta in mente prima di addormentarmi, da una cosa che mi aveva detto mia morosa, che non mi ricordo perché. Mi è venuta in mente proprio la storia, ma l’ho vista proprio! Allora ho messo il nome di mia morosa nel volume! Quindi storie ce ne sono tante, vorrei fare una storia lunga, intanto vedremo la risposta del pubblico.
SP: Abbiamo già altri spunti, abbiamo quella del prete..
Ale: Quella del prete, MarcoPollo..Di buono è che abbiamo imparato adesso come lavorare!
SP: In realtà questo volume qua è veramente un work in progress, perché la prima storia è di fine 2016, e le ultime le abbiamo fatte veramente a ridosso del Festival di Treviso, e man mano che andavamo avanti affinavamo un pò quella che è la nostra “tecnica”, il nostro lavorare assieme!
'sti due sono diventati i miei due nuovi miti!
RispondiEliminaChiedo scusa a loro perché non frequentando fiere o siti indipendenti - spero di non scrivere 'na fregnaccia (cazzata in romanesco), ancora non li conoscevo (signori, ringraziate Fabrizio!) ma dopo questa intervista li amo e voglio il loro fumetto!
Sono amante dei fumetti e dei bar (pub, bische, circoli, punti di ritrovo vari, ecc... basta che si beve), penso che mi troverei a casa!
Eheh immagino di si, bisognerebbe chiedere a Ale o sp come fare a procurarsi il fumetto da “remoto”, tanto so che leggerano anche loro...
EliminaCiao Emanuele! sono studiopazzia.
EliminaPrima di tutto grazie per le belle parole!
se sei interessato al fumetto contattaci pure privatamente e ci accordiamo sulla modalità.
ci trovi su facebook (barmaedamigianna oppure studiopazzia), sul mio profilo instagram (studiopazzia) oppure mandami pure una mail.
spero di risentirti!
sp