Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo il collettivo Super Squalo Terrore incontrato al Be Comics, e qui rappresentato da Paolo Gallina (che avevamo già intervistato come artista singolo) e Michele Bruttomesso!
- Ciao e grazie per l'intervista, come nasce il vostro collettivo?
MB: Allora, ci siamo conosciuti tramite il Treviso Comic Book Festival, perché comunque collaboriamo tutti chi da più tempo chi da meno col TCBF. Io fra l’altro sono arrivato fa poco nel collettivo, sono un nuovo acquisto! Nasce sostanzialmente per avere un progetto comune sul quale lavorare, e anche per provare stili che magari nel nostro lavoro o nelle commissioni appunto lavorative non possiamo provare o anche per raccontare storie che magari non abbiamo mai la possibilità di raccontare..
- Una palestra in pratica!
MB: Esatto, uno spazio gioco, uno spazio di sperimentazione.
- Quindi siete al secondo volume.
MB: Siamo al secondo volume appunto, si chiama “Il condominio” perché è l’ambientazione..
- Di tutte le storie?
MB: Di tutte le storie. Poi non sono per forza ambientate dentro al condominio, ma tutti i personaggi della storia abitano nel condominio.
- Il primo volume invece?
MB: Anche il primo era Il condominio, solo che quello era Il condominio 1, quello nuovo è Il condominio 2.
Ogni autore ha un piano del condominio, e quindi ha la possibilità di giocare con vari personaggi, infatti nel secondo numero tornano alcuni personaggi ma non in tutte le storie. Quindi uno in un numero può giocare con uno specifico appartamento di quel piano e nel secondo numero con un altro appartamento per cui i personaggi sono completamente diversi. E’ un pretesto narrativo per legare comunque tutte le storie in un certo modo, e anche un pò un paletto..
PG: Si, per non usare il solito pretesto del tema comune per legare le storie, c’è venuta questa idea del legarle con un unico posto geografico. Una struttura che racchiude tutti i personaggi ma che non sia vincolante sul cosa o come lo voglio raccontare.
MB: Infatti una cosa bella dei due numeri secondo me è che hanno tutti e due un mood molto diverso e un tono di voce molto diverso. Involontariamente, perché poi ognuno racconta la storia che vuole, ma mentre nel primo numero se vogliamo ci sono storie più bizzarre, più anche divertenti, il secondo numero ha delle storie con delle tematiche un pò più cupe, e questo è possibile proprio perché non abbiamo un tema su cui giocare. Semplicemente il luogo fisico collega tutte le storie.
- Ma il nome Super Squalo terrore da dove nasce?
PG: Il nome è un un nome pò atipico secondo me per un’autoproduzione..
- Ricorda un pò i titoli dei fumetti o film degli anni ’70..
PG: Si, è un nome un pò aggressivo appunto su quel tipo di linea là, anche se poi il nostro prodotto non per forza lo rispecchia.
- Si, infatti uno magari pensa a fumetti horror, splatter..
PG: Si in realtà è qualcosa che è divertente proprio per il contrasto! Cioè è un nome talmente cazzuto che poi vedi comunque la copertina rosa e dici “ma come, cosa sta succendendo?” e secondo me crea un giusto contrasto…
- Progetti futuri? Farete il terzo volume?
MB: Arriverà a breve il terzo numero..
- Sempre Il condominio ?
MB: Sarà Il condominio 3, però non so quanto possiamo sbilanciarci..
PG: Non possiamo sbilanciarci anche perché non ne abbiamo più di tanto parlato, di sicuro noi questa cosa del condominio vogliamo continuarla ed è il progetto comune che racchiude tutti i membri (o quasi) del collettivo, il contenitore per tutti noi. Poi Super Squalo Terrore in realtà è una specie di marchio, forse non è il termine giusto ma è un qualcosa che ci identifica, e che può essere usato da ognuno di noi come un veicolo per proporre anche progetti personali o di coppia.. Nel senso se io volessi domani fare un libretto autoprodotto o qualsiasi cosa potrei farlo passare..
- Tipo una crew, tanto per usare un termine hip hop?
PG: Si esatto, è come il Wu-Tang Clan, è il nostro Wu-Tang Clan! Ci permette di essere forti, di avere una solidità che ti da il gruppo, anche a livello di distribuzione e di pubblicità, però ci permette anche di sviluppare un percorso individuale. Al momento abbiamo ancora le cose antologiche ma i progetti personali ci sono e arriveranno.
MB: E poi sicuramente gireremo molto, adesso abbiamo già un paio di eventi in programma dopo il Be Comics..
- Beh sarete al TCBF sicuramente!
MB: A Treviso per forza, poi saremo a Mestre allo Spazio Aereo anche a fare una performance, torniamo a Padova ai primi di aprile per un festival che si chiama “Irruzioni”, e poi i vari appuntamenti classici..
PG: I vari appuntamenti che raccolgono il mondo dell’autoproduzione, ma non solo a fumetti. A noi ci piace, almeno parlo per me ma penso che sia una delle caratteristiche che ci accomuna, non stare chiusi nella zona di sicurezza del fumetto ma confrontarci con altre realtà culturali che fanno da stimolo.
MB: Anche perché poi comunque noi non siamo tutti fumettisti, alcuni sono anche solo illustratori, cioè io alla fine sono un illustratore che prova ogni tanto a fare dei fumetti. Già di nostro siamo variegati, e questo ci permette anche appunto di proporci in situazioni che non sono tipicamente del fumetto.
Grazie a Michele Bruttomesso e a Paolo Gallina di Super Squalo Terrore per l'intervista!
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