Ho preso nei giorni scorsi la riedizione delle avventure di Altai & Jonson, personaggi creati da Tiziano Sclavi e Giorgio Cavazzano nel 1975, edita da Editoriale Cosmo.
Conoscevo Cavazzano dai tempi di Topolino e Capitan Rogers negli anni 80, quindi queste storie che all'inizio vennero pubblicate nel Corriere dei ragazzi ancora non le avevo lette, ma le ho trovate molto godibili e divertenti. Altai & Jonson sono due detective scalcinati e disincantati che riescono quasi sempre a portare a termine il proprio lavoro, ho letto che Sclavi giovanissimo aveva pensato all'inizio ad un disegnatore piu "realista" di Cavazzano ma alla fine restò molto soddisfatto e adattò le storie al segno del disegnatore veneziano.
All'interno ci sono 9 storie, la copertina è di Cavazzano ed è inedita!
Altai & Jonson - Rolls Royce e altre storie (1 di 3) - anno 2017
pagine 96- euro 3,90
Editoriale Cosmo
domenica 30 aprile 2017
venerdì 28 aprile 2017
Le nerd interviste: 24) Sarah Andersen
Questa settimana per le nerd interviste siamo diventati internazionali con la grandissima e famosissima fumettista newyorchese Sarah Andersen!
Antefatto: Sarah Andersen si trovava in Italia per il tour promozionale per il suo ultimo libro, il 26 aprile faceva tappa alla Libreria Zabarella a Padova dove mi sono recato anch'io per strappare uno sketch e un autografo ma grazie all'intercessione del sempre gentile Claudio Calia sono riuscito anche a fargli qualche domanda veloce!
- FP: Ciao Sarah e piacere di conoscerti!
Ciao e piacere, come si chiama il tuo blog?
- FP: "Cent'anni di Nerditudine" (Gli è stato tradotto correttamente come "One hundred years of Nerditude" ndr)
E' un bel nome! (Sarah ride ndr)
- FP: Come hai iniziato?
Ho sempre fatto fumetti, ma in realtà ho iniziato a mettere alcune mie cose online nel 2011.
- FP: Cosa si prova a diventare così famosi in tutto il mondo?
E’ ok perché è solo un personaggio, non sono io. E’ solo il mio lavoro, quindi sono tranquilla!
- MV: Ma tu hai un gatto? più di uno?
La storia del gatto che c’è sull’ultimo libro è vera, quindi si!
- MV: Noi abbiamo 4 gatti!
(sarah ride ndr)
- FP: Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sono in attesa di iniziare a lavorare al mio terzo libro, e sto facendo un fumetto che si chiama “Chesire Crossing”, che sarà scritto da qualcun altro. Lo inserirò nel mio sito.
- FP: Come ti è sembrata Venezia?
La amo!
- FP: Era la prima volta che la visitavi?
No no, c’ero già stata, ma mi piace sempre!
- FP: E qui a Padova eri già stata?
Si, nella stessa libreria!
Grazie ancora a Sarah per l'intervista,a Claudio Calia, alla Libreria Zabarella di Padova, al "traduttore" Emiliano Bon e a tutti quelli che l'hanno resa possibile!
Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie !
giovedì 27 aprile 2017
Le "rarità" del Dampyr
Una rapida carrellata sugli albi fuori serie di Dampyr che possiedo..
Inizio da questo che viene considerato un pò il numero 0, anche se in realtà è solo un insieme di frammenti di storie degli albi successivi, è stato realizzato per la Comiconvention del settembre 1999 di Milano, i disegnatori ovviamente sono vari (Maurizio Dotti, Luca e Mario Rossi, Nicola Genzianella, Alessandro Baggi), la copertina è di Alessandro Baggi.
Passiamo poi a "Vampiri di sabbia", realizzato per la mostra "Dampyr, schizzi di sangue" all'interno di Rimini Comix del luglio 2004, la storia è ambientata giustamente nella stessa Rimini, la sceneggiatura è dell'ideatore Mauro Boselli e i disegni e la copertina sono di Maurizio Dotti.
Qui siamo a Narnia Fumetto 2007 dove venne distribuito gratuitamente l'albo "Notte a Narni", la sceneggiatura è sempre di Mauro Boselli e i disegni e la copertina di Stefano Andreucci.
Questa è una rarità, almeno per l'Italia: il numero uno di Dampyr in spagnolo edito da Aleta Ediciones! Lo presi anni fa a Barcellona, per la cronaca il prezzo di vendita era di 5 euro (io lo pagai 1-2 euro..)
A proposito del numero 1 questo che sembra l'albo normale è in verità la versione mignon edita da Lo Scarabeo e facente parte della serie di tutti i numeri 1 Bonelli in versione ridotta appunto (e abbastanza illegibili a dire la verità :D)
E concludo con la statuina del Dampyr che uscì in edicola per la Fumetti 3D Collection!
Inizio da questo che viene considerato un pò il numero 0, anche se in realtà è solo un insieme di frammenti di storie degli albi successivi, è stato realizzato per la Comiconvention del settembre 1999 di Milano, i disegnatori ovviamente sono vari (Maurizio Dotti, Luca e Mario Rossi, Nicola Genzianella, Alessandro Baggi), la copertina è di Alessandro Baggi.
Passiamo poi a "Vampiri di sabbia", realizzato per la mostra "Dampyr, schizzi di sangue" all'interno di Rimini Comix del luglio 2004, la storia è ambientata giustamente nella stessa Rimini, la sceneggiatura è dell'ideatore Mauro Boselli e i disegni e la copertina sono di Maurizio Dotti.
Qui siamo a Narnia Fumetto 2007 dove venne distribuito gratuitamente l'albo "Notte a Narni", la sceneggiatura è sempre di Mauro Boselli e i disegni e la copertina di Stefano Andreucci.
Questa è una rarità, almeno per l'Italia: il numero uno di Dampyr in spagnolo edito da Aleta Ediciones! Lo presi anni fa a Barcellona, per la cronaca il prezzo di vendita era di 5 euro (io lo pagai 1-2 euro..)
A proposito del numero 1 questo che sembra l'albo normale è in verità la versione mignon edita da Lo Scarabeo e facente parte della serie di tutti i numeri 1 Bonelli in versione ridotta appunto (e abbastanza illegibili a dire la verità :D)
E concludo con la statuina del Dampyr che uscì in edicola per la Fumetti 3D Collection!
mercoledì 26 aprile 2017
Recuperi sparsi: Lego, Litton Royal, SuperDrive, MSX...
Una rapida carrellata di qualche recupero sparso dei giorni scorsi, inizio con questo lotto di Lego d'annata preso nei consueti negozi dell'usato: notevole la base, presumo fossero pezzi di una stazione degli autobus ma devo ancora analizzarli per benino, anche perché in mezzo ci sono i soliti "cloni" Lego e anche pezzetti che non c'entrano nulla..
martedì 25 aprile 2017
E' ora di cambiare, Charlie Brown - di Charles M. Schulz (2004)
Qualche settimana fa ho preso un libretto raccolta dei Peanuts per proseguire con la nostra collezione. Questo è edito da Baldini Castoldi Dalai Editore ed è stato stampato nel 2004, contiene storie più "recenti" (anni 1982-1983) e come si vede dalla copertina compare il poco noto fratello di Snoopy dal nome di Pallino (che però comunque si vede per poche tavole) dal caratteristico manto e calzature sportive ai piedi!
Strisce sempre molto gradevoli e Schulz al massimo della sua arte!
Peanuts - E' ora di cambiare Charlie Brown! - di Charles M. Schulz - anno 2004
pagine 128 - prezzo dell'epoca 4.5 euro (oggi consigliato 2-4 euro)
Baldini Castoldi Dalai Editore
Strisce sempre molto gradevoli e Schulz al massimo della sua arte!
Peanuts - E' ora di cambiare Charlie Brown! - di Charles M. Schulz - anno 2004
pagine 128 - prezzo dell'epoca 4.5 euro (oggi consigliato 2-4 euro)
Baldini Castoldi Dalai Editore
lunedì 24 aprile 2017
Alla ricerca della fuffa nerd: 0) Introduzione
Sicché quando gli dissero che era tempo di lasciare la sua roba, per pensare
all'anima, uscì nel cortile come un pazzo, barcollando, e andava ammazzando a colpi di
bastone le sue anitre e i suoi tacchini, e strillava: - Roba mia, vientene con me!
Dalla novella "La Roba" di Giovanni Verga
Volevo iniziare questa mia guida alla ricerca della cosiddetta "fuffa" nerd con le immortali parole del Verga, che già secoli fa aveva capito il senso di appartenenza alla "roba" di noi nerd.
Cos'è la fuffa nerd? La fuffa nerd è tutto quello che ci faceva sognare da bambini e ragazzi, e che ora bramiamo di avere indietro. Giocattoli, console, home computer, fumetti, chi più ne ha più ne metta!
Qualcuno potrà confonderci con normali collezionisti, in effetti ci sono alcuni punti in comune, ma noi nerd quegli oggetti li abbiamo vissuti davvero, i fumetti li abbiamo letti, con quelle console abbiamo giocato, e se non lo abbiamo fatto è perché costava troppo e comunque sono cose che fanno parte dei nostri ricordi e che vogliamo di nuovo. Siamo collezionisti, si! Ma dei nostri sogni passati!
Con questa mia rubrica settimanale vorrei offrire una guida su come poter ritrovare questi agognati oggetti, anche perché quando posto una foto su instagram con i miei "bottini" molti mi chiedono dove riesco a trovarli. Quindi è giunto il momento di svelare qualche piccolo segreto e trucchetto...
Voglio intramprende con voi un viaggio: dapprima in tutti i mercatini che ho frequentato e frequento tuttora, partendo dal Veneto per spostarci in tutta Italia e poi addirittura in qualche capitale europea, ed infinire passeremo ad altri sistemi di ricerca della fuffa nerd!
Che la caccia ai ricordi abbia inizio!
Dalla novella "La Roba" di Giovanni Verga
Volevo iniziare questa mia guida alla ricerca della cosiddetta "fuffa" nerd con le immortali parole del Verga, che già secoli fa aveva capito il senso di appartenenza alla "roba" di noi nerd.
Cos'è la fuffa nerd? La fuffa nerd è tutto quello che ci faceva sognare da bambini e ragazzi, e che ora bramiamo di avere indietro. Giocattoli, console, home computer, fumetti, chi più ne ha più ne metta!
Qualcuno potrà confonderci con normali collezionisti, in effetti ci sono alcuni punti in comune, ma noi nerd quegli oggetti li abbiamo vissuti davvero, i fumetti li abbiamo letti, con quelle console abbiamo giocato, e se non lo abbiamo fatto è perché costava troppo e comunque sono cose che fanno parte dei nostri ricordi e che vogliamo di nuovo. Siamo collezionisti, si! Ma dei nostri sogni passati!
Con questa mia rubrica settimanale vorrei offrire una guida su come poter ritrovare questi agognati oggetti, anche perché quando posto una foto su instagram con i miei "bottini" molti mi chiedono dove riesco a trovarli. Quindi è giunto il momento di svelare qualche piccolo segreto e trucchetto...
Voglio intramprende con voi un viaggio: dapprima in tutti i mercatini che ho frequentato e frequento tuttora, partendo dal Veneto per spostarci in tutta Italia e poi addirittura in qualche capitale europea, ed infinire passeremo ad altri sistemi di ricerca della fuffa nerd!
Che la caccia ai ricordi abbia inizio!
domenica 23 aprile 2017
Sprayliz 4 - Rappresaglie - di Luca Enoch (1994)
Nell'ultimo mercatino di Brugine ho portato a casa fra l'altro questo albetto dedicato a Sprayliz del 1994. Sprayliz è un personaggio creato da Luca Enoch nel 1992, le storie all'inizio venivano pubblicate sull'Intrepido poi su mini-albi tipo questo per Star Pocket o albi per Comics & Dintorni.
In questo numero la giovane graffitara ribelle ha a che fare con un giustiziere mascherato che prende di mira un giornale e relativo direttore dalle idee razziste (direttore che ricorda molto sia come nome che come fisionomia qualcuno che dirige ancora oggi!)
Lo stile di Enoch, ancora lontano dalla Bonelli, comunque resta inconfondibile, le sue storie passano sempre dall'azione e divertimento alle riflessioni più prodonde..
Sprayliz 4 Rappresaglie - di Luca Enoch - anno 1994
pagine 98 - prezzo dell'epoca 2500 Lire (oggi consigliato 1-2 euro)
Star Pocket
In questo numero la giovane graffitara ribelle ha a che fare con un giustiziere mascherato che prende di mira un giornale e relativo direttore dalle idee razziste (direttore che ricorda molto sia come nome che come fisionomia qualcuno che dirige ancora oggi!)
Lo stile di Enoch, ancora lontano dalla Bonelli, comunque resta inconfondibile, le sue storie passano sempre dall'azione e divertimento alle riflessioni più prodonde..
Sprayliz 4 Rappresaglie - di Luca Enoch - anno 1994
pagine 98 - prezzo dell'epoca 2500 Lire (oggi consigliato 1-2 euro)
Star Pocket
venerdì 21 aprile 2017
Le nerd interviste: 23) Guido Ostanel
Oggi per la serie delle nerd interviste abbiamo il direttore editoriale della casa editrice BeccoGiallo, che ho avuto la fortuna di incontrare al Be Comics a Padova: Guido Ostanel!
- Ciao Guido e grazie per l'intervista, come nasce BeccoGiallo?
In realtà la risposta è semplice, perché nasce forse paradossalmente fuori dal mondo del fumetto tradizionale, perché io e Federico Zaghis, che con me ha fondato più di 10 anni fa la casa editrice, non venivamo dal mondo del fumetto. Nel senso che non siamo degli sceneggiatori di fumetti, non siamo dei disegnatori di fumetti, non avevamo ne altre case editrici piuttosto che fumetterie, eravamo dei semplici lettori di fumetti come ce ne sono tanti.
Questo lo diciamo perché in realtà poi la particolarità della nostra produzione, cioè in sintesi prendere il linguaggio del fumetto e cercare attraverso questo linguaggio di raccontare dei fatti di cronaca, degli eventi realmente accaduti, dei piccoli frammenti d’Italia che hanno ha che fare per l’appunto con la memoria collettiva italiana, era un’idea probabilmente che poteva nascere forse solo al di fuori del classico mondo autoriale, da edicola o supereroistico, almeno 10-11 anni fa quando siamo partiti era una cosa molto strana e molto particolare. Ho l’impressione che potesse venire in mente proprio a persone che guardavano a quel mondo con interesse ma da fuori, e quindi l’idea è stata semplicemente quella di dire: “Bene, proviamo a raccontare dei fatti che noi stanno a cuore.”. Te ne cito alcuni, ma poi i libri tu li conosci meglio di noi, Piazza Fontana, strage di Bologna, Porto Marghera, per rimanere qui vicini a noi, e poi dire : “Ha senso raccontarli anche attraverso il linguaggio del fumetto? Se è stato fatto attraverso il teatro, attraverso la saggistica scritta, se addirittura hanno fatto delle canzoni piuttosto che dei film, può avere senso raccontare quella stessa storia (che poi non sarà mai la stessa per evidenti ragioni) anche con i fumetti?” E da quella domanda siamo partiti e abbiamo cominciato a produrre i nostri primi libri!
- Quindi giornalismo a fumetti!
In pratica giornalismo a fumetti, ma quando siamo partiti non è che abbiamo detto “Sai cos’è, domattina iniziamo a fare giornalismo a fumetti!”. Questa etichetta di graphic journalism o giornalismo a fumetti, eccetera eccetera è venuta un pò dopo..
- Infatti, mi ricordo 20 anni fa che i fumetti erano visti soprattutto come divertimento, con qualche autore che faceva qualche storia più impegnata, ma quello che fate voi, ad esempio i libri di Claudio (Calia ndr) che sono dei veri e propri saggi a fumetti, è una cosa abbastanza recente!
Direi di si, magari qualche esperimento qui e là di alcune case editrici, sopratutto straniere, anche 10-15 anni fa, cioè quando ci siamo affacciati a sto mondo, si intravedeva. Certo è che una casa editrice, come poi è stato per noi, che si mettesse a costruire la propria filosofia editoriale su questo, su quello che poi dopo qualche anno si sarebbe chiamato graphic journalism, beh questo sicuramente ancora non c’era. Perché proprio mettendo in fila fin dai primi numeri molti dei titoli che ti potrei elencare che vanno da nord a sud della penisola, come fatti, tematiche, dall’Ilva di Taranto fino alla ThyssenKrupp, piuttosto che da Piazza della Loggia fino a Portella della Ginestra, ecco sono tutti fatti realmente accaduti, e di solito sono fatti “scottanti”, difficili da raccontare, dolorosi, con delle implicazioni anche politiche. Ecco farlo attraverso i fumetti che di solito invece fanno o facevano pensare prima di tutto e soprattutto a intrattenimento puro, beh allora era una cosa che non era sicuramente tipica!
- E vi siete specializzati anche in biografie!
In realtà fin da subito, abbiamo deciso di aprire una collana dedicata anche alle biografie..
- Le biografie in effetti un pò mancavano, forse c’era qualcosa..
Qualcosa c’era, per rimanere vicino a noi, in Friuli, mi ricordo anche i lavori di Davide Toffolo, dedicati in qualche modo a Carnera, lo stesso Pasolini, che furono poi i primi che io approcciai, poi guardandomi attorno di più vidi che ce n’erano anche altri e anche fuori dell’Italia. E fin da subito pensammo che per Peppino Impastato, per Ilaria Alpi, per Adriano Olivetti per esempio, più che un fatto in sè era interessante anche raccontare che tipo di vita avevano vissuto o purtroppo che tipo di morte avevano dovuto incontrare. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono altri due esempi.
- Secondo te continuerà ancora a esserci la carta, o si andrà sempre di più verso il digitale? Mi sembra che voi come BeccoGiallo non pubblicate molto in digitale..
No, abbiamo fino ad oggi fatto solamente dei piccoli esperimenti, da un lato perché le energie economiche, tecniche, di tempo, non ci hanno consentito fin qui di sperimentare veramente seriamente questo settore. Abbiamo cercato invece di fare il minimo probabilmente, cioè di provare a trasportare di fatto alcuni dei nostri albi a fumetti stampati su carta in pdf, e quindi renderli disponibili a bassissimo costo o addirittura spesso gratuitamente in alcuni device..
- Io preferisco avere ancora la copia cartacea!
Quindi i miei dati sono un pò così, parziali. La mia impressione è che il tipo di prodotto che facciamo, e credo anche molti dei nostri colleghi, faccia un pò di fatica in più chiaramente rispetto ad un saggio accademico, rispetto ad un insieme di dispense o a un manuale d’istruzioni per l’uso di qualcosa. Credo che ci sia ancora il piacere di avere un tipo di carta particolare, delle illustrazioni più o meno belle che uno vuol conservare, hanno una loro serialità. Spesso gli inchiostri poi dei fumetti e dei libri illustrati hanno, può sembrare una battuta ma non lo è, un profumo caratteristico..quindi la vedo abbastanza positiva come cosa per noi. Magari per chi fa webcomics, cioè un tipo di fumetto più corto, di più agile probabilmente lettura, perché ha meno segni da interpretare contemporaneamente, e che nasce da autori che non dico siano nativi digitali ma quasi, e che sono anche spesso disegnati digitalmente, ecco forse allora lì il supporto digitale nei webcomics ha un senso.
- Vedo che tanti ora fanno il passaggio dal web al libro, ad esempio voi pubblicate Sarah Andersen..
Esattamente. Questo è un esempio, Sarah Andersen: i 2 libri che abbiamo pubblicato entrambi nascono prima online e poi..
- Com’è nata l’idea di pubblicarla in Italia?
Eravamo incuriositi che diverse persone, in contesti anche molto diversi fra di loro, normalmente anche lontani dai classici giri frequentati da BeccoGiallo, scuole, fiere, quant’altro, invece seguivano dall’Italia una pagina Facebook dedicata a raccogliere e tradurre in italiano le strisce di Sarah. La cosa ci colpì molto, i numeri erano molto alti, ma sopratutto il modo in cui queste persone seguivano dall’Italia, quindi da lontano, una disegnatrice di New York, ci colpì molto, e allora provammo a indagare se ci fosse possibile pensare di portare su carta il lavoro che stava facendo.
- Penso che la cosa un pò più difficile si stata l’adattamento delle strisce, tenere il suo umorismo anche in italiano..
Si, non è un lavoro per niente semplice. Può sembrarlo perché magari sono battute molto brevi, con poco testo, eccetera, però invece essendo che un autore come lei giustamente centellina ogni singola parola, ogni singola pausa, ogni singola espressione, non è sempre semplicissimo!
- Concludiamo con le vostre novità e ultime uscite?
Partirei con quelle che presentiamo anche qui al Be Comics, recentissime uscite sono sicuramente: uno dei due libri di Sarah Andersen, il secondo mi auguro di una lunga serie, il libro dedicato a Jane Austen, a proposito delle biografie di cui parlavamo prima, e quindi citerei anche Andy Warhol, visto che il disegnatore è pure padovano, Officina Infernale,poi il volume che si chiama Chinamen, è uscito da pochissimi giorni ma sta già facendo parlare molto di se perché, non so se avevi visto “Primavere e autunni” il nostro libro dedicato in qualche modo alle origini della comunità cinese che oggi conosciamo come ChinaTown di Milano, questo ne è la sua naturale prosecuzione, solo che si amplia perché ci racconta almeno di 5-6 personaggi importanti che poi hanno fatto la storia della comunità cinese italiana. Direi che queste sono le principali novità del momento.
- Dovrebbe uscire anche “Il mio secondo Dizionario delle serie TV” ?
Non ti ho detto ovviamente di quelli che stanno per uscire, è proprio imminente, lo stiamo lavorando in questi giorni e fra poco sarà in tipografia e uscirà il mese prossimo (Il secondo dizionario delle serie tv nel frattempo è uscito ndr)
Ciao Guido e grazie ancora per l'intervista!
Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie !
- Ciao Guido e grazie per l'intervista, come nasce BeccoGiallo?
In realtà la risposta è semplice, perché nasce forse paradossalmente fuori dal mondo del fumetto tradizionale, perché io e Federico Zaghis, che con me ha fondato più di 10 anni fa la casa editrice, non venivamo dal mondo del fumetto. Nel senso che non siamo degli sceneggiatori di fumetti, non siamo dei disegnatori di fumetti, non avevamo ne altre case editrici piuttosto che fumetterie, eravamo dei semplici lettori di fumetti come ce ne sono tanti.
Questo lo diciamo perché in realtà poi la particolarità della nostra produzione, cioè in sintesi prendere il linguaggio del fumetto e cercare attraverso questo linguaggio di raccontare dei fatti di cronaca, degli eventi realmente accaduti, dei piccoli frammenti d’Italia che hanno ha che fare per l’appunto con la memoria collettiva italiana, era un’idea probabilmente che poteva nascere forse solo al di fuori del classico mondo autoriale, da edicola o supereroistico, almeno 10-11 anni fa quando siamo partiti era una cosa molto strana e molto particolare. Ho l’impressione che potesse venire in mente proprio a persone che guardavano a quel mondo con interesse ma da fuori, e quindi l’idea è stata semplicemente quella di dire: “Bene, proviamo a raccontare dei fatti che noi stanno a cuore.”. Te ne cito alcuni, ma poi i libri tu li conosci meglio di noi, Piazza Fontana, strage di Bologna, Porto Marghera, per rimanere qui vicini a noi, e poi dire : “Ha senso raccontarli anche attraverso il linguaggio del fumetto? Se è stato fatto attraverso il teatro, attraverso la saggistica scritta, se addirittura hanno fatto delle canzoni piuttosto che dei film, può avere senso raccontare quella stessa storia (che poi non sarà mai la stessa per evidenti ragioni) anche con i fumetti?” E da quella domanda siamo partiti e abbiamo cominciato a produrre i nostri primi libri!
- Quindi giornalismo a fumetti!
In pratica giornalismo a fumetti, ma quando siamo partiti non è che abbiamo detto “Sai cos’è, domattina iniziamo a fare giornalismo a fumetti!”. Questa etichetta di graphic journalism o giornalismo a fumetti, eccetera eccetera è venuta un pò dopo..
- Infatti, mi ricordo 20 anni fa che i fumetti erano visti soprattutto come divertimento, con qualche autore che faceva qualche storia più impegnata, ma quello che fate voi, ad esempio i libri di Claudio (Calia ndr) che sono dei veri e propri saggi a fumetti, è una cosa abbastanza recente!
Direi di si, magari qualche esperimento qui e là di alcune case editrici, sopratutto straniere, anche 10-15 anni fa, cioè quando ci siamo affacciati a sto mondo, si intravedeva. Certo è che una casa editrice, come poi è stato per noi, che si mettesse a costruire la propria filosofia editoriale su questo, su quello che poi dopo qualche anno si sarebbe chiamato graphic journalism, beh questo sicuramente ancora non c’era. Perché proprio mettendo in fila fin dai primi numeri molti dei titoli che ti potrei elencare che vanno da nord a sud della penisola, come fatti, tematiche, dall’Ilva di Taranto fino alla ThyssenKrupp, piuttosto che da Piazza della Loggia fino a Portella della Ginestra, ecco sono tutti fatti realmente accaduti, e di solito sono fatti “scottanti”, difficili da raccontare, dolorosi, con delle implicazioni anche politiche. Ecco farlo attraverso i fumetti che di solito invece fanno o facevano pensare prima di tutto e soprattutto a intrattenimento puro, beh allora era una cosa che non era sicuramente tipica!
- E vi siete specializzati anche in biografie!
In realtà fin da subito, abbiamo deciso di aprire una collana dedicata anche alle biografie..
- Le biografie in effetti un pò mancavano, forse c’era qualcosa..
Qualcosa c’era, per rimanere vicino a noi, in Friuli, mi ricordo anche i lavori di Davide Toffolo, dedicati in qualche modo a Carnera, lo stesso Pasolini, che furono poi i primi che io approcciai, poi guardandomi attorno di più vidi che ce n’erano anche altri e anche fuori dell’Italia. E fin da subito pensammo che per Peppino Impastato, per Ilaria Alpi, per Adriano Olivetti per esempio, più che un fatto in sè era interessante anche raccontare che tipo di vita avevano vissuto o purtroppo che tipo di morte avevano dovuto incontrare. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono altri due esempi.
- Secondo te continuerà ancora a esserci la carta, o si andrà sempre di più verso il digitale? Mi sembra che voi come BeccoGiallo non pubblicate molto in digitale..
No, abbiamo fino ad oggi fatto solamente dei piccoli esperimenti, da un lato perché le energie economiche, tecniche, di tempo, non ci hanno consentito fin qui di sperimentare veramente seriamente questo settore. Abbiamo cercato invece di fare il minimo probabilmente, cioè di provare a trasportare di fatto alcuni dei nostri albi a fumetti stampati su carta in pdf, e quindi renderli disponibili a bassissimo costo o addirittura spesso gratuitamente in alcuni device..
- Io preferisco avere ancora la copia cartacea!
Quindi i miei dati sono un pò così, parziali. La mia impressione è che il tipo di prodotto che facciamo, e credo anche molti dei nostri colleghi, faccia un pò di fatica in più chiaramente rispetto ad un saggio accademico, rispetto ad un insieme di dispense o a un manuale d’istruzioni per l’uso di qualcosa. Credo che ci sia ancora il piacere di avere un tipo di carta particolare, delle illustrazioni più o meno belle che uno vuol conservare, hanno una loro serialità. Spesso gli inchiostri poi dei fumetti e dei libri illustrati hanno, può sembrare una battuta ma non lo è, un profumo caratteristico..quindi la vedo abbastanza positiva come cosa per noi. Magari per chi fa webcomics, cioè un tipo di fumetto più corto, di più agile probabilmente lettura, perché ha meno segni da interpretare contemporaneamente, e che nasce da autori che non dico siano nativi digitali ma quasi, e che sono anche spesso disegnati digitalmente, ecco forse allora lì il supporto digitale nei webcomics ha un senso.
- Vedo che tanti ora fanno il passaggio dal web al libro, ad esempio voi pubblicate Sarah Andersen..
Esattamente. Questo è un esempio, Sarah Andersen: i 2 libri che abbiamo pubblicato entrambi nascono prima online e poi..
- Com’è nata l’idea di pubblicarla in Italia?
Eravamo incuriositi che diverse persone, in contesti anche molto diversi fra di loro, normalmente anche lontani dai classici giri frequentati da BeccoGiallo, scuole, fiere, quant’altro, invece seguivano dall’Italia una pagina Facebook dedicata a raccogliere e tradurre in italiano le strisce di Sarah. La cosa ci colpì molto, i numeri erano molto alti, ma sopratutto il modo in cui queste persone seguivano dall’Italia, quindi da lontano, una disegnatrice di New York, ci colpì molto, e allora provammo a indagare se ci fosse possibile pensare di portare su carta il lavoro che stava facendo.
- Penso che la cosa un pò più difficile si stata l’adattamento delle strisce, tenere il suo umorismo anche in italiano..
Si, non è un lavoro per niente semplice. Può sembrarlo perché magari sono battute molto brevi, con poco testo, eccetera, però invece essendo che un autore come lei giustamente centellina ogni singola parola, ogni singola pausa, ogni singola espressione, non è sempre semplicissimo!
- Concludiamo con le vostre novità e ultime uscite?
Partirei con quelle che presentiamo anche qui al Be Comics, recentissime uscite sono sicuramente: uno dei due libri di Sarah Andersen, il secondo mi auguro di una lunga serie, il libro dedicato a Jane Austen, a proposito delle biografie di cui parlavamo prima, e quindi citerei anche Andy Warhol, visto che il disegnatore è pure padovano, Officina Infernale,poi il volume che si chiama Chinamen, è uscito da pochissimi giorni ma sta già facendo parlare molto di se perché, non so se avevi visto “Primavere e autunni” il nostro libro dedicato in qualche modo alle origini della comunità cinese che oggi conosciamo come ChinaTown di Milano, questo ne è la sua naturale prosecuzione, solo che si amplia perché ci racconta almeno di 5-6 personaggi importanti che poi hanno fatto la storia della comunità cinese italiana. Direi che queste sono le principali novità del momento.
- Dovrebbe uscire anche “Il mio secondo Dizionario delle serie TV” ?
Non ti ho detto ovviamente di quelli che stanno per uscire, è proprio imminente, lo stiamo lavorando in questi giorni e fra poco sarà in tipografia e uscirà il mese prossimo (Il secondo dizionario delle serie tv nel frattempo è uscito ndr)
Ciao Guido e grazie ancora per l'intervista!
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giovedì 20 aprile 2017
Dal mercatino di Piove di Sacco: Jake the Snake, Superman, Acclaim...
Il consueto resoconto con gli acquisti fatti ai mercatini, questa volta a quello di Piove di Sacco (PD), dove mancavo da un pò di mesi..
Questa volta ho preso:
- CD di Anggun - A rose in the wind (singolo) , compilation Alba vol.2 e Ultra dei mitici Depeche mode (lo ricordavo recente ma sono già passati 20 anni!)
- Action figure del wrestler Jake the Snake Roberts, che va ad aggiungersi alle altre che ho..
- Giochino handheld Narc della Acclaim, purtroppo malmesso (qualcuno si è sognato anche di scrivere nello schermo!)
- Maglietta con il logo di Superman, già rubatami da mia moglie :)
Poi per la modica cifra di 5 euro totali ho portato a casa tutti questi fumetti: la maggior parte sono Bonelli (Agenzia Alfa, Jonathan Steele, Mister No, Martin Mystere, Tex, Gregory Hunter, ecc.) poi anche 2 Cattivik e altro ancora!
Alcuni li ho già distribuiti ad amici e altri li ho già iniziato a leggere quindi in futuro aspettatevi altre recensioni "datate" su questo blog!
Questa volta ho preso:
- CD di Anggun - A rose in the wind (singolo) , compilation Alba vol.2 e Ultra dei mitici Depeche mode (lo ricordavo recente ma sono già passati 20 anni!)
- Action figure del wrestler Jake the Snake Roberts, che va ad aggiungersi alle altre che ho..
- Giochino handheld Narc della Acclaim, purtroppo malmesso (qualcuno si è sognato anche di scrivere nello schermo!)
- Maglietta con il logo di Superman, già rubatami da mia moglie :)
Poi per la modica cifra di 5 euro totali ho portato a casa tutti questi fumetti: la maggior parte sono Bonelli (Agenzia Alfa, Jonathan Steele, Mister No, Martin Mystere, Tex, Gregory Hunter, ecc.) poi anche 2 Cattivik e altro ancora!
Alcuni li ho già distribuiti ad amici e altri li ho già iniziato a leggere quindi in futuro aspettatevi altre recensioni "datate" su questo blog!
mercoledì 19 aprile 2017
La profezia dell'armadillo - Artist Edition - Zerocalcare
Questi giorni ho preso appena uscito la nuova versione del classico (e primo lavoro) di Zerocalcare, in questo caso si ripristinano i bianco e nero della versione originale (dopo i colori a 8 bit della prima edizione Bao) e ci sono inoltre 12 pagine d'introduzione come a voler fare un punto della situazione fino ad ora.
E' la mia terza Profezia che possiedo perché ho anche 2 copie della mitica e storica versione autoprodotta: una ordinata online quando Makkox fece conoscere questo nuovo fumettista emergente e una datomi di persona da Zerocalcare quando l'altra si era persa colpa della poste italiane (poi ovviamente è arrivata subito dopo!) ad un incontro in un centro sociale qui vicino quando ancora si era in pochi agli incontri con Zero!
Il volume mi colpisce oggi come mi colpì allora, è un bellissimo misto fra divertenti scene di vita vissuta e ricordi malonconici, come i grandi autori Zerocalcare è riuscito e riesce nello stesso libro a far ridere e a commuovere!
La profezia dell'armadillo Artist Edition - Zerocalcare - anno 2017
pagine 160 - 18 euro
Bao Publishing
E' la mia terza Profezia che possiedo perché ho anche 2 copie della mitica e storica versione autoprodotta: una ordinata online quando Makkox fece conoscere questo nuovo fumettista emergente e una datomi di persona da Zerocalcare quando l'altra si era persa colpa della poste italiane (poi ovviamente è arrivata subito dopo!) ad un incontro in un centro sociale qui vicino quando ancora si era in pochi agli incontri con Zero!
Il volume mi colpisce oggi come mi colpì allora, è un bellissimo misto fra divertenti scene di vita vissuta e ricordi malonconici, come i grandi autori Zerocalcare è riuscito e riesce nello stesso libro a far ridere e a commuovere!
La profezia dell'armadillo Artist Edition - Zerocalcare - anno 2017
pagine 160 - 18 euro
Bao Publishing
martedì 18 aprile 2017
Incontro con Bruno Bozzetto
Riporto un'ottima opportunità di conoscere un grande autore italiano!
Incontro con Bruno Bozzetto
Roma, mercoledì 19 aprile 2017
Roma, mercoledì 19 aprile 2017
Cinema KINO – Roma
(Via Perugia, 34)
Proiezione del documentario 'Bozzetto non troppo' e incontro con Bruno Bozzetto alla presenza del regista Marco Bonfanti, della produttrice Anna Godano e del fumettista Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ
Si tiene mercoledì 19 aprile presso il KINO di Roma (via Perugia, 34) una serata speciale dedicata a Bruno Bozzetto, che sarà presente nel cinema del Pigneto per un incontro pubblico. L'incontro, alle ore 21:00, a cui partecipano il regista Marco Bonfanti, la produttrice Anna Godanoe il fumettista Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, segue la proiezione, alle ore 19:30, del documentario “Bozzetto non troppo”, di Marco Bonfanti, presentato alla 73a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, distribuito da Istituto Luce Cinecittà e dedicato alla fantasia, magia, arte e carriera di Bruno Bozzetto, una delle figure più importanti dell’animazione italiana definito 'una leggenda', al pari di Walt Disney. Regista di lungometraggi di animazione quali Vip - Mio fratello Superuomo e West and Soda, sceneggiatore e inventore – tra gli altri – del personaggio del Signor Rossi, Bozzetto vanta una nomination al Premio Oscar nel 1991 nella sezione 'Miglior Cortometraggio d’Animazione' con lo short movie “Cavallette”. Un artista dotato della capacità di raccontare l’ironia e la complessità della vita con un'animazione ormai diventata iconica, a cui si ispirano animatori e registi quali John Lasseter (Pixar), Matt Groening (I Simpson) e Peter de Sève (L'era glaciale), che riadattano, nei propri universi, l'intensità espressiva e la potenza dinamica dei suoi eroi.
Una serata dedicata al cinema, al fumetto e all’importanza dell’animazione, quella di oggi e quella di un tempo. L'incontro pubblico, su prenotazione (info@ilkino.it), sarà una chiacchierata informale, libera e aperta per scoprire, insieme ai suoi protagonisti, genesi, estetica e aneddoti intorno al documentario co-prodotto da Sky Arte, sulla vita artistica e l'esperienza di Bruno Bozzetto. Confrontando aspetti artistici e curiosità sul fumetto e sul film di animazione grazie alla presenza di uno dei protagonisti più interessanti del momento: il disegnatore Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ. La giornata del 19 aprile fa parte di una tre-giorni del Kino dedicata a Bozzetto: martedì 18 aprile, infatti, alle 18:30 sarà proiettato il documentario 'Bozzetto non troppo', di Marco Bonfanti e alle ore 21.30 il lungometraggio di animazione del 1965, 'West and Soda'. Giovedì 20 aprile la rassegna continua alle ore 19:30 con la proiezione dei cortometraggi firmati dal regista milanese e alle 21:30 il suo 'Allegro non troppo', lungometraggio a tecnica mista del 1976.
Per informazioni
Per informazioni
KINO
Via Perugia, 34 - Roma
Via Perugia, 34 - Roma
tel. 06 96525810
Ingresso 5.00 euro inclusa consumazione + tessera ARCI
Prenotazioni: info@ilkino.it www.ilkino.it
Ingresso 5.00 euro inclusa consumazione + tessera ARCI
Prenotazioni: info@ilkino.it www.ilkino.it
lunedì 17 aprile 2017
Fast & Furious 8: La recensione di coppia
La nostra recensione di coppia del film Fast & Furious 8 di F. Gary Gray !
REGIA
F. = 7 MV. = 7 media =7
STORIA
F. = 7 MV. = 6.5 media =6.75
ATTORI
F. = 7 MV. = 7 media =7
TRUCCO/PARRUCCO
F. = 7 MV. = 6 media =6.5
COSTUMI
F. = 6 MV. = 6 media =6
COLONNA SONORA
F. = 7 MV. = 7 media = 7
VOTO GLOBALE =6.71
Considerazioni finali:
Fast & Furios è sempre lui, non si smentisce mai, la saga diventa sempre più ironica e non si prende ormai più sul serio, questa volta abbiamo degli spietati cattivi dei capitoli precedenti che passano dalla parte dei buoni e danno vita a duetti che neanche Bombolo e Thomas Milian dei tempi d'oro..comunque ottimo per passare 2 ore in spensieratezza!
domenica 16 aprile 2017
Festival cinema vintage - Il gusto della memoria
Più questo blog cresce, più iniziano ad arrivarmi ottime segnalazioni di cose interessanti, oggi faccio un pò di pubblicità ad un interessante Festival e relativo contest in quel di Roma..
FESTIVAL CINEMA VINTAGE
“IL GUSTO DELLA MEMORIA”
“IL GUSTO DELLA MEMORIA”
V edizione
Roma - 29, 30 e 31 settembre 2017
AL VIA IL BANDO 2017 PER FILM, DOCUMENTARI E SPOT REALIZZATI CON IMMAGINI D’ARCHIVIO AMATORIALI IN COLLABORAZIONE CON L'ISTITUTO LUCE
Tema: La Famiglia e tutte le sue declinazioni
Scadono il 30 luglio 2017 i termini per le iscrizioni alla quinta edizione del festival di cinema vintage “Il gusto della memoria,” rassegna di film ispirati alle immagini d'archivio che si terrà a Roma il 29, 30 e 31 settembre 2017. Per il quarto anno è aperto il contest per registi appassionati di immagini d’archivio e il tema di quest’anno è "La Famiglia". Attraverso le immagini presenti su Nos Archives si invitano registi, aspiranti tali, studenti di scuole di cinema, studenti dei licei a raccontare la Storia da un punto di vista alternativo a quello ufficiale, con una storia anche inventata e con i materiali cinematografici presenti in nosarchives.com e nell'archivio dell'Istituto Luce. Lascadenza per l’iscrizione è fissata al 30 luglio 2017, mentre i materiali possono essere inviati entro il 30 agosto 2017. Tutte le informazioni per partecipare al bando si trovano al link www.ilgustodellamemoria.it
Il contest è aperto a tutti e articolato in tre sezioni: Fiction, per cortometraggi della durata massima di 12 minuti;Documentari, per opere di reportage o di docufiction della durata massima di 30 minuti e infine la sezionePubblicità, dedicata a spot pubblicitari per prodotti attuali o vintage, della durata massima di 3 minuti. Tutti i lavori devono contenere almeno il 60% di immagini d’archivio: max 1 minuto dall’Archivio Luce e il resto da nosarchives.com, che custodisce in full HD film realizzati tra il 1922 ed il 1984 girati in formato ridotto (8mm, 9,5mm, 16mm, 17,5mm e Super8, tutti digitalizzati in HD). I materiali sono scaricabili dopo l'iscrizione su www.nosarchives.com e sul sito Archivio LUCE. La musica deve essere originale o in regola con i diritti di utilizzo. Oltre al materiale scaricabile dall'archivio, si potranno usare immagini vecchie e nuove girate con qualsiasi supporto tecnologico.
“Il 2017 è l’anno della Famiglia - sottolinea la direzione artistica - Tante polemiche in Italia ha suscitato la discussione sui matrimoni omosessuali, sulle adozioni, sulle famiglie monoparentali. Cosa hanno da dire i nuovi registi e autori? Come le raccontano? Ci interessa anche l’elaborazione di film che potrebbero essere dei nuovi home movies composti all'interno di home movies del XX secolo. Un dialogo tra immagini familiari. Ci sono veramente delle differenze nelle immagini di famiglie? O i nuclei familiari sono tutti un'eccezione? Ci aspettiamo di vedere, come nelle scorse edizioni, film che ci facciano riflettere”.
Il festival, fondato e diretto dalla montatrice e regista Cecilia Pagliarani (co-regista con Gianni Amelio di 'Registro di classe' e montatrice di 'Felice chi è diverso', sempre di Gianni Amelio) e dall'artista Manuel Kleidman è organizzato dall'Associazione per la salvaguardia della memoria filmica amatoriale Come Eravamo, in collaborazione con l’archivio di cinema amatoriale nosarchives.com. Un evento unico, ispirato dall'opera di salvaguardia della memoria dell’archivio nosarchives, che possiede, restaura e digitalizza secondo i più innovati dispositivi dagherrotipi, negativi su vetro, diapositive, Polaroid, filmini familiari e di viaggi e di fatto costituisce il primo archivio mondiale di video ed immagini amatoriali . Il portale ospita più di 13mila filmati e un innumerevole repertorio di immagini che hanno fatto la Storia del Ventesimo secolo.
Per maggiori informazioni:
www.ilgustodellamemoria.it
associazionecomeravamo@gmail.com
Facebook: www.facebook.com/IlGustoDellaMemoria
Twitter: https://twitter.com/gustomemoria
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Ufficio stampa:
Carlo Dutto
carlodutto@hotmail.it
cell. 348 0646089
Twitter: Carlo Dutto Press
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venerdì 14 aprile 2017
Le nerd interviste: 22) Officina Infernale
Oggi per la serie delle nerd interviste proseguiamo con quelle fatte al Be Comics con un autore che quest'anno è uscito con ben 2 libri, la biografia di Andy Warhol per Becco Giallo e Iron Gang per Shockdom: Officina Infernale!
Ciao "Officina" e grazie per questa intervista, come nasce Iron Gang?
Praticamente nasce come webcomic, ancora un paio d’anni fa. Una volta che ho raggiunto abbastanza materiale, l’ho proposto a qualche editore, e ho avuto la fortuna che il primo editore a cui l’ho proposto è stato Shockdom: me l’hanno accettato subito, ho dovuto solo sistemare i testi..
- Tu da che ambiente provieni?
Io provengo dal fumetto! Ho iniziato a disegnare negli anni 90, mi sono sempre mosso nell’ambiente un pò più indipendente, autoproduzioni… sopratutto in questi ultimi anni mi sono sempre autoprodotto, anche se ho pubblicato per quelli di Mondadori..
Diciamo che quest’anno è il primo anno che esco sia per Shockdom e anche con un altro libro per Becco Giallo editore, che è una biografia su Andy Warhol, quest’anno ho avuto questa fortuna di uscire con due libri.
Io ho sempre seguito i supereroi come genere..
- Marvel o DC?
Marvel! Io sono più Marvel come impostazione, DC mi piace ma a volte li trovi un pò stanchi come personaggi.. Io sono più Marvel anche perché sono nato nei primi anni 70, e c’era più facilità a trovare Marvel che DC all’epoca, e quindi come imprinting ho quello!
Venivo da un periodo in cui avevo quasi smesso di disegnare, per motivi così di “scazzo”, anche diciamo a livello di stile non ero più di tanto soddisfatto. Praticamente un giorno ho deciso, ho detto “bon, adesso mi riprendo, e faccio un fumetto di supereroi!”. Io avevo già questi personaggi, collocati però in un altro tipo di contesto, però ho detto “faccio supereroi!”, e da là mi son messo, gli ho dato un pò di poteri, di abilità..
- Iron Gang mi fa venire in mente Iron Man..
Diciamo che è fondalmentalmente un mio riferimento, anche se non è proprio voluto. In realtà è l’estetica della Marvel degli anni ’70, però fino a uno un certo punto, anche se può sembrare come colorazione (perché fondalmentalmente di gusto mi piace quello) però ho voluto fare anche una roba “moderna” come impostazione. Oltretutto sono storie brevi di 6 pagine raccolte in trilogie a tema unico, ogni trilogia ha più o meno una tematica, e dopo c’è un quarto racconto che magari sviluppa un pò lo stesso tema oppure ci sono delle robe aggiuntive.
Ovviamente questa roba qua fa parte di un universo, come l’universo Marvel, è che questo essendo il primo volume, parla solo di alcune cose, poi nei futuri si amplierà ancora un pò di più!
Questa è solo una parte del mio lavoro, perché io lavoro con due correnti: ho questa parte qua che è disegnato, quasi un fumetto tradizionale, poi ho altri personaggi, che li chiamo “gli ultimi tragici eroi pulp”, ovvero sono dei personaggi praticamente con storie ambientate in un futuro ipotetico, che sono destinati a fallire, a morire. A fine storia loro sono morti!
- Ma un futuro post-atomico oppure..
A volte si, a volte no. Dipende, perché praticamente sono partito dal “Doomrider”, che era questo eroe che moriva ad ogni avventura e rinasceva. Questo era ambientato in un mondo in cui l’umanità era destinata all’estinzione per vari motivi, esoterici, robe così.
Poi c’è stato un secondo, che si chiama “Black Devil”, questo è post-atomico! La storia te la dico in breve: succede l’armageddon, la lotta fra demoni e angeli, e gli esseri umani presi dal panico scatenano una guerra nucleare, e distruggono tutto! Praticamente nel mondo ci sono stati dei sopravissuti, ma esseri ibridi, nel senso che sono mezzi demoni, malati terminali..
- Tipo “Cronache del dopobomba” di Bonvi, solo che quello era più umoristico..
Anche il mio è umoristico, perché non mi prendo mai troppo sul serio..
Praticamente l’inferno, per ripulire il mondo, per rifare un equilibrio crea questi demoni nuovi, di nuova generazione, che ripuliscono il mondo da questi ibridi, da questi mostri, da questo casino, e il Black Devil appunto è uno di questi personaggi!
Queste qua sono state delle mia auto-produzioni, che ho stampato io e venduto io. Purtroppo Doomrider è esaurito, Black Devil ho ancora qualche copia in formato A3 in bianco e nero. Però come stile non c’è niente di disegnato: tutto collage digitale, che simula le fotocopie, le fanzine, è una roba un pò particolare dovresti vederla, se vai nelle mie pagine della roba la vedi!
Adesso ho in lavorazione, a parte il seguito di Iron Gang, un terzo personaggio, che si chiama Iron Kobra, che però è ambientato fine anni 60, è tipo una spy story con della fantascienza sempre fine anni 60-70 a carattere super-eroistico, anche in questo qua non c’è niente di disegnato!
- Quindi la fantasia non ti manca!
Esatto! Il mio esperimento è usare il meccanismo del fumetto però usare la grafica come stile, proprio pura grafica nonostante sia di super-eroi e tutto quanto. Vorrei farlo uscire entro fine anno.
- Volevo chiederti progetti futuri ma mi hai già risposto!
Progetti futuri appunto il seguito di Iron Gang, poi Iron Kobra, poi magari qualche altro libro magari per Becco Giallo: c’è un pò di carne al fuoco..
- Domanda originale: da dove nasce il nome Officina Infernale? Uno penserebbe a un collettivo..
Mi piace anche a me pensarlo perché io uso molti stili diversi quindi ci sta come espressione..
Nel 2009 avevo smesso di disegnare e avevo iniziato a far grafica, facevo tipo progetti grafici per gruppi, ho progettato i CD e tutto quanto..e mi firmavo così! Mi è venuto questo nome così, dopo quando ho ripreso a disegnare l’ho mantenuto perché mi piaceva, perché rimane anche, dà un pò quel senso di mistero: “chi è, chi sono, cos’è?”, infatti non sei il primo che pensa che è un collettivo, alcuni mi scrivono..
- Dandoti del voi? Magari potresti rispondergli con “noi…” tipo pluralis maiestatis
Esatto, a volte sarei pure tentato di restare al gioco..
Grazie ancora a Officina Infernale per l'intervista!
Se avete gradito questa e le altre nerd-interviste, vi chiedo se vi va di seguire questo blog cliccando il pulsante in alto a destra, grazie !
giovedì 13 aprile 2017
Dampyr 205: La settima chiave
Ho preso qualche giorno fa il nuovo Dampyr (siamo arrivati al numero 205) La settima chiave, il soggetto e sceneggiatura è di Claudio Falco e i disegni sono di Alessio Fortunato.
Albo molto movimentato in cui da Venezia si arriva a Praga (anche in versione "onirica") passando anche per una splendida scena "infernale". Le varie fazioni in campo si muovono e si scontrano per cercare un oggetto potentissimo, e come spesso accade Harlan Draka dovrà fare i conti con uno scomodo e misterioso alleato! Avevo particolarmente amato il numero 107 "Il musicista stregato" ambientato nella bellissima Aquileia (che ho anche visitato di persona) e questo numero ne rappresenta anche l'ideale seguito! Bella la storia e molto suggestivi e caratteristici i disegni di Fortunato!
Dampyr 205 - La settima chiave - di Falco e Fortunato - anno 2017
pagine 98 - euro 3.20
Sergio Bonelli Editore
Albo molto movimentato in cui da Venezia si arriva a Praga (anche in versione "onirica") passando anche per una splendida scena "infernale". Le varie fazioni in campo si muovono e si scontrano per cercare un oggetto potentissimo, e come spesso accade Harlan Draka dovrà fare i conti con uno scomodo e misterioso alleato! Avevo particolarmente amato il numero 107 "Il musicista stregato" ambientato nella bellissima Aquileia (che ho anche visitato di persona) e questo numero ne rappresenta anche l'ideale seguito! Bella la storia e molto suggestivi e caratteristici i disegni di Fortunato!
Dampyr 205 - La settima chiave - di Falco e Fortunato - anno 2017
pagine 98 - euro 3.20
Sergio Bonelli Editore