Questa settimana per la serie delle nerd-interviste abbiamo un altro amico nerd : Vforvito !
Ciao Vito e grazie per l’intervista!
So che sei un nerd a tutto tondo (più o meno come me) , quindi mi
soffermerei su serie TV e fumetti..passiamo quindi alle domande :
- Parliamo di serie TV , come ti
è venuto in mente di fare una tesi su Dexter?
Innanzitutto ciao a te Fabrizio e a tutti i lettori del blog.
L’idea dell’elaborato è venuta fuori andando avanti con gli studi e venendo a contatto con autori e particolari teorie linguistiche e filosofiche.
Ho “giocato” un po’ con il duplice significato del termine “Codice” nelle sue accezioni linguistica e morale e ho intrecciato il modo in cui un serial killer mette in atto il suo modus operandi e come noi mettiamo in atto le nostre competenze linguistiche parlando. Ma l’aspetto che mi sono divertito di più a sviluppare ed approfondire è quello relativo alla doppia identità, alle “maschere” che tutti indossano nelle varie situazioni, che nel caso di Dexter tracciano una linea netta tra la sua vita “normale” e quella da Giustiziere Notturno.
Sembra complessa così a parlarne e forse anche un po’ noiosa, probabilmente perché manca tutto il sangue presente nella serie!
- Serie Tv che segui attualmente? Prima serie TV seguita di cui hai
ricordo?
Sono reduce dalla conclusione di The Young Pope di Paolo Sorrentino, che ho ritenuto un prodotto ottimo sotto tutti i punti di vista nonostante non sia propriamente un fan del regista partenopeo.
Nell’ultimo anno ho seguito ovviamente serie tratte da fumetto come Luke Cage e Daredevil (e Agents Of S.H.I.E.L.D. che è ancora in corso), ho accolto con estremo piacere il ritorno di Black Mirror e ho recuperato un cult come the IT-Crowd che mi mancava e che è diventata subito una delle mie serie preferite. Sicuramente avrò visto e rivisto altro di cui mi dimentico.
Le prime serie di cui ho ricordo sono quelle che vedevo da ragazzino la mattina: Happy Days, MacGyver, Super Car etc… Quelle a cui sono maggiormente legato affettivamente sono in assoluto Dr. House, perché è stata la prima serie come la intendiamo oggi che ho seguito e che mi ha appassionato, Dexter, per motivi che credo non sia necessario elencare e Parks and Recreation, la mia serie comedy preferita, a cui associo anche i miei ricordi dei primi momenti del rapporto con quella che poi sarebbe diventata la mia compagna, Michela.
- Parlando di fumetti, autore e fumetto preferito? Il primo fumetto
che hai letto?
Come tantissimi ho iniziato con Topolino; ancora oggi reputo Paperon de Paperoni il mio primo vero eroe dei fumetti. Poi sono sempre stato curioso di natura, ed ho iniziato a spaziare su più generi e autori: tanti supereroi (Iron Man è il mio preferito), fumetti d’autore (Alan Moore e Neil Gaiman), fumetti italiani (Dylan Dog e Rat-Man principalmente, ma sono un grande fan anche dei lavori di Giacomo Bevilacqua) e anche qualcosa di più “underground” (Robert Crumb è uno dei miei autori preferiti). Ultimamente ho letto Odio Favolandia di Skottie Young, un autore che ho conosciuto sulle pagine di Rocket Raccoon e di cui adoro scrittura e disegno: mi sento di consigliarlo per freschezza e stile.
Se devo scegliere un fumetto preferito probabilmente dico Watchmen, perché ha rappresentato l’elevazione ad arte quello che per molti è solo uno svago puerile.
Il mio autore preferito è probabilmente Leo Ortolani; seguo i suoi lavori da oltre 15 anni e lo reputo una mente geniale per come riesce ad affrontare tematiche anche pesanti mascherandole in farsa. La maturità artistica, emotiva e argomentativa raggiunta negli ultimi anni lo eleva a mio parere tra i Maestri assoluti del genere.
- Com’è andato il viaggio a Londra? Qualcosa di interessante dal punto
di vista di noi nerd da segnalare?
Sì, tantissime cose. Innanzitutto ci sono molti negozi di fumetti tutti piuttosto forniti in cui è possibile anche fare qualche buon affare; su tutti ovviamente il mitico Forbidden Planet.
Per i nostalgici di Jurassic Park l’ala sui dinosauri del Natural History Museum è una specie di posto magico.
Ovviamente, essendo l’Inghilterra patria di uno show storico come Doctor Who è denso di posti a tema da vedere: quelli più interessanti in assoluto sono un negozietto aperto da oltre 30 anni che dentro ha anche un piccolo museo; se poi si vuole fare l’esperienza definitiva sul Dottore bisogna arrivare sino a Cardiff per visitare la Doctor Who Experience, vero e proprio sacrario della serie con costumi, oggetti di scena e curiosità.
Forse quello che è stato il momento più emozionante è stato quando ho varcato la soglia del mitico 221b di Baker Street; oltre a Topolino da piccolo amavo i romanzi di Sherlock Holmes ed è stato come realizzare un sogno d’infanzia.
Ma forse la cosa più bella che mi porto da questa breve vacanza è l’aver conosciuto il mitico Quarto Dottore Tom Baker durante una convention.
Ciao Vito e grazie ancora per l'intervista !
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